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Racconto breve di una tragedia annunciata: "prendere il sole: un'interpretazione di sara puccinelli"

Creato il 02 agosto 2011 da Sarinski
Che io sia un'anima tormentata è cosa assolutamente certa, eppure codesto fatto di "prendere il sole" proprio non lo comprendo: io, creatura cittadina, mi trovo in vacanza in una località pugliese di mare, dove pare sia stato stipulato a un certo momento della storia un accordo non scritto tra le parti per cui quando si è al mare "si va al mare" a "prendere il sole".
Perché?
Ma perché?
Non possiamo fare altro? Un corso di flauto traverso? Dividere le Smarties per colore? Non possiamo mettere il mastice tra le fughe delle piastrelle in bagno? Scrivere odiosi commenti anonimi alle altre blogger?Ho capito che c'è il mare e che bisogna approfittarne, ma quello non è che se ne va! So per certo che è almeno dal 1982 che si trova nella stessa posizione. 
Argomentazione debole.

Fa caldo, cosa vuoi fare? No, non fa caldo, fa un cazzo di caldo africano e sono qua a coltivarmi i datteri sotto le ascelle, ma la spiaggia è peggio. Perché in spiaggia la mia tolleranza si livella a quella di un Amish incazzato e anche un po' nazista e mi danno fastidio: i granelli di sabbia, il vento, gli insetti, i tatuaggi degli altri, i piedi degli altri, lo slippino degli altri, i bambini degli altri, le voci degli altri, il mio braccio sinistro che non so mai dove metterlo, la salsedine, la sonnolenza e il pensiero dell'immane perdita di tempo. Sì, io in spiaggia, dopo undici mesi ininterrotti di inattività cerebrale, divento improvvisamente inquieta, mi appollaio su una sdraio e con espressione arcigna mi guardo intorno e mi chiedo MA COSA CAZZO STIAMO FACENDO? Siamo lì, gli uni sugli altri, ammassati e sudati e con la sabbia nel culo a dare un sacco di soldi a quello che altri non è che un rapinatore che mette il Magnum Temptation a 3 Euro a prendere il sole. Che senso ha prendere il sole per diventare più fighi se tutti stanno prendendo il sole? Così poi alla sera ci ritroviamo tutti dello stesso color maròn sulla passeggiata? What's the point? Io non capisco. Sarò sicuramente io il problema: ho le lenti a contatto che mi bruciano, ho la cellulite che mi pulsa, ho i capelli di un Enzo Paolo Turchi che si è pettinato con il manuale "L'arte della pirotecnica",  ho tutti i pallini del lettino impressi sulla pelle, mi fa male il costume dietro il collo, ho un principio di cervicale, un umore dimmerda, un orecchio tappato e mi annoio grandissimamente, eppure ho la tachicardia. Succede questo: sbuffo un po', insulto a più riprese il vicino di ombrellone che chiede alla fidanzata "La Alt attrice... cinque lettere... Ciii???", poi mi isolo dall'umanità ascoltando la musica. Ed ecco che accade: dopo un minuto mi sembra di sentire un primo terremoto. Mi alzo, levo le cuffie, tutto bene: è il bambino ciccione della quarta fila. Mi rimetto le cuffie, altri due minuti, oddio sento un'altra vibrazione: il terremoto! No, è sempre il bonzo... ma se venisse un terremoto? O uno tsunami... quanto ci metterebbe ad arrivare uno tsunami? Devo guardare il mare, mi hanno insegnato che si ritira poco prima... Tutto a posto, il mare è sempre lì, sempre almeno dal 1982. Mi rimetto le cuffie, sento un lieve solletichio al braccio destro: oddio è sicuramente un calabrone! Apro gli occhi, erano i miei capelli, ma se invece fosse stato un calabrone? Magari una nuova specie 2.0 particolarmente mortale... magari questa sarà ricordata come l'estate del 2011 quella di Danza Kuduro e del calabrone killer ed io potrei essere il primo caso, la giovane Milanese sprovveduta che sottovaluta il solletichio... Panico in tutto il Mediterraneo! Mi rimetto le cuffie, ma sono un po' più nervosa, sono sempre più nervosa, l'agitazione cresce e va a ritmo di musica, guardo la famiglia di fianco: E BAM! E' un attimo che sto pensando agli omicidi in famiglia, agli incidenti stradali, ai delitti irrisolti, alla banda della Magliana, a Emanuela Orlandi, alla guardia giurata che è sempre colpa di una guardia giurata, alla strage di Bologna, a quella di Ustica e poi andiamo sull'attualità: oddio lo sbarco clandestino (sono sempre più verde), madonna santissima Anders Behring Breivik (che ansia), magari adesso quello là in terza fila tira fuori dal Frigoverre un fucile a canne mozze e spara sulla folla (occhi fuori dalle orbite). Non so cosa sia un fucile a canne mozze... ma potrebbe farlo!Inquietudine. Turbamento. Apprensione. Il mio è un appello: sono la sola al mondo? Non c'è nessun altro psicopatico (pacifico) là fuori? Vi prego, non lasciatemi a morire su una spiaggia della Puglia, uccisa da uno con un Frigoverre che aveva anche un fucile a canne mozze.L'estate è proprio una stagione di merda.

-S

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