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Quello che il renzismo non dice (6): se un rivoluzionario Papa Francesco in mensa sorpassa il PD a sinistra e l’Unità lo twitta più di Renzi, che fine faranno il mito, le bandiere e le magliette del Che?

Creato il 25 luglio 2014 da Rosebudgiornalismo @RosebudGiornali
papa francesca 1di Rina Brundu. Baccalà, pasta e fusilli senza salsa, pomodorini e “poche” patatine fritte, questo sarebbe stato – a quanto riporta l’Unità in un flash informativo – il semplice pasto consumato da Papa Francesco quest’oggi alla mensa dei dipendenti del Vaticano. Sua Santità sarebbe “spuntato…()… senza preavviso” e poi, mentre mangiava, avrebbe chiacchierato con i “compagni (????!!) di tavolo” prima di posare per “qualche scatto con i commensali”; per quelle foto che in questo momento impazzano in Rete nel loro essere semplicemente straordinarie. Rivoluzionarie.

Straordinarie e rivoluzionarie in tutto: nella loro naturalità, nella loro ordinarietà, nella loro semplicità, laddove restituiscono l’immagine di un mondo a cui semplicemente non siamo abituati: un mondo normale. Ancora più straordinario e rivoluzionario è che questo mondo “normale” lo proponga ad esempio il pastore della Chiesa di Roma, ovvero di quella Chiesa che per 2000 anni è stata la casa-madre, la culla dell’esperienza religiosa che è soprattutto formalità, esteriorità, grandezza estetica, impero in terra invece che cristiana promessa di regno nei cieli. Luogo di culto inviso, per eccellenza, ai “compagni” di tutte le latitudini.

papafrancesco2Certo, al diverso “sentire” di Papa Francesco ci abbiamo ormai fatto l’abitudine ma ciò che colpisce di questa sua nuova “incursione” nella nostra vita quotidiana è l’orizzonte d’attesa politico che traccia; colpisce l’illuminazione che procura, l’improvvisa realizzazione della “distanza” che il renzismo ha creato, nel tempo, tra l’idealità socialista, comunista, rivoluzionaria che ha fatto esistere il suo partito di riferimento, il PD, e quello che sembrerebbe essere il target di Matteo Renzi, un capitalismo vinto e convinto ma non troppo. Un socialcapitalismo con un portafoglio comunque gonfio in tasca che nella vita non si sa mai.

Un abisso, un mare della tranquillità lunare separa perciò questo nostro papa francescano che chiacchiera allegramente in mensa con gli impiegati (gli operai?) del Vaticano e il nostro Premier rottamatore dei padre nobili, paninaro, yuppie e rampante per elezione e forse convinzione, in tourné africana pro-affari Eni (per quanto questa sia faccenda buona e giusta). Perciò, che i franchi tiratori mediatici nascosti nella redazione de l’Unità – nostalgici forse dei migliori giorni di Berlinguer e dei favolosi miti socialisti sudamericani – preferiscano twittare e ri-twittare Papa Francesco che sorpassa Matteo Renzi (ma ormai anche la Bindi e la Finocchiaro) a sinistra non sorprende; però…. mi domando – con questo renzismo che tira – che fine faranno il mito, la bandiera e le magliette del Che? Ah… saperlo.

Featured images, Papa Francesco in mensa quest’oggi. Dalla Rete. Grazie all’autore.


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