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Quanto rendono i conti deposito nel 2014

Da Mrinvest

conto depositoI conti deposito, anche nel 2014, si sono confermati tra i prodotti più redditizi per coloro i quali desiderano mettere “da parte” qualche risparmio, con la massima sicurezza e con tassi di rendimento maggiori a quelli forniti da altri prodotti con simili intuizioni. Ma quanto rendono i conti deposito nel 2014?

Per cercare di dare una risposta a questa domanda, ipotizziamo di voler depositare una somma di 10 mila euro, per un vincolo di breve durata, pari a 6 mesi. I rendimenti proposti dai principali fornitori di conti deposito oscillano tra lo 0,50% e l’1,50%. Più concretamente, il Conto Deposito di Deutsche Bank propone oggi lo 0,75% (lordo), l’equivalente di quanto viene offerto dal Cash Park Vincolato di Fineco. Più remunerativi sono invece i versamenti effettuati sul Conto Deposito Hello Bank di Bnl (1%), sul Conto Deposito di CheBanca! (1,20%) e soprattutto sul Conto Deposito di ContoInCreval (1,50%).

Il discorso cambia, e drasticamente, se invece scegliamo di rinunciare alla disponibilità delle somme di denaro per un periodo di tempo più esteso, pari ad almeno 24 mesi. In questa ipotesi i tassi di interesse possono salire all’1,80% proposto dal Time Deposito di Santander o, attualmente, al 2,50% del ContoInCreval del Credito Valtellinese.

E se invece di valutare un conto deposito con vincolo, ci accontentassimo di un rendimento inferiore, ma con la possibilità di poter prelevare le somme depositate in qualsiasi momento? In tale ipotesi, il ventaglio di opzioni è altrettanto ampio, anche se ci si deve mediamente accontentare di un tasso di interesse di rendimento lievemente inferiore, e raramente in grado di aggirarsi intorno alla fascia 0.75% – 1,00% (offerta comunque da qualche istituto di credito come il Credito Valtellinese, o Deutsche Bank). Insomma, il rendimento dei conti deposito è certamente convincente se non abbiamo desiderio di assumere un rischio finanziario di qualsiasi natura, ma certamente non in grado di battere le prestazioni derivanti da prodotti non di liquidità.

Ad ogni modo, se confrontiamo il rendimento dei conti deposito con il prodotto che – generalmente – viene assunto a termine di paragone principale per il breve termine, ovvero i Bot, scopriamo che i rendimenti dei conti deposito sono di gran lunga superiori, avendo oramai i Titoli di Stato italiani a 3, 6 o 12 mesi, enorme fatica perfino a rimanere in un territorio di positività netta.

Insomma, sancito quanto sopra, possiamo trarre alcune conclusioni utili per coloro i quali vogliono rendersi conto di quanto rendano i conti deposito:

  1. Il rendimento dei conti deposito dipende dall’ampiezza del vincolo: maggiore è il vincolo che desiderate apporre sul versamento in conto deposito, e maggiore sarà anche il tasso di interesse che riuscirete ad ottenere in seguito all’operazione di versamento stesso.
  2. I vincoli sono personalizzabili: non è affatto scontato che dobbiate vincolare per una stessa durata l’intera somma da versare. Potete pertanto costituire due vincoli (uno di breve e uno di lunga durata), garantendovi la giusta ponderazione tra la redditività del vostro investimento e – d’altra parte – la possibilità di poter disporre in tempi congrui delle somme personalizzate.
  3. Il rendimento è influenzato dai costi: quando scegliete un conto corrente, fate in modo che la vostra scelta tenga in dovuta considerazione non solamente il tasso di interesse pubblicizzato (di norma, lordo) quanto anche eventuali costi, commissioni, oneri e spese, per evento o per operazione.

Una volta stabiliti i termini di riferimenti di cui sopra, potete scegliere senza indugi la vostra banca di riferimento. Controllate che sia regolarmente aderente al Fondo di garanzia interbancario, e versate con serenità i vostri risparmi optando per il vincolo che meglio rispetta le vostre preferenze.


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