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Quello che il renzismo non dice (98) – Quando il politico esce dalla porta e rientra dalla finestra, o della perfetta equazione di avvicendamento. Di mitosi e di osmosi della Casta.

Creato il 09 aprile 2015 da Rosebudgiornalismo @RosebudGiornali
Semipermeable_membranedi Rina Brundu. Sottolineo – per mera necessità di critica logica – che questo non è un pezzullo contro Maurizio Lupi. Ad un tempo non è uno scritto per difendere Nunzia De Girolamo a quanto sembra sostituita via informativa d’agenzia di stampa nel suo ruolo di capogruppo di Area Popolare alla Camera: non si può far parte di una squadra e lavorare per demolirla dall’interno. O da fuori.

La mia è solo una svogliata nota per dare ulteriore evidenza di dinamiche scientifico-politiche già conosciute dai più. Per spiegare una volta per tutte (e in previsione degli esami di maturità di giugno) come si perpetua la Casta politica italica all’ombra del renzismo gattopardico. E in genere. Chi poi volesse continuare a coltivare l’illusione che la “riproduzione” avviene tramite un processo mitosico sui generis dovrà arrangiarsi. Assicuro infatti che per quanto magni la casta non si sdoppierà mai creando cellule… pardon, organismi politici praticamente identici (e magari migliorati) che coesisteranno in un clima di produttiva concorrenza e abiteranno lo stesso spazio-tempo. Piuttosto la riproduzione avviene quasi sempre per capacità osmotica. Di fatto, dopo un periodo lunghissimo che riguarda più o meno l’intera vita del politico X, durante la quale vita il politico X ricopre tutti gli incarichi istituzionali possibili e immaginabili (anche immaginari se necessario), e si ricicla a ogni occasione propizia, la sua preziosissima “essenza” viene lentamente filtrata nelle vene di un politico di minor potenziale (incapace per sua natura di fare ombra) che poi, nel giusto tempo, verrà premiato e troverà anch’egli/anch’ella il suo posto al sole. La sua poltrona in pelle umana. Il processo da ripetersi in automatico nei secoli dei secoli fino a che ci sarà denaro pubblico da sperperare.

Degno di nota è anche il taglio giornalistico low-profile con cui la stampa connivente da notizia di questa tipologia di eventi: mai nessuno si straccia le vesti per l’accaduto, mai nessuno grida all’inciuccio come nel momento iniziale dello scandalo tangentaro che ha determinato l’avvicendamento. Una possibile formula matematica riassuntiva dello status-quo potrebbe essere.

S + t = (-P) + 1

Dove S sta per Scandalo italico (cos’altro?), t sta per il Tempo passato dallo scandalo che sommandosi fa equazione con un (-P) inquadrante il politico temporaneamente impedito ma subito rifatto vergine dalla nuova nomina garantita (+1).

Bisogna inoltre ricordare che passate poche settimane dall’inizio del nuovo incarico il politico interessato riacquisterà formalmente la perduta verginità in quel di “Porta a Porta”. Sarà proprio colà infatti che il figliol prodigo verrà riaccolto nella casa del padre (che peraltro non aveva mai abbandonato), fatto salvo il buffetto sulle guance del conduttore Bruno Von Brainstorm e l’imprescindibile ramanzina sempre dovuta a chi si è comportato da bischero: “Ah, birbantello!”.

Il resto sono storie di ordinaria follia politica italiana. Di governi stile araba fenice che hanno finalmente imparato a rinascere dalle loro ceneri, muovono di legislatura in legislatura con leggiadro passo di danza e come Narciso godono della specchiata beltà. Naturalmente hanno persino imparato a rinascere dalle ceneri del paese che hanno portato alla rovina ma questa sarebbe un’altra storia decisamente un-cool e del cui racconto si può tranquillamente fare a meno.

Featured image (sopra e sotto), membrana semi-impermeabile che dettaglia il processo osmotico della Casta. A sinistra (si fa per dire) i padri della Patria andati e presenti, a destra (si fa per dire) i padri futuri. Sigh!

Semipermeable_membrane


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