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Quell’idiota di nostro fratello (di Jesse Peretz, 2011)

Creato il 25 giugno 2012 da Iltondi @iltondi

Ned Rochlin (Paul Rudd), agricoltore biologico (biodinamico, per la precisione), non è proprio un esempio di furbizia. Tutt’altro. Infatti viene arrestato per aver venduto del fumo a un agente in divisa. Quando poi esce, si ritrova senza casa e senza ragazza, dato che lei nel frattempo l’ha soppiantato con un altro. Per giunta, la sua ex si mostra decisa a tenersi pure ciò a cui Ned tiene di più al mondo: Obi-Wan Kenobi, il suo cane. Sarà ospite a turno della madre e delle tre sorelle, sconvolgendo le loro vite. Quell’idiota di nostro fratello (di Jesse Peretz, 2011)

Se vogliamo fare i pignoli, possiamo anche dire che Quell’idiota di nostro fratello non aggiunge niente di nuovo al genere (hippie ingenuo e bonaccione, bistrattato da ex ragazza e famiglia, si rivela invece saggio, aiutando chi gli sta intorno a interpretare la vita secondo un’altra chiave di lettura). Ma il film ha diversi meriti, e bisogna riconoscerglieli: prima di tutto scandaglia i rapporti familiari, soffermandosi sul senso di unione e sul valore delle piccole cose ormai dimenticate (emblematica la scena del gioco dei mimi); non è piatto come molti hanno criticato, privo di situazioni originali, anzi procura diverse risate, specialmente per le battute involontarie di un protagonista dall’ingenuità disarmante (Paul Rudd, con barba e capelli lunghi, rinuncia al suo aspetto da eterno belloccio e dipinge un personaggio davvero umano, una sorta di Drugo un po’ meno pigro, senza white russian e Credence); infine il parco di attrici, variopinto e ben assortito (Elizabeth Banks, Zooey Deschanel, Emily Mortimer). Colonna sonora in cui predomina musica country (Willie Nelson, in particolare) e la traccia sui titoli di coda affidata alla “bellissima” Beautiful di Carole King.



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