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Quasi un uomo (I’m too comfortable to care)

Creato il 02 gennaio 2015 da Margheritadolcevita @MargheritaDolcevita

Stamattina sono andata dalla parrucchiera. La prima cliente dell’anno, c’è proprio scritto 1 sulla ricevuta. Almeno sono prima in qualcosa. Comunque non è di questo che voglio parlare. Non sono andata a farmi tagliare i capelli per 4/5 anni, in quel lasso di tempo mi sono arrangiata tagliandoli io e portandoli sempre legati, tanto chissenefrega. L’anno scorso però ho deciso che basta, era ora di darci un taglio, un taglio vero, per cui sono andata dalla parrucchiera del mio paesello, un salone vecchio stile, in cui lei lavora da sola, in cui non ci sono migliaia di giovani con tagli improbabili che cercano di venderti lozioni, gel, fialette, maschere e altre cagate assolutamente inutili. Il lunedì tiene chiuso. Roba che ormai nessuno si ricorda più che i parrucchieri hanno sempre chiuso il lunedì. La parrucchiera è molto gentile, è una con cui puoi chiacchierare ma anche stare in silenzio che non succede niente. E c’è davvero silenzio, dal momento che riceve una cliente per volta. 15€ e passa la paura, 20 la prima volta perché mi ha tagliato circa 3kg di capelli. Da marzo/aprile li porto corti corti, tagliati con la macchinetta. La prima volta è stata tragica perché lei continuava a chiedermi se ero sicura (E SE POI TE NE PENTI?!), e sì ero sicura, via tutta quell’inutile massa informe. Ora sono tipo così (chiaramente color topo, io ho un faccione grosso il triplo di quello della modella ma concentriamoci sui capelli). E sono proprio felice di aver fatto questa scelta, intanto sono comodissimi, e poi non penso mi stiano male, anche se della mia estetica non mi importa granché. Comunque ogni volta che uscivo mi guardavo allo specchio e sì sembravo comunque una donna. Una donna brutta informe sciatta trasandata ma una donna. Stamattina non so cosa abbia fatto di diverso, a me non sembra niente, forse sono io che mi guardo diversamente, vai a saperlo, comunque adesso sembro un uomo.

Cioè mi guardo e non noto più quei pochi tratti femminili. E penso che non mi interessa. Voglio dire, nella pratica, anche se sembro un uomo, cosa mi cambia? Mi vesto già con capi da uomo (arrivano a taglie più grandi), uso scarpe da bambino (sì le Quechua da trekking taglia 39 bambino, mi stanno una favola). Nei rapporti interpersonali… oh wait non ho rapporti interpersonali così profondi per cui essere uomo o donna faccia una qualche differenza (se escludiamo la ginecologa). Non piscio in piedi. Però non mi trucco, non uso prodotti di bellezza (anche se ora la maggior parte degli uomini ha preso ‘sta piega che lasciamo perdere), mi depilo solo se ho una qualche visita medica. Mi vesto da uomo, ho atteggiamenti da camionista/scaricatore di porto, ho la forza di un uomo, non ho paura degli insetti e dei serpenti, sembro pure un uomo. Magari sono un uomo. Mia mamma era convinta che nascessi maschio, all’epoca la tecnologia non era così avanzata come oggi e non si vedeva tutto proprio bene bene, per cui io avevo tutto il corredino azzurro, forse c’entra anche questo.

O forse sono una mezza via. Sicuramente sono un uomo gay, per quanto mi piacciano certe donne, hello Tom Ellis, Idris Elba, Matthew Goode, Marco Bocci, Micheal Fassbender, e poi mi piacciono gli ABBA e tutte le cose da stereotipo omosessuale, sottoinsieme checca.

Però oh, a me non cambia poi molto. Cambierò nome al blog, signorinofelicito.wordpress.com, con buona pace di Gozzano, della parrucchiera (che non ha colpe) e di tutti quegli altri.



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