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Quello che non ti ho ancora detto (La Trilogia del Nemico #3) di Angela D’Angelo

Creato il 14 febbraio 2016 da Anncleire @anncleire

Quello che non ti ho ancora detto (La Trilogia del Nemico #3) di Angela D’Angelo

L’ansia gli faceva vibrare i muscoli come poco prima di una partita, ma ora non poteva correre da una parte all’altra dell’arena per sfogare l’adrenalina. Sorrise ironicamente al pensiero che era proprio quella tensione a portarlo in campo ogni domenica, quel misto di paura ed eccitazione che aveva fatto di lui un cestista. Era affamato di quell’emozione che gli serrava la bocca dello stomaco e lo faceva sentire come sull’orlo di un baratro, desideroso di lanciarsi ma paralizzato dal terrore di sfracellarsi al suolo.

“Quello che non ti ho ancora detto” è l’ultimo volume de “La trilogia del nemico” di Angela D’Angelo uscito proprio oggi per Rizzoli You Feel. Dal sapore erotico e molto esplicito racconta la storia di Roberta, la migliore amica della protagonista del primo volume. Quando ho saputo che sarebbe uscito non ho potuto fare a meno di attenderlo in maniera spasmodica e anche se il primo resta il mio preferito e il migliore della serie, ho apprezzato anche questo ultimo volume.  

Roberta Mancini è una biondina tutto pepe, esuberante e spregiudicata. La sua unica regola? “Nessuna responsabilità.” Soprattutto se si tratta di uomini: i suoi amanti devono rigorosamente essere attraenti, prestanti e stupidi, perfetti per relazioni brevi e senza impegno. L’incontro con il bellissimo cestista Fabrizio Boschi sembra rientrare perfettamente nel suo schema, ma l’imprevisto è dietro l’angolo, e dopo una notte di passione tutto andrà rimesso in gioco. Roberta dovrà fare i conti con un passato che ha inciso irrimediabilmente sul suo modo di vivere le relazioni, e per la prima volta nella sua vita non potrà fuggire. Mentre Fabrizio sarà obbligato a farsi carico di questa ragazza impossibile, nei cui occhi legge una richiesta d’aiuto. Perché Roberta vuole essere salvata. Anche se non lo sa.

È una piovosa domenica pomeriggio in quel di Milano e non basta la sensazione di freddo accumulata dalla pioggia incessante ci si mette anche la festa degli innamorati da trascorrere da sola. E cosa c’è di meglio di immergersi in una romance erotica, in cui è impossibile negarsi l’happy ending? Per me nulla… e perciò divorare il romanzo breve della D’Angelo è stato semplicissimo, come chiudere il resto del mondo fuori dalla camera che reclama la mia presenza. L’irruenza di Fabrizio rivestita dal solito clamore da macho incontenibile si alterna alla finta durezza di Roberta, in una narrazione fluida e consistente, che si perde nei soliti cliché tipici del genere per donare loro la forza di un sentimento che sembra esplodere su basi totalmente erronee. Se Roberta è per atteggiamenti e abbigliamenti definita con un’etichetta ben poco lusinghiera, e che non dovrebbe neanche essere utilizzata visto che le sue sono scelte consapevoli, dettate  dalla sua incapacità di ricercare intimità, ma bruciando in rapporti senza significato aggrappati solo alla tenue soddisfazione dell’orgasmo, per carattere e inclinazione invece è una donna fragile, alla ricerca solo di sentimenti autentici. Il passato l’ha segnata abbastanza duramente, rendendola spinosa e irraggiungibile, sempre alla ricerca di uno stimolo per dimenticare l’angoscia, senza soffermarsi su ciò che ha davvero bisogno. Un rincorrere piaceri effimeri, con calata la maschera di chi si diverte senza pensieri. Ma quando la vita la raggiunge per chiedere il conto della sua superficialità, si ritrova a fianco chi non avrebbe mai creduto di conoscere meglio, quel Fabrizio a cui ha sempre cercato di sfuggire. Fabrizio non  è solo un colosso scolpito dal basket ma è anche il tipico dongiovanni che solo uno sportivo con un incarico importante, in una squadra prestigiosa può permettersi di essere. Seguito da uno stuolo di fan adoranti, ha sempre vissuto in maniera spensierata la sua esistenza, giocando con la sua squadra preferita, e avvolto dalla consapevolezza di avere tutto a portata di mano. Ma non sa che basta poco per sconvolgere gli equilibri e rimettere in discussione tutto diventa una priorità. A parte i ruoli ingessati dei protagonisti, troppo presi dalle loro esigenze di nascondersi dietro muri già eretti, dietro abitudini che li caratterizzano da anni, la storia è parecchio interessante, sia per la passione che ribolle, sia per l’avvicinamento lento e inesorabile dei due protagonisti, che devono cedere le armi per costruire qualcosa di importante. E okie, l’ultimo capitolo mi ha convinta definitivamente.

Il basket, che compare pochissimo, resta comunque una cornice interessante, diversa dal solito, che aggiunge un certo fascino a questa storia, già molto appassionata e incandescente.

Il particolare da non dimenticare? Un leccalecca alla ciliegia…

Un finale intenso per una trilogia passionale e sconvolgente, intensa che unisce la forza di Roberta e la dolcezza di Fabrizio per trovare la strada verso una felicità tutta da vivere.

Buona lettura guys!

Quello che non ti ho ancora detto (La Trilogia del Nemico #3) di Angela D’Angelo

Ringrazio immensamente Angela D’Angelo per avermi regalato l’opportunità di leggere questo libro in anteprima in cambio della mia onesta opinione. Gliene sono immensamente grata.

 


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