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Quella volta che non sono scappato di casa con il circo

Da Vuessegaudio

QUELLA VOLTA CHE NON SONO SCAPPATO DI CASA CON IL CIRCO

Questa è Tille Potine, la cugina di Aurélia Steiner,
non c'entra con Sandra Alexis


SANDRA ALEXIS , "ASTRA", IL TAROCCO VIENNESE DI MIO NONNO  E IL QUADRO 91 DELLE FERROVIE… by vuesse gaudio Ho visto passare da casa il circo e ho pensato a quando innamorato di Sandra Alexis la contorsionista del Circo Orfei agli inizi degli anni Ottanta non sono scappato di casa con quel circo. Una volta , lei che aveva in animo di farmi un poema, sempre che io fossi stato in grado di entrare nella gabbia dei leoni senza che Leo si fosse messo a ridere, mi scrisse una lunga lettera in cui narrava come G. le era saltato addosso e lei colpendolo ripetutamente infine lo stese al tappeto dicendogli: “Avvolgiti, o profondo e cupo Oceano azzurro, avvolgiti!” facendolo immediatamente rinvenire e fuggire a gambe levate. E io che non ho mai vinto un premio, nemmeno di composizione a scuola qui in paese, e che quando pensavo a lei non la pensavo che nel paradigma dell’allure tanto che su questo avevo in animo di scrivere un poema epico, invece di risponderle divenni taciturno e sempre preoccupato. Poi, non sapendo più dove girarmi, me ne andai ad Elvas dove, mentre ballavo sull’aia, agitando le braccia l’amore divampò in un rimbombo di fiamma proprio lo stesso autunno che mia cugina, quella con la provenienza davanti al mio cognome, diede fuoco alla casa qui al paese nel corso principale e io dovetti tornare a stare in Tribunale per mesi per ascoltare tutti i parenti e i testimoni fin quando fu chiaro che con lei il poeta non aveva mai avuto rapporti intimi, quantunque qualcuno la pensasse diversamente, e proprio mentre stavo per ipotecare l’aranceto di mia nonna, quella dello Zen, l’altra mia nonna, quella del petrolio, che aveva sposato un ebreo che dall’Argentina s’era tirato dietro il Tarocco Viennese con le predizioni in spagnolo, e che io volevo far pubblicare dal mensile “Astra” del “Corriere della Sera”[i], tanto che ebbi modo di pensare : “Che strano! Non si è dato come coautore di un libro su Enrico Mattei l’allora direttore di quel mensile, a cui volevo dare quel taroccato Tarocco Viennese?” Insomma fu allora che questa mia nonna ebrea ebbe una fantastica idea, dette tutto a Scardaccione e all’Anonima Petroli e venne a stare da noi, che non avevamo imparato niente dalla riforma agraria ma avendo come scopo la riforma del mondo avevamo viaggiato per molte terre, anche con il Luna Park senza mai per questo stabilirci definitivamente in quello stanziale di Segrate, avevamo visto le rovine di Roma, e le rovine di Atene, e Sibari sommersa, e altri pantani, una sera stavo seduto al chiaro di luna al molo di Cervia lì sono stato avvolto da ali di fiamma e una voce dal cielo, che non era Sandra Alexis né la Gianna Nannini di “Hey Bionda”[© Gienne srl 1988] mi ha detto: “Prima di riformare il mondo, signor Poeta per piacere rispondi alla lettera di Sandra Alexis”.

E a poco a poco sono tornato giù in fretta intanto che mia madre già nell’83 mi aveva detto addio e io mentre parlavo scoprii che cosa era successo veramente, né avevo altro da fare e nemmeno desideri se non una strana luce negli occhi, io non stavo mai dalla parte del diritto di proprietà né in piena amicizia qualcuno avrebbe potuto mettermi in guardia a dispetto dei pettegolezzi per cui ero scappato di casa col Circo per fare il domatore di leoni e amare così la contorsionista.

QUELLA VOLTA CHE NON SONO SCAPPATO DI CASA CON IL CIRCO

Questa è Aurélia Barthélemye Steiner,
e nemmeno lei c'entra con Sandra Alexis...

Inevitabilmente adesso che ho visto passare questa carovana di circensi mi chiedo ancora come mai non vadano per linee ferroviarie,

QUELLA VOLTA CHE NON SONO SCAPPATO DI CASA CON IL CIRCO

Una pagina del Quadro 91 dell'Orario Ufficiale
delle Ferrovie

cos’è successo al quadro 91 dell’Orario Ufficiale delle Ferrovie, com’è che non passa più un treno qui da casa dove il circo passa per la strada parallela alla ferrovia?

QUELLA VOLTA CHE NON SONO SCAPPATO DI CASA CON IL CIRCO

Questo treno non è mai passato per il binario
di cui al Quadro 91 delle Ferrovie , è il treno di Dirty-Love


Non era dal quadro 91 che passavano una volta salvatori del mondo, pompieri, pionieri , indiani, forestali, studenti analfabeti dell’Arcavacata, assistenti unep, giudici di pace venditori effettivi di granone all’ingrosso, venditori di pesce, anche fritto, pretori distaccati, calderai, gazzusari, bardinellisti, puttane che da Taranto venivano al casamento dove siciliani venuti da Catania non si sa perché avevano per più di un ventennio tentato di riprodurre vino senza che qui ci fosse un solo grappolo d’uva, tanto che poi questo casamento all’improvviso come vennero gli anni di piombo fu intitolato e reso al catasto del nulla come possedimento dell’ebreo Aletti, e insieme a questi viaggiatori del nulla le sette femmine di Oriolo, le famose donne sterili che figliavano soltanto con l’appello all’alone iperdulico della madre del più grande figlio di zoccola che abbia mai occupato e fatto occupare dai suoi accoliti per  generazioni infinite o soltanto sette la terra dei miei avi, che non sono francesi o forse un po’ veneziani, tra cui quel mio nonno affetto da satiriasi che, come narra la prima leggenda sibaritica, detiene il record del 66 con tutte le donne degli ombroni e degli ogliaroni?


[i] Fu così che mi ritrovai in mano la copia del numero di dicembre 1980 di “Astra”, dove, sulla quarta di copertina, in basso a destra, Sandra Alexis, di suo pugno, mi aveva scritto la sua data di nascita e questi versi: “Io nata ad Elvas divenni contorsionista, ero conosciuta come Sandra Alexis, dapprima amante di numerosi duchi e conti e più tardi di  artisti poveri, poeti matti e registi squattrinati fin quando un poeta di Torino mi disse che soffrendo di satiriasi di me s’era innamorato e non smetteva d’amarmi nemmeno un minuto per sette notti su sette ti scriverò così una lettera al giorno e poi niente di tutto questo avvenne né prendemmo mai quel treno speciale per fare un’escursione notturna a Parigi.

QUELLA VOLTA CHE NON SONO SCAPPATO DI CASA CON IL CIRCO

Madame Gibernière Joubert
in stazione ma non nel Quadro 91
e quindi non è del Circo
e non fa la Contorsionista,
come si appura in Aurélia Steiner d'Ajacciu
su il cobold


QUELLA VOLTA CHE NON SONO SCAPPATO DI CASA CON IL CIRCO

Né prendemmo mai quel treno per Perpignan...
come viene mostrato in
Dirty-Love , la Stimmung con Le Bleu du Ciel di Georges Bataille



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