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quelle due o tre cose sulla crescita naturale che non dico

Da Francesca_82
Eh già, perché mi prende male.
Vivo in un paesino piccolo e di provincia, ma proprio la tipica provincia spagnola con tanto di bous embolats (corrida di tori...ma per strada... e di notte, con due palle di fuoco sulle corna del toro, poveretto... e i matti che gli corrono davanti) e non è quindi il contesto ideale per parlare di cose tanto stravaganti come la crescita naturale.
Considerando poi che dopo il nostro boom televisivo avevo deciso di mantere un basso profilo e non sono andata al mercato per settimane con la mamma di Raul e che i miei suoceri per settimane sono stati sotto assedio, ho proprio scelto di fare sorrisini e dire sí con la testa ogni volta che mi rivolgevano la parola per dirmi quanto è bello Marc senza però fiatare sulle mie considerazioni personali su vaccini, pannolini, tette, letto.... i soliti discorsi insomma.
L'hai vaccinato?
sorriso.
Ma non ha il ciuccio?
sorriso.
Quant'è grande, biberon vero?
Sorriso.
Silenzio, sorriso di circostanza a 30 denti, dos besos y adiós.
Ci sono cose che evidentemente emergono già per come andiamo in giro. Marc nella fascia monospalla, non c'è traccia di ciuccio in giro,  lo vesto come capita e-si-nota.
Ma ci sono altre cose che ci raccontiamo tra noi oppure che riesco a condividere solo con quelle altre 2 fuse che la pensano come me su questi che ...chiamiamoli valori.
Tutti sanno che ho partorito in casa. E la mai vita è cambiata. Non so se tutto è dipeso dal momento in cui Marc è nato e quindi tutto da quel momento è andato come stanno andando le cose (traducendo: magari se alla fine fosse nato in ospedale adesso non starei qua pronta per andare a dormire con lui), però credo che questa sia l'unica vita possibile per noi.
Allatto. E oltre, devo proprio chiedere a Marc se per favore mi spreme perché a volte mi sembra di tornare indietro di 7 mesi che ero una latteria ambulante. A me piace, chissà quanto dureremo ancora, anche se è oramai evidente che quando molla lo spaghetto ricoperto di pesto per attaccarsi, non credo che sia proprio fame. E manco lo fa per sonno. Però devo dire che sono bei momenti, in cui ci accoccoliamo e mi guarda con occhi adoranti.
Continuo a dire no ai vaccini: guardate se potessi scegliere al massimo farei quello per il tetano, perché visto come viviamo, non mi esalta l'idea che si tagli con i ferri del mestiere di papà. L'unica è trovare la monodose e il monovaccino senza difterica dentro (se conoscete qualcuno è il momento di parlare).
Io ci ho provato a dargli il ciuccio, e che no. L'ha tenuto per circa 2 mesi, poi l'abbiamo perso, ritrovato dopo una settimana, ma nel frattempo si è svezzato dal ciuccio e ora vive senza, dorme senza....niente drammi, non si ciuccia il dito, nada.
Oh yes, a quest'ora i miei omini sono nello stesso lettone. Confesso che adesso dal mio lato ho attaccato il lettino che sta alla nostra stessa altezza rasoterra, e che uso più come comodino (visto che ho tolto il mio) perché purtroppo Marc ha preso dal padre il viziaccio di dormire a quattro di bastoni. Unito al fatto che i letti spagnoli sono larghi meno di un metro e mezzo, io a volte quando spengo qua e vado in camera vedo questa scena di questi due spalmatissimi e mi chiedo: Ed io? Così metto Marc nel lettino, rimane magari un paio d'ore e a quel punto siamo tutti talmente addormentati che se lui mi cade addosso ci stringiamo e continuamo a dormire. Questa cosa è inconfessabile, credo che il mondo non sia preparato, può tollerare l'allattamento a lungo, ma il fattore-letto credo che sia davvero incomprensibile per i più. Noi invece -e lo dico davvero- dormiamo bene e sul serio perché quando Marc è nel lettino, è vero che stiamo più larghi ma io ho...l'ansia. E dormo con una mano vicino a lui, ma rimango in sonno vigile.
Sui pannolini, eh abbiamo arrancato male, non ero pronta, invece adesso oramai quelli ecologici usa e getta lo usiamo solo la notte e per i viaggi lunghi, mentre con i lavabili ho oramai un certo feeling. Addirittura se io mi metto il vestito optical anni 70 allora metto a Marc il pannolino con lo stesso disegno.  E ovviamente non posso dirlo in giro perché per quanto io possa spiegarne i vantaggi ecologici ed economici, mi guarderebbero come una cenerentola che passa gli unici minuti liberi che ha lavando pannolini invece che farsi la ceretta. Ma loro non sanno che io non sono una donna moderna che va sempre di fretta quindi mi strofino i pannolini e poi vado pure a farmi la ceretta e poi prendo Marc, ci mettiamo a bordo piscina e ci guardiamo il tramonto con i piedi in ammollo.

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