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"Leonardo da Vinci. 1452–1519" e la Chachouka tunisina!

Creato il 20 maggio 2015 da Damt

Non c'è nulla che chiunque possa dire su chi è Leonardo. Mostre su di lui e il suo lavoro ne sono state fatte in numero infinito, i classici "fiumi di inchiostro" sono stati versati in libri, opuscoli, libelli, trattati e biografie; tutto si è detto della sua vita, delle sue inclinazioni, dei suoi natali e delle sue esperienze. Eppure rimane un personaggio dal fascino possente, che sa incantare ed intrigare con la sua genialità sempre nuovi "fans" di qualunque età e di qualunque provenienza : un genio decisamente trasversale, che sa mettere d'accordo l'artista e lo scienziato!

Una nuova mostra ora si aggiunge a Milano a Palazzo Reale ed è intitolata "Leonardo da Vinci. 1452-1519":

"Quale migliore occasione di Expo 2015, dunque, per dedicargli una monografica, la più importante mai organizzata in Italia. La mostra, promossa dal Comune di Milano e ideata e prodotta da Palazzo Reale e Skira editore, in programma a partire dal 16 aprile 2015, rappresenta un'occasione unica per ammirare e comprendere in una visione d'insieme la straordinaria complessità di questa figura come artista, pittore e disegnatore, e, in parte, la sua attività di scienziato e tecnologo, mai considerata nelle mostre sinora realizzate.

Dodici sezioni accompagneranno i visitatori a scoprire l'attività poliedrica del Genio, attraverso i suoi codici originali, oltre cento disegni autografi (di cui circa trenta dal celeberrimo "Codice Atlantico") e un cospicuo numero di opere d'arte: disegni, manoscritti, sculture, incunaboli e cinquecentine provenienti dai più celebri Musei e Biblioteche del Mondo, tra cui: il Louvre, la Royal Collection Trust, il British Museum, il Metropolitan di New York, la National Gallery di Washington, la Pinacoteca Ambrosiana e i Musei Vaticani." (Dal sito ufficiale della mostra)

Nel sito potrete anche trovare, come sempre, orari, biglietti e informazioni varie.

Godetevi la visione di una breve anteprima delle opere esposte, sperando di riuscire ad ammirarla "dal vero" quanto prima!

Chachouka

da Hugh Fearnely-Whittingstall, River Cottage Veg Everyday

Altro piatto preparato un paio di anni fa per lo Starbooks, una piacevole ricetta molto gustosa...

Questo stufato speziato nord africano con le uova cotte sopra, crea una piacevole e pigra cena. La classica peperonata italiana è preparata allo stesso modo, ma senza uova o spezie ed è ugualmente buona - H. Fearnley-Whittingstall


Ingredienti per 4:
3 cucchiai di olio di oliva
1 cucchiaino di semi di cumino
1 grande cipolla tagliata a meta e a fettine sottili
1 spicchio d'aglio schiacciato
1 peperone rosso e
1 uno giallo puliti, lavati, senza semi e tagliati a fettine
1/2 cucchiaino di paprika forte affumicata
1 pizzico di pistilli di zafferano
400 gr di pomodori tagliati grossolanamente, senza pelle e senza semi (anche pelati in scatola se preferite)
4 uova
sale marino e pepe nero appena macinato

Scaldate l'olio d'oliva in una padella grande preferibilmente adatta al forno su fuoco medio. Aggiungete i semi di cumino e lasciateli friggere per un paio di minuti. Aggiungete la cipolla e cuocete a fuoco basso per 8/10 minuti o fino a quando e morbida e dorata. Aggiungete l'aglio e i peperoni e continuate a cuocere su fuoco basso per almeno 20 minuti mescolando spesso, fino a che i peperoni non saranno morbidi e appassiti. Aggiungete la paprika, lo zafferano e poi i pomodori con il loro succo, insieme a sale e pepe. Cuocete a fuoco medio/basso per 10/15 minuti, mescolando ogni tanto. Preriscaldate il forno a 180°.

Assaggiate la preparazione e aggiustate, se necessario, di sale e pepe. Se la vostra padella non è adatta al forno trasferite i peperoni in un contenitore adatto allo scopo. Fate quattro avvallamenti sulla superficie e, con attenzione, rompete in ognuno un uovo. Cospargeteli con sale e pepe.

Cuocete per 10/12 minuti in forno finché il bianco d'uovo non è sodo e il rosso ancora morbido.
Piccola osservazione personale: potrete preparare la Chachouka anche il giorno precedente, come ho fatto io, dividendo il lavoro in due parti e cioè preparando in anticipo la "peperonata" e poi limitandovi ad aggiungere le uova al momento di portare in tavola. In questo caso però, essendo le verdure già fredde, dovrete allungare di 2 o 3 minuti il tempo di cottura in forno.

Confesso che la mia scelta, prima ancora che sul metodo di cottura o sugli ingredienti, si è basata sul titolo, indubbiamente originale: forse perfino più della ricetta in se stessa per noi, che abbiamo nella nostra tradizione culinaria, l'eccellente peperonata. Lo stesso Hugh suggerisce quest'ultima come variazione al tema, semplicemente togliendo dalla ricetta le spezie e le uova e servendola con pane o un'insalata verde croccante.
Il piatto comunque si è rivelato piacevolmente speziato, dal profumo intenso e dal sapore nord-africano (ho letto qui che l'origine della Chachouka, o chakchouka è tunisina), come suggerisce lo stesso autore nella sua introduzione, riportata in alto.

Buona giornata a tutti

Daniela


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