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Questa è la storia di Ottavio e Rosita

Creato il 15 febbraio 2011 da Polistyles Hot&cool
Vi dice qualcosa il nome Jelmini? No, non si tratta di una grafia anglosassone per il nome del Ministro della Pubblica istruzione, anche se in effetti di una donna si tratta. Una donna senza la quale un'importante casa di moda italiana probabilmente non sarebbe esistita. Stiamo parlando del marchio Missoni, fondato da Ottavio Missoni (arzillo neonovantenne) in stretta collaborazione con la moglie, Rosita Jelmini. Appunto.Ci piace raccontare questa storia, approfittando del recentissimo compleanno di Ottavio (nato a Ragusa, odierna Dubrovnik, l'11 febbraio 1921) perché il sodalizio tra vita e carriera dei coniugi Missoni è quasi un unicum non solo nel mondo della moda ma anche, più in generale, in una società dove relazioni sentimentali solide e rapporti professionali paritetici non sempre vanno d'accordo.Ottavio Missoni sposa Rosita Jelmini il 18 aprile 1953. Lui ha 32 anni ma una vita già molto piena alle spalle. E' un ormai ex atleta: nel 1939 a Vienna è diventato campione mondiale studentesco sulla distanza dei 400 metri, ha combattuto la battaglia di El Alamein nel 1942, ha trascorso 4 anni in un campo di prigionia inglese in Egitto prima di chiudere la carriera sportiva correndo la finale dei 400 metri alle Olimpiadi di Londra nel 1948. Rosita Jelmini, più giovane di 9 anni, proviene da una famiglia della provincia di Varese con un'attività nel campo della produzione tessuti, scialli e ricami. E' proprio l'azienda che Rosita porta in dote ad Ottavio, che nel frattempo aveva aperto a Trieste un piccolo laboratorio di maglieria in società con un altro ex atleta, il discobolo Giorgio Oberwerger.E la Missoni fu, proprio quell'azienda che "inventerà" l'abito concepito come uno scialle multicolor, la stessa azienda che nel 1976 aprirà la prima boutique a Milano e che nel 1983 realizzerà i costumi di scena per la Lucia di Lammermoor, "prima" alla Scala. Da quel 1953 Rosita e Ottavio hanno fatto tutto o quasi insieme: una famiglia, 3 figli, un impero nella Moda. Ha detto Missoni a "Il Giornale": "[...] Quando mi hanno fatto cavaliere del Lavoro ho subito detto che dovevano dare l'onorificenza a lei perché ha avuto il grande merito di far lavorare me."Niente male per una coppia di vecchietti!Allora auguri Ottavio, ma grazie di cuore, Rosita. 

Questa è la storia di Ottavio e Rosita

Foto via MarieClaire. Credits: Getty Images



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