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Quel che mi piacerebbe scrivere

Creato il 17 ottobre 2012 da Mcnab75

Quel che mi piacerebbe scrivere

L’idea di questo articolo la rubo rispettivamente da Strategie Evolutive e da Book and Negative.
Non so quanto possa interessarvi una short list dei miei desideri creativi; forse è più un promemoria personale, un piccolo e modesto manifesto programmatico, senza pretese e senza manie. Se riuscirò a realizzare almeno uno dei seguenti punti lo riterrò un successo, viceversa credo che la mia vita proseguirà ugualmente su binari tranquilli, presa da altre cose. Però, ecco, diciamo che a livello progettuale sono argomenti che prima o poi mi piacerebbe trattare.
Prima di procedere mi concedo una riflessione a voce alta. Le novel e i racconti che ho scritto in questi anni sono ben raramente figli di una lista come quella che sto per pubblicare. Di solito l’ispirazione nasce in un lampo e, dopo poche ore dall’idea embrionale, mi metto a scrivere. Nove volte su dieci quel che produco finisce nel cestino. I motivi sono svariati: l’ispirazione muore (velocemente com’è nata), il risultato pratico è assai peggiore di quello mentale, subentrano altri progetti etc etc. Poi, quella singola volta ogni dieci tentativi, l’idea diventa un racconto fatto e finito.
Programmare sulla lunga distanza potrebbe essere utile a pubblicare qualche lavoro in più. Credo di no, ma è bello illudersi

:)

Scrivere il romanzo di 2MM

Lo scenario di Due Minuti a Mezzanotte mi piace molto, è inutile negarlo. Nonostante i molti spin-off pubblicati finora sento di dover concretizzare l’impegno profuso in questo setting. In che modo? Scrivendo un romanzo più lungo, più corale, ricco di POV diversi e di situazioni “epiche”. Una bozza d’idea c’è già. Tutto partirebbe da Sibir e da qualche indizio lanciato già in The Ink Prophet. Solo un punto d’inizio per una storia che coinvolgerebbe però entrambe le mie supereroine e anche altri personaggi che finora sono stati citati soltanto nella Round Robin o negli ebook di altri autori.
Prima o poi credo che inizierò a buttar giù qualche appunto e a mettere nero su bianco quel che ho in testa.
Manco a dirlo, mi piacerebbe molto che una novel come questa venisse tradotta e venduta per il mercato americano. Progetto su cui potrei anche investire un po’ di soldi, che credo poi rientrerebbero.
Intanto, giusto per togliermi una soddisfazione, pubblicherò a breve il mio primo crossover: Survival Blog e Due Minuti a Mezzanotte fusi in un unica novel, Pandemic AD. Di cui vi ho già anticipato qualcosina

Scrivere un team-up Libby-Marilyn

Siamo sempre dalle parti di 2MM. Questa volta il progetto è già embrionale, nel senso che io e Germano M. abbiamo già discusso su alcuni punti di questa eventuale storia a quattro mani. L’idea è quella di far incontrare una delle mie supereroine, la velocistà Libby (volto e corpo dell’attrice Evangeline Lilly) con la Super di Germano, Marilyn (volto e corpo dell’attrice Amber Heard). Lo scenario è quello di Admiral City (San Juan, Puerto Rico), la “città dei supereroi” al centro di 2MM.
Credo che scrivere in tandem sia una faccenda piuttosto complicata, vuoi per le tempistiche, vuoi per gli stili diversi. Ma prima o poi ci si proverà; chissà mai che ne esca qualcosa di memorabile. O quantomeno sarà un bell’esercizio per altri progetti futuri.

Scrivere una storia d’orrore e di cospirazionismo

Quel che mi piacerebbe scrivere

Che poi sarebbe qualcosa molto dalle parti di H.P.Lovecraft, ma rivisto in chiave moderna, strizzando l’occhio alle teorie del complotto più weird, senza dimenticare un assaggio di apocalisse prossima ventura.
Sceglierei Lovecraft perché i mostri dei suoi miti – o qualunque cosa affine a essi – sono pur sempre più originali e terrorizzanti degli abusati zombie, vampiri e licantropi. Riproporre i terrori del solitario di Providence, o inventarne di simili, in chiave cospirazionista è un’ideuzza che solletica spesso le mie sedute pensatorie. Certo, non si tratta di un progetto originale, non per il mercato anglofono.
Ma in Italia? Abbiamo poco di questo genere e quel poco che c’è non brilla comunque per la complessità della trama. La mia storia invece punterebbe proprio a questo. Perché io valgo (cit.)

Realizzare un manualetto sul blogging

Ossia un raccoglitore dei tanti articoli a tema pubblicati finora su Plutonia Experiment. Idee, suggerimenti, valutazioni di merito, riflessioni sulla blogosfera italiana (paragonata a quella internazionale). Ci sarebbe molto da aggiungere, evitando un linguaggio eccessivamente tecnico, specifici riferimenti al SEO, aspetti per cui ci sono già ottimi volumi in circolazione.
Aggiungerei citazioni, elenchi puntati, top five. Potrebbe venire una cosa molto figa e probabilmente anche utile a chi blogga da poco tempo, o da chi lo fa senza particolari punti di riferimento.
Il progetto, così come ce l’ho in testa, non mi porterebbe via troppe energie, perché un buon 40-50% del materiale in fondo ce l’ho già in archivio. Per assurdo penso anche che sarebbe perfino più letto e scaricato delle mie novel di narrativa pura.
Titolo provvisorio? Mah… Blogger sull’orso di una crisi di visite, oppure Manuale di sopravvivenza alla blogosfera.

Scrivere un romanzo atompunk

Quel che mi piacerebbe scrivere

Sì, le pin-up sono taaaanto atompunk.

Col dieselpunk ho già dato (la saga di Prometeo e la Guerra, cercate nella pagina che elenca i miei ebook), lo steampunk non m’interessa, mentre l’atompunk sì. Confusi da tutte queste bizzarre parole? Leggetevi questa guida per capire di cosa sto parlando.
L’epoca dell’energia atomica, quella predigitale ma postbellica. Guerra Fredda, spionaggio, architettura futurista. Più tutta la parte fantastica che dovrei inserire di mio: invenzioni folli, robot, ucronia, nuovi equilibri mondiali, qualche spunto supereroistico (estraneo a 2MM, probabilmente), magari anche una robusta iniezione di horror, che le ibridazioni sono il mio forte. E ancora: omaggi ai b-movies fantascientifici degli anni ’50, che adoro in modo viscerale.
In questo caso c’è però la volontà, più che l’idea. Siamo quasi a zero: poche immagini mentali da assemblare in una parvenza di storia. Anzi, in una parvenza di mondo. Però sì: mi piacerebbe buttarmi in un progetto così.

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(A.G. – Follow me on Twitter)


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