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Questione di tempo

Creato il 23 ottobre 2013 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

Questione di tempo

 

Anno: 2013

Durata:  120’

Distribuzione: Universal Pictures

Genere: Commedia

Nazionalità:  UK/Usa

Regia:  Richard Curtis

Data di uscita:  7 novembre 2013

 

Con Questione di tempo, la Universal Pictures prova a scaldare le fredde e piovose giornate nostrane a partire dal 7 novembre, mentre nella Capitale si alza il sipario sull’ottava edizione del Festival Internazionale del Film di Roma. L’ultima fatica di Richard Curtis non poteva essere altro che una commedia sentimentale, genere che, fatta eccezione per la proficua collaborazione in televisione con il sodale Rowan Atkinson in alcune fortunate sit-com (Mr. Bean e The Black Adder), il regista e sceneggiatore neozelandese ha percorso in lungo e in largo firmando film di successo come Quattro matrimoni e un funerale, Notting Hill, Love Actually e Il diario di Bridget Jones.

Stavolta alla più classica delle Rom-Com aggiunge un pizzico di fantascienza, ossia quel minimo indispensabile per distaccarsi da ciò che aveva realizzato in precedenza e offrire alla platea di turno una pellicola che mescola toni, registri, atmosfere e generi. Quella che filtra nelle maglie drammaturgiche dello script è una venatura fantascientifica minimalista, che supporta e alimenta una storia che diverte e fa in certi frangenti persino commuovere. Curtis si aggrappa con le unghie e i denti al ricco filone dei film incentrati sul viaggio nel tempo e da esso parte per dare origine a una storia d’amore che, per progredire, ha bisogno di riavvolgere più di una volta il nastro. All’età di 21 anni, Tim Lake scopre di poter viaggiare nel tempo. La sera dopo l’ennesima insoddisfacente festa di Capodanno, il padre di Tim dice a suo figlio che gli uomini della sua famiglia hanno sempre avuto questo dono. Il ragazzo non potrà cambiare la storia come il Marty di Ritorno al futuro, ma può cambiare quello che accade ed è accaduto nella sua vita, ed è per questo che decide di rendere il mondo un posto migliore trovandosi una ragazza. L’impresa si dimostra più difficile di quello che ci si aspettava. Trasferitosi dalla costa della Cornovaglia a Londra per fare il tirocinio come avvocato, Tim conosce finalmente la bellissima ma insicura Mary. I due si innamorano, ma poi uno sfortunato incidente durante uno dei viaggi fa sì che lui non l’abbia mai conosciuta. Così i due si rincontrano ogni volta come se fosse la prima ma alla fine, dopo svariati tentativi, lui conquista definitivamente il cuore di lei. A questo punto Tim usa il suo potere per creare la perfetta proposta di matrimonio, per salvaguardare da brutte sorprese. Mentre la sua insolita vita va avanti, il protagonista scopre che il potere di cui è dotato non può risparmiargli le sofferenze e gli alti e bassi che vivono tutte le famiglie ovunque nel mondo.

Sinossi alla mano ci si può immediatamente rendere conto di quanto l’originalità non sia una peculiarità dell’opera, dato che di racconti che fanno avanti e indietro nel tempo, tanto nel piccolo quanto sul grande schermo, ne abbiamo visti a bizzeffe. Per questo l’attenzione si deve per forza di cose spostare da un’altra parte, magari sui restanti temi che animano la sceneggiatura: i sentimenti, gli affetti, i rapporti generazionali e la capacità di sapere prendere delle decisioni quando è venuto il momento di farlo. Curtis ne è consapevole e di riflesso punta tutto su di essi. Ci si trova così al cospetto di un film che sa come intrattenere lo spettatore e farlo riflettere, nonostante digressioni e passaggi a vuoto rallentino un po’ troppo il ritmo. Il risultato è comunque piacevole, si lascia guardare e ascoltare anche grazie al lavoro dietro la macchina da presa del regista neozelandese e la buona direzione degli attori (bella e affiatata la coppia di protagonisti formata da Domhnall Gleeson e Rachel McAdams).

Francesco Del Grosso


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