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Questi sono i politici giovani che vogliamo

Creato il 15 settembre 2015 da Postik @postikitalia

Questi sono i politici giovani che vogliamo

Basta parlare di una politica oramai in piena decadenza, di una classe dirigente allo sfacelo, disposta a farsi fotografare col vincitore della coppa Amanti della Bocciofila di Pollena Trocchia pur di racimolare un po’ di prestigio. E che cos’è! Oggi cerchiamo di non gufare, siamo positivi e ottimisti!  Stendiamo un velo pietoso sul dilagare della mediocrità e partiamo alla ricerca gente veramente giovane, di gente che si dà da fare, moderna e al passo coi tempi.

C’è un’umanità fresca e pimpante che non bada a inutili fronzoli, che non pensa all’immagine e al consenso, casomai disposta a fare qualche scalo in più con l’aereo per rifornirsi e far pisciare i piloti.

Parliamo di politici giovani e originali, che forse twittano meno ma che cercano in tutti i modi di essere coerenti.  

Papa Bergoglio e la Regina Elisabetta! Questi sono i giovani che vogliamo!  Gente diretta, che non la manda a dire. Fresca … ma che dico fresca, poco più che acerba! Sì, è vero … puzzano ancora un po’ di latte ma bastano un Tic Tac e una Vigorsol e chi se ne accorge?

Renzi sbandiera ai 4 venti di togliere la tassa sulla casa? Bergoglio insiste per farla mettere agli immobili ecclesiastici che producono reddito. Mica cotica? E la cosa sarebbe anche un rarissimo e straordinario caso di rispetto per una sentenza della Corte Costituzionale, altra assoluta novità per i nostri miserrimi standard.

Matteo acquista un aereo di stato in leasing alla modica cifra di milione di euro al mese? In tutta risposta il pontefice si tiene la Renault 4 donatagli da un fedele.  Il riformatore in gonnella talare mica è fesso?  Il ferro da stiro a motore lo iscrive all’Asi e paga quattro soldi di tassa di circolazione e assicurazione. Anche la papalina è usata, perché lui la castagna se la sa guardare!

Però dobbiamo ammettere che a Matteo serviva proprio uno yacht volante da duecento milioni di euro; Secondo il Corriere.it Renzi era l’unico leader rimasto a spostarsi in deltaplano,  mica poteva fare in giro la figura del pezzente? Poi mica l’ha ordinato lui? Già Letta lo aveva messo la pacchianata tra le spese urgenti; Oh, era un affare, lo davano a prezzo di costo con gli F35! L’unica differenza è che al posto della Cappella ne l’ Air Sforce Renzi” c’è una sala giochi.

Bergoglio, infine, sulla questione migranti mica ha aspettato che si schierasse la Merkel? No, lui le idee le aveva chiare le aveva da tempi non sospetti, da molto tempo prima del risveglio umanitario della cancellierona,  e mica solo verso i siriani?  Manco per niente! Lui i migranti li vuole accogliere tutti.

Proprio uno sfrontato. Che dire, lo sbarbatello ostenta la tipica e idealista irriverenza della gioventù. Quando – e se – crescerà si renderà comprenderà che esiste una “real politik”. Tutti perdiamo l’innocenza prima o poi … purtroppo. In fondo è ancora così giovane.

Mi permetto di dare un solo consiglio al pontefice: per il suo prossimo viaggio apostolico negli States io eviterei Dallas, da quelle parti succedono cose strane a chi ha troppe idee in testa.

Che dire poi dell’altra giovincella? Elisabetta II? Quella che “toma toma e cacchia cacchia” ha fatto le scarpe alla Regina Vittoria? E’ riuscita a traghettare il suo regno nel XXI secolo mettendo insieme, e in modo ammirevole, tradizione e progresso.

Nonostante la perdita dell’impero e la rinuncia alle colonie la pupetta non si è scomposta più di tanto. Negli anni ne ha dovute ingoiare di cose: si è tenuta a denti stretta anche la Thatcher  per poi doppiarla sulla distanza e ha trattato con la dovuta e sacrosanta indifferenza buona parte della musica anni 80’ e 90’, senza parlare del fatto che in tempi di crisi ha dato  il buono esempio tirando la cinghia abbattendo i costi di manutenzione dei suoi palazzi, mentre – per dirne solo una – da queste parti il Quirinale ci costa ancora il doppio di Buckingham Palace.

In fondo la teenager  ha sempre avuto un bel caratterino: con coraggiosa sicumera portava soccorso tra le macerie di una Londra devastata dai bombardamenti nazisti e con monolitica albagia non ha mai nascosto antipatie e insofferenze, persino per nuore tristemente insoddisfatte e tradite che, esasperate da un matrimonio infelice – sposare idioti non è mai un affare -, si sono poi rivelate troppo scomode.

Ma la Regina, nonostante le ombre e la sua scontrosa riservatezza, non solo è molto amata ma è considerata dai britannici la colonna portante del Regno Unito: infatti è opinione diffusa che “loro maestà” deve tenere duro e resistere il più possibile; perché si sa … ogni due generazioni i Windsor regalano al mondo un pirla e Carlo ne è ineluttabile e monolitica prova!

Che dire poi del suo femminismo ante litteram? Filippo di Edimburgo non è propriamente un principe consorte …  è piuttosto un educato e composto animale da compagnia, l’unico rimastole dopo il doloroso addio ai Corgi, deliziose figure dallo sguardo molto più sveglio e dal carattere ben più incisivo e mordente.

Ecco le nostre giovani speranze! Gente di tutt’altra tempra, sarà una questione genetica vallo a capire! E pensare che questi ragazzini, retaggi di risulta dei poteri più datati e anacronistici del vecchio continente, sono paradossalmente tra le figure più originali, vivaci e  solide della politica europea. Non è un balzo indietro nella melma del reazionario e del conservatorismo, tutt’altro: la verità è che il Papa e la Regina di Inghilterra guidano all’inglese e persino loro ci sorpassano a sinistra.

Troppo giovani e coscienziosi loro o troppo vecchi e incapaci noi?

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