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Quel che è fatto, è fatto

Creato il 30 settembre 2011 da Direnzoeditore

L'importanza di elaborare un lutto
Quel che resta da fare, o deve essere fatto, trotta nella memoria e crea un tensione che ha certamente un’influenza sul sonno e la vita da svegli. Il mezzo migliore di chiudere questa tensione è di fare ciò che deve essere fatto. Come si dice, «quel che è fatto, è fatto». 
Non serve sempre rimandare le cose o le decisioni all’indomani. In ogni caso, non più del necessario. Occorre voltare pagina e poter essere liberi per altre cose. 
Ad esempio, è importante elaborare il lutto di una parte del corpo (braccio, gamba, seno) prima della sua amputazione, dicendogli arrivederci o grazie. Una storia, una canzone, un ritornello vi corre nella testa creando in voi una tensione. Identificatela. Riflettetevi. Cercate di comprendere il senso di ciò che vi ossessiona.  Di Renzo Editore

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