Magazine Società

“Quirinalie” e Italia in crisi. Mentre Roma discute, Sagunto viene espugnata…

Creato il 18 aprile 2013 da Iljester

romano-prodi-175154I giochetti di palazzo di queste settimane sono la più grande vergogna del nostro paese. Mentre l’Italia affonda, la politica può allegramente permettersi i teatrini, i tatticismi e le vendette trasversali nei delicati passaggi che dovrebbero portare alla nascita di un governo per il nostro paese e alla nomina di un presidente della repubblica, finalmente – dico finalmente – condiviso da tutti.

E invece? Invece eccoli lì, in Parlamento a morire di tattica, a porre veti incrociati e persino a votare improbabili capi di Stato, come il Conte Mascetti (dal film “Amici miei”), e solo perché la sinistra vuole arrivare alla quarta votazione e scegliersi il Presidente della Repubblica con la sola maggioranza assoluta (si vocifera di Romano Prodi). Così – come sempre è accaduto – si piglierà tutto, senza dover rendere conto a nessuno delle sue scelte. Perché è questo il loro alto concetto della democrazia. Quella che – per inciso – vorrebbero insegnare a noi, gente “volgarotta” e “ignorante” di destra.

Suggerito da Il Jester

“Quirinalie” e Italia in crisi. Mentre Roma discute, Sagunto viene espugnata…

Naturalmente il tutto, mentre l’Italia brucia, affonda, si piega su se stessa e muore. Non a caso, è di questi giorni la notizia sulle pensioni: la stragrande maggioranza dei pensionati italiani vive con meno di 1000 euro al mese, e uno su otto, addirittura, con meno di 500 euro al mese; somma che un parlamentare o un superdirigente prende in appena mezza giornata di “lavoro”.

Vergogna! C’è solo da vergognarsi di questa Italietta ridicola e dei suoi attori politici (soprattutto sinistri e pentastellati). Mentre le imprese falliscono, chiudono o fuggono all’estero, mentre le banche – sazie di denaro europeo – non fanno credito a nessuno (o se lo fanno, i tassi sono stratosferici), questi si permettono di lasciare il paese nell’incertezza per quasi due mesi, con un governo dimissionario che in un anno ha demolito la nostra economia nel nome del dio euro.

Ma dove siamo? Se qualcuno ha davvero pensato che votando M5S o PD, potessero cambiare le cose, ora può certamente toccare con mano quanto sia stata ridicola e sconfessata la loro scelta. Hanno affidato il paese a dei professionisti dell’improvvisazione politica, a gente che non sa neanche dove stanno di casa la responsabilità e il dovere nei confronti di 60 milioni di italiani. Gente che si riempie la bocca di democrazia, costituzione e bla bla bla… salvo poi ignorarle nel significato più profondo, che non è certo quello di buttare fuori dal parlamento Silvio Berlusconi, ma di dare benessere e sicurezza al popolo italiano, oppresso, depresso e avvilito.

Link Sponsorizzati

E invece… Eccoli lì a perdere tempo. Si sceglieranno il loro capo di Stato, un profilo istituzionale che purtroppo non rappresenterà affatto (se non per Costituzione) l’intero popolo italico, perché verrà eletto in chiave di contrapposizione, e cioè contro qualcuno. E naturalmente lo eleggeranno dopo aver perso tutto il tempo che gli italiani non hanno! Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur, dicevano i romani.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :