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Quello che vedo, un progetto sociale per l'autismo.

Creato il 22 marzo 2016 da Sankez @armandosanchez8
Foto di sanchez7

Cari amici lettori,

"Quello che vedo" è un progetto sociale che nasce dalla volontà degli autori Vincenzo Catapano, Laura Pepe e Maia Salvato di portare alla ribalta uno tra i disturbi neurologici più invalidanti ma di cui purtroppo si parla ancora poco a causa di superficialità e pregiudizi, ovvero l'autismo.

FABIO FULCO QUELLO CHE VEDO PROGETTO SOCIALE 2016

Gli autori, come gli attori, hanno intrapreso un vero e proprio studio degli effetti della patologia sulla vita sociale relazionale dell' individuo affetto da autismo, partendo da una visita al Centro di Riabilitazione NEAPOLISANIT di Ottaviano (NA), centro di eccellenza in Campania nella riabilitazione di soggetti con deficit fisici - psichici e sensoriali e hanno deciso di raccontare attraverso una web serie una storia che parli di autismo e di integrazione nella quotidianità di soggetti affetti da tale patologia, mettendo in primo piano le difficoltà degli stessi e delle famiglie ma senza fare ricorso a toni drammatici usando toni leggeri e delicati.

In occasione della giornata mondiale dell'autismo, che si terrà il 2 Aprile 2016, l'IRFID (Istituto per la Ricerca, la Formazione e l'Informazione sulle Disabilità) si farà promotore di innumerevoli iniziative, congressi, convegni internazionali e screening territoriali gratuiti a cura di medici ed esperti del settore in 8 importanti piazze della Regione Campania a partire dal 22 Marzo fino al 10 Aprile 2016.

Tra le altre iniziative c'è la volontà di aprire la seconda edizione del Convegno Internazionale "Applied Behavior Analysis In The Treatment Of Autism", che si terrà nei giorni 8-9-10 Aprile 2016 a Napoli, presso l'Hotel Royal Continental, con le prime due puntate della webserie Quello che vedo (sottotitolata anche in inglese).

Tra i protagonisti, uno degli autori, Vincenzo Catapano e Fabio Fulco con la regia di Maurizio Casagrande.

FABIO FULCO QUELLO CHE VEDO PROGETTO SOCIALE 2016

La trama:

Mirko Balestrieri (Antonio D'Amora) è figlio di Carlo Balestrieri (Fabio Fulco) e fratello di Filippo (Vincenzo Catapano), un ragazzo autistico.

Prendendo spunto dal compito in classe assegnato, Mirko ci condurrà nel suo mondo, fatto di routine, di attenzioni, di preoccupazioni e di nuovi incontri.

Attraverso il tema di Mirko scopriremo fatti e personaggi che popolano la sua vita: La Dottoressa che ha in cura il fratello (Caterina Gramaglia) è innamorata del suo collega Enrico (Mimmo Esposito) il quale ha una relazione con Alessio (Salvatore Catanese) ma la loro storia è messa in crisi dal rapporto molto stretto che Alessio ha con la sua migliore amica Alba (Mariateresa Amato) quando si offre di ospitarla in casa assieme alla figlia Marta (Lucia Manfuso). Conosceremo Mimma e Caterina (Anna Spagnuolo e Susy Del Giudice) rispettivamente portiera del condominio dove abitano i Balestrieri e Alessio, e la cuoca del locale. Loro sono la verve comica della storia, spiano e sparlano di tutti sotto gli occhi divertiti di Mirko e Marta che a causa delle assenze dei genitori passano troppo tempo in portineria. Sono loro a intuire per prime che la relazione tra Simona (Tiziana De Giacomo) e Fabrizio, il fornitore del locale (Igor Petrotto) forse è finita perché tra la giovane barista del locale che Carlo gestisce e l'avvenente titolare c'è qualcosa in più...

La storia di Filippo, ragazzo autistico, fa da sfondo a uno scenario di diversità e ambiguità che solo apparentemente appartengono a lui ma che di fatto appartengono a ognuno di noi.

Un racconto articolato in sei episodi che appassiona, ci porta con semplicità in casa Balestrieri, nel loro locale, nella casa di Alessio, al centro per autistici mostrandoci ciò che se guardassimo con un po' più di attenzione tutti quanti dovremmo vedere.

Con affetto, Armando Sanchez


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