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Quattro matrimoni e un funerale

Creato il 11 giugno 2012 da Giusva

Quattro matrimoni e un funerale

Se tre indizi fanno una prova, allora è molto probabile che in ottobre ci recheremo di nuovo alle urne per una nuova tornata di elezioni politiche. Stando a guardare ciò che avviene all’interno dei principali partiti ci troviamo di fronte al valzer delle alleanze, a quella fase che vede impegnati i segretari nelle prove generali di matrimonio che porteranno alle definitive coalizioni. Dalle parti di largo del Nazareno fervono i preparativi per importanti unioni coniugali. Il punto di partenza potrebbe essere la famosa foto di Vasto che sancì la nascita dell’Unione di sinistra che poi vinse la tornata del 2006 con Prodi a capo dell’Esecutivo. Rispetto a quella foto c’è un pezzo in meno perché è ormai registrato il divorzio tra Pd e Idv . Tonino che, pur non sapendo se è o meno di sinistra, non si offende se qualcuno dice che lo è,  preferisce unirsi in sposalizio con la parte più dura e pura del sindacato Cgil, ovvero, con la Fiom di Landini.  Motivi principali del divorzio sono l’appoggio che Bersani ha fornito al governo Monti, le spartizioni sull’Agcom e la fiducia votata all’art. 18. Inoltre , Di Pietro è molto tentato dal provare nuove strade, una sorta di bigamo rapporto con il movimento cinque stelle. Bersani, dal canto suo non è da meno nella ricerca del comune talamo nuziale. Molto forti sono le tentazioni di unirsi con Casini sulla scorta di un patto sottinteso che vedrebbe lui a capo dell’esecutivo e il Ferdi al Colle in caso di vittoria. Ma il vero capolavoro, quanto a matrimoni combinati, è quello che sta per prodursi tra il Pd e Sel di Vendola. Per tentare la futura sposa Bersani apre ai temi etici, un anello, che Sel non può rifiutare. Rispuntano i matrimoni omosessuali, il testamento biologico e il divorzio breve. Se davvero così fosse tutti si chiederebbero come sia possibile la convivenza, sotto lo stesso tetto, dei cavalieri templari delle unioni etero e del prolungamento della vita umana sino a che L’Altissimo non ci metta del suo, quali sono gli Uddiccini, di democristiana matrice, e Sinistra e Libertà (di fare ciò che all’uomo più piace). Ma anche se l’Udc non ne facesse parte, sarebbe oltremodo complicato rimettere sul tavolo questi temi, come reagirebbe, infatti , l’ala popolare del Pd rappresentata da Franceschini, dalla Bindi, da Fioroni? Verrebbe a maturarsi la stessa situazione dell’allora governo Prodi, gli stessi veti e ricatti che ne determinarono il fallimento. Lo stesso fallimento che ebbero i Dico (li ricordate?) . E ancora, pur con tutto il rispetto che questi argomenti meritano, sono convinto di interpretare il pensiero della maggioranza degli iteliani dicendo che non sono di primaria e vitale importanza per la situazione disastrosa cui versa l’Italia, ben altri provvedimenti, di natura economica, andrebbero preferiti in questo momento. Eppure un esempio in Europa ci è già stato. Quello di Zapatero in Spagna che per garantirsi la vittoria aveva perseguito esattamente questa strada e non quella delle riforme necessarie alla sopravvivenza del paese. Il risultato è sotto gli occhi di tutti la Spagna è a un passo dal funerale, lo stesso che Bersani vorrebbe celebrare per l’Italia? (nella foto: gli sposi)


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