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Qui non c’è mitologia

Creato il 26 agosto 2010 da Andreapomella

Qui non c’è mitologiaIl fatto è questo: mi sveglio alle cinque del mattino con la gola che arde dalla sete, il collo bagnato di sudore, la testa che gira e scoppia, da uno degli appartamenti confinanti arriva il rumore dei bicchieri, una stoviglia rotta. Sollevo le spalle e mi metto a sedere sul letto, prendo il cellulare e premo un tasto a caso, quel tanto che serve a fare un po’ di luce. La stanza è bollente come l’inferno e io odio il caldo, lo odio visceralmente, il caldo mi toglie l’acume, il sonno, la ragione. Giro un po’ per casa, accendo la luce del soggiorno e rimango immobile a guardare la brillantezza fredda delle pareti bianche, abito qui da sei mesi e non ho ancora attaccato un solo quadro. Le case alle cinque del mattino hanno tutte il medesimo aspetto, sono cavità vuote come grotte preistoriche in cui stenti a immaginare le ore di qualcuno che ci ha vissuto. La stessa stanza fra tre ore sarà viva. Faccio una doccia, mi rado davanti allo specchio, faccio colazione e scendo in strada, cammino un po’ con la busta della spazzatura. Sul marciapiede incontro un tale con la faccia devastata dalla stanchezza, ha un paio di jeans e una polo blu, forse ha staccato da poco dal turno di notte, nelle sue orbite estranee c’è un’immensa fatica. È un essere vuoto, nient’altro che questo. Poi salgo in macchina, abbasso i finestrini per far uscire l’odore rancido di chiuso, metto in moto e vado a lavorare. In tutto questo non c’è mitologia, non c’è epica, non c’è niente di interessante, niente che valga la pena di essere raccontato. Quanta muta umanità transita ogni giorno per questi alvei senza gloria? È davvero tutto così estraneo alla letteratura?

*

Geir Campos, COMPITO
 
Mordere il frutto acerbo e non sputare
ma far sapere agli altri quanto è acerbo,
stringere il patto ingiusto e non tradirlo
ma far sapere agli altri quanto è ingiusto,
subire i falsi schemi e non crollare
ma far sapere agli altri che son falsi;
dire però che questo può cambiare…
E quando in molti pulserà l’idea
del falso e ingiusto e acerbo da cambiare –
agli esausti consegneremo il piano
di un mondo nuovo e molto più umano.


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