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Quell’essere Battaglia Navale della politica italiana

Creato il 24 agosto 2015 da Paologiardina
" L'essere è, e non può non essere, il non essere non è, e non può mai essere".
Quanto era complicato Quell’essere Battaglia Navale della politica italianaParmenide. Shachespeare era più esplicito, si limitò al "essere o non essere". Certo, l'essere di Parmenide non è l'essere di Shachespeare, e nessuno dei due esseri è l'essere della politica italiana. La politica italiana è l'assenza di ogni cosa. Questo "nulla" della politica contemporanea è proprio il suo Archè, l'origine. Ciò che è comune a tutte le azioni della politica, l'universale che la caratterizza è proprio il "nulla". Ed è chiaro che il nulla produce il nulla. Prendiamo questa storia dell'Italicum "cangurellante". Ora, facciamo finta, ma è solo una simulazione, che approvando una buona legge elettorale, il paese Italia riemerge dal suo torpore complessivo. Talmente ci credono quelli del "nulla",-meglio fanno finta di crederci- che l'Italicum diventa oggetto di scontro politico, non già sul "nulla" della legge in discussione, ma sul nulla originario di tutti i "nulla", lo scontro di potere.
Si divide il PD, da una parte i renziani democristiani e dall'altra i comunisti anti Renzi, si spacca il partito di Berlusconi, perchè Fitto vuole la poltrona, a tutti i costi, in berlusconiani renziani e berlusconiani anti Renzi. Grillo, come al solito va oltre, non è la legge elettorale che va cambiata, ma direttamente gli eletti, definendoli "broker o ex della banda della magliana".
Se usciamo dalla simulazione, rimane il fatto che la politica si concretizza soltanto in sterili discussioni sul potere. Da qualche tempo, in linea con la modernità, anche su Twitter.
E' il caso di ribadire un concetto, non sono i cittadini che discutono i temi "inventati dalla politica" è la politica che in Parlamento si scontra, riproponendo le nostre invettive. Il copyright è tutto nostro.
Noi cosa facciamo, nelle piazze virtuali e reali?
Litigare su tutto. Ognuno di noi è soltanto capace di esaltare il proprio essere, proiettato in un qualche politico dai poteri soprannaturali che risolverebbe tutti i nostri mali.
E gli altri? Essendo incapaci, meritano l'annientamento.
Basta con questa battaglia navale in un mare di "merda", nessuno che si propone di costruire una barca, siamo capici soltanto di distruggere le zattere degli altri.
Ritorniamo in Grecia, quell'Antica ... nell'Iliade e nell'Odissea c'è un idea di fondo:
"solo uno smisurato, può insegnare la misura", può rendere possibile l'impossibile.
Nell'Italia contemporanea la "smisuratezza" è troppo smisurata, disumana.
[email protected] (22 gennaio 2015)

Quell’essere Battaglia Navale della politica italiana

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