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Quella cosa chiamata patente

Creato il 02 agosto 2013 da Tiziana50mq
C'era una volta un giovane automobilista stanco e stressato che viveva in una grande città perennemente trafficata.
Il giovane automobilista aveva l'abitudine di svegliarsi la mattina e percorrere una lunga e tortuosa strada chiamata tangenziale in compagnia di tanti altri automobilisti.
Il giovane automobilista si recava così in un posto chiamato lavoro e ci restava per nove ore, poi ritornava in fretta all'interno della sua fiammante automobilina e via di nuovo a macinare chilometri in tangenziale alla velocità tipica della lumaca di mezza età.
Un giorno però, al termine delle sue peripezie quotidiane, il giovane automobilista confessò alla sua giovane consorte di essere leggermente stanco e stressato e di aver preso un'importante decisione.
"Voglio una moto!" disse il giovane automobilista.
"Vabhè" rispose la giovane consorte.
Passò qualche giorno e il giovane automobilista si recò in un posto chiamato subito.it e comprò una moto, una moto piccola, carina, usata ma non troppo e la chiamò Motoretta.
Fu subito amore tra il giovane automobilista e la fiammante motoretta, ma ovviamente, come ogni grande amore che si rispetti, non fu una storia priva di impedimenti.
Il giovane automobilista purtroppo non possedeva un requisito fondamentale per potersene andare tranquillamente in giro sulla sua motoretta, un requisito chiamato patente A.
Fu così che si recò in un posto chiamato scuola guida dove una simpatica persona disse di poter risolvere il problema in due o tre mesi.
Passò il primo mese, il secondo ed il terzo, il quarto, il quinto, il sesto e il settimo.. ma vuoi per un motivo, vuoi per un altro questa famosa pratica a nome del giovane automobilista non riusciva proprio a trovare la via di tramutarsi in patente.
Una volta si era smarrita la pratica, una volta erano cambiate le leggi sui percorsi d'esame, una volta l'invasione degli ultracorpi e questa avventura cominciò a diventare leggermente assurda.
Intanto il giovane automobilista per tenere a freno la disperazione cominciò a guardare un telefilm chiamato sons of anarchy, perchè se non poteva guidare liberamente la sua motoretta, almeno poteva guardare bande di motociclisti violenti in tv.
Continuarono a passare i mesi ed eccoci giunti al gran finale dell'assurda vicenda:
la simpatica persona del posto chiamato scuola guida, invece di sbrigare le pratiche di tanti poveri malcapitati, ha avuto la geniale idea di chiudere bottega e scappare col malloppo.
Che simpatica persona.
A volte certe cose ti lasciano senza parole.
Intanto al momento la giovane consorte del giovane automobilista è alla ricerca di un officiatore di sante messe omosessuale perchè a casa sua in questi casi si usa dire: "fatt benericer 'a nu prevet ricchione".
Quella cosa chiamata patente

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