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Quei viaggi da non fare mai. 27 gennaio, Giornata della Memoria.

Creato il 27 gennaio 2014 da Martinaway @MartinawayTB

Il 14 giugno 1940 il primo di una lunga serie di treni arrivò ad Auschwitz, nella Polonia meridionale. Più di duemila prigionieri per convoglio, più di cento persone per vagone costrette a compiere viaggi lunghi settimane in condizioni igieniche inimmaginabili, tutto ciò per raggiungere un luogo di non ritorno, uno dei tanti, troppi, Konzentrationslager.

“Più di duemila prigionieri per convoglio, più di cento persone per vagone costrette a compiere viaggi lunghi settimane in condizioni igieniche inimmaginabili, tutto ciò per raggiungere un luogo di non ritorno, uno dei tanti, troppi, Konzentrationslager.”

Dal 1942 al 1944, i treni, che prima si fermavano sui binari vicini al campo di concentramento, terminavano il loro percorso presso una piccola banchina ferroviaria tristemente nota come “la rampa degli ebrei” (in tedesco Judenrampe), vicino lo scalo merci della stazione della città. Qui si fermò anche il treno su cui era salito Primo Levi, che ha descritto la scena del suo arrivo durante la notte nel suo romanzo Se questo è un uomo, scritto tra il 1945 e il 1947.

“Dal 1942 al 1944, i treni, che prima arrivavano si fermavano sui binari vicini al campo di concentramento, terminavano il loro percorso presso una piccola banchina ferroviaria tristemente nota come “la rampa degli ebrei”…”

I prigionieri venivano scaricati, come merci, e selezionati dai medici e dalle SS: da una parte gli uomini, dichiarati abili al lavoro nel campo di concentramento, dall’altra donne, bambini e anziani, destinati direttamente alla morte nelle camere a gas, dove il gas Zyklon B portava a termine il suo crudele compito. I deportati destinati al lavoro venivano fatti spogliare, privati di documenti, rasati, lavati e vestiti di una casacca, un paio di pantaloni e zoccoli. Nei Konzentrationslager la mole inumana di lavoro, le epidemie e la fame condividevano il compito con il gas letale. Morirono circa 11 milioni di persone.

“Nei Konzentrationslager la mole inumana di lavoro, le epidemie e la fame condividevano il compito con il gas letale.

Nel 1944, per la minaccia dell’avanzata delle armate sovietiche, il comandante Himmler ordinò la demolizione delle camere a gas e dei forni crematori per nascondere le prove del genocidio, riuscendo però a distruggere solo le camere e i forni del campo di Birkenau. Il 27 gennaio 1945 l’Armata Rossa raggiunse il campo di concentramento di Auschwitz, liberando circa 7000 persone. Dal 1979 il campo è entrato a far parte dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO.

“Il 27 gennaio 1945 l’Armata Rossa raggiunse e il campo di concentramento di Auschwitz, liberando circa 7000 persone.”

Il 1 novembre 2005, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite istituì il 27 gennaio la giornata internazionale della memoria e commemorazione dell’Olocausto, già esistente in Italia dal 20 luglio 2000.

«La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. 

In occasione del “Giorno della Memoria” di cui all’articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere.»

Articoli 1 e 2 della legge n. 211 del 20 luglio 2000, Repubblica Italiana.

Quei viaggi da non fare mai. 27 gennaio, Giornata della Memoria.

Immagine del film “Schindler’s List”.



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