Magazine Ecologia e Ambiente

“quella” carta

Creato il 18 marzo 2011 da Greenkika

“quella” cartaCi rendiamo conto di quanta carta igienica “facciamo fuori” ogni anno?
Quando ho partecipato al mese di chilopesa.it, non ho affatto considerato il peso della carta che consumavo, in termini di igienica.
Usata in casa, nei bar, in ufficio, nelle palestre, un mucchio di carta igienica se ne va a rotoli, per non parlare delle salviette asciugamani! Tutte le volte che posso, mi asciugo le mani sulle chiappe, e devo dire che non cambia niente, anzi!
È un pretesto per stimolare la circolazione dopo tante ore seduta davanti al computer.

Allora, per quanto riguarda la carta igienica, il panno carta e la carta asciugamani, ci sono molti modi per risparmiarla e fare anche un po’ di riciclo creativo. Da cosa comincio?

Comincio dai rotoli di cartone che avanzano e che di solito finiscono nel bidone della carta (e che il dio del riciclo massivo li assista).

Io tendo a conservarli tutti sempre, per molti motivi, in particolare perché stimolano la creatività. Che fare di un botto di rotoli di cartone di egual misura?
1. Un’amica, circa dieci anni fa, mi costruì un adorabile calendario dell’avvento pieno di minuscole sorprese, fatto di rotoli di carta igienica chiusi con carta da pacco dorata
2. Una bambina che non conosco di persona ma virtualmente sì, ha costruito un presepe, e chissà quanti altri personaggi ancora potrà inventare!
3. Un’altra cara ragazza, con cui amo passare saltuarie domeniche di ogni stagione, inventando buffe e interessanti creature per puro divertimento dello stare insieme, ha costruito un bellissimo lampadario. Presto (spero) le foto del lavoro finito, vi assicuro, molto suggestivo. Quello nella foto, invece, è il prototipo nella variante copricapo
5. Qualche altro genio ha creato dei “qualcosa” di finissimo design giapponese, e un altro ancora, stupende facce da gnomi
6. Ora voi: in che modo riciclereste i rotoli della carta igienica?

Risparmiare “quella” carta
La mia amica Vanessa Farquharson, ha avuto l’onore di incontrare di persona Colin Beavan e chiedergli niente popò di meno che…come abbia fatto a vivere per un anno senza la carta igienica.
Lui giustamente ha risposto stizzito: arrangiati!
Lei di contro ha optato per una soluzione che comunque le ha permesso di risparmiare metri e metri, forse chilometri (!) di carta igienica, ovviamente riciclata, ovviamente sostenibile.
Punto.

Poi per asciugare le mani si può fare come me (schiaffi per la circolazione), o avere sempre un asciugamanino personale. Per mangiare nei bar e nei ristoranti potrete divertire i camerieri usando il vostro tovagliolo di stoffa.
E spaziare con la fantasia fino a smettere di usare del tutto la carta usa e getta.

Ci si può provare, no? ;-) Per amore degli alberi, del risparmio e dell’arte. <3


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