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Questa estate strana.

Creato il 22 luglio 2011 da Paola_granieri
Questa estate strana.
Agosto in mezzo ad un bosco, fotografando arcobaleni, esprimendo desideri che volano via con una mongolfiera, affogando l'afa in una granita colorata o nell'acqua limpida di una piscina che potrebbe essere quella del tuo giardino, se solo ne avessi uno.

Questa estate strana.
Questa estate strana.
Questa estate strana.
Trascorrendo giornate al mare a prendere la pioggia, tra una Coppa del Nonno, una Tassoni e un bombolone alla crema.

Questa estate strana.
Osservando pesci colorati, lamantini, pinguini e delfini curiosi, mangiando la schiacciata con il formaggio di fronte ad un mare incantevole. Camogli è un posto vero, non uno di quei panini dall'aspetto stantio, che loro malgrado acquistano un fascino tutto loro, al bancone di un Autogrill.
Questa estate strana.Questa estate strana.Questa estate strana.Questa estate strana.
L'estate dei 26, sei tagliato fuori dall'interrail (che non mai fatto), dagli assegni famigliari e dai musei di Parigi, in cui dovrai pagare il biglietto. Tra quattro anni saranno 30, pensi, con una punta di masochismo.
Le tue amiche sono via, ma meno male tornano, vecchie foto, gente che si sposa, nostalgia, dolore.
Il dolore è diventato parte di te, ci convivi, ogni tanto esce fuori, come l'herpes, guardi un uomo sull'autobus fare un gesto impercettibile della mano che nessuno nota, ma tu sì, e un attimo dopo ti scendono le lacrime. Ormai è normalità e non ci fai più caso, dietro le lenti sfumate degli occhiali da sole.

Questa estate strana.
Questa estate strana.
Un ragazzo a cui hai spezzato il cuore qualche anno fa si è finalmente accompagnato, è felice e te lo dice, almeno non ti senti più sulla coscienza il peso della sua solitudine.
Incontri l'amica con cui hai diviso esami cruciali all'università, con un gran pancione e un sorriso radioso. Il tempo scade a ferragosto, ti dice, ma se non nasce il 16 vado al mare, che tanto nascere si nasce ovunque. Sbrigativa. E' la prima da due anni a questa parte che non ti decanta i vantaggi del reparto maternità del tale ospedale rispetto a quello di un altro dall'altra parte della città o del mondo.

Questa estate strana.
Gente strana negli uffici postali. La città pare svuotata, finchè non vai alle poste, scrive una mia amica su Facebook.
Meglio cambiare aria, che ad agosto, il mese più freddo dell'anno, in una città vuota ci si sente troppo soli.

Pensieri in Stand by va in vacanza anche quest'anno, ha trovato un'offertaccia last minute e vola su un aereo vero verso Charles De Gaulle, in un albergo vero, perdipiù, a Parigi. Che botta di culo. Tra un giro nel Marais, una puntata da Merci e un inflazionato macaron da Pierre Hermè, forse vi darà sue notizie. E se fate i bravi vi porta un Barbapapà rosa tutto per voi.

Questa estate strana.


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