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Racconto: Enciclopediche certezze

Creato il 15 gennaio 2012 da Zetaman



Ci sono storie che sono come salti all’indietro nel tempo. Quella che state per ascoltare, ad esempio, vi porterà ad esplorare i ricordi di un giovane studente dei primi anni ’70.
Uffa, davanti a un compito così difficile non c’è che da consultare l’enciclopedia!... La maestra la fa facile, ma “la ricerca” non lo è mai. Quella sui coccodrilli, quella m’era piaciuta! Ma acciughe e balene!... Ma è un tema per una ricerca?!
Dalla cucina arrivano l’organo Hammond dei Dik dik: “…Guardo lassù-ù, la noo-tte, quanto spazio intorno a me!...”. È Hit Parade, si sente la voce di Lelio Luttazzi che interrompe la magica musica… Altro che fare i compiti! Veramente beat!
Mi sa che è il caso di ricorrere a “Conoscere”, una vera enciclopedica certezza, per di più bene illustrata… Orpo! Mi sa che l’hanno data a mio cugino… Ah, no, eccola sullo scaffale! Vediamo, accidenti ai genitori che ti regalan via le enciclopedie troppo presto!...
Per cominciare le acciughe sono argento, parlandone da vive, mentre le balene sono grigio scuro, quando non azzurre, come le balenottere, che contrariamente a quel che dice il loro nome… sono più grosse delle balene “normali”! Boh!? Che la maestra si accontenti?! Mi sa di no.
Poi le acciughe sono salate, e le balene invece non so… Le acciughe le mettono in scatola, a decine, le balene no. Anche se la scatola è di quelle grandi da anguillotti marinati venduti a peso. Che siano cattive di sapore, le balene?
Le acciughe si muovono a migliaia, in metalliche masse luccicanti… Se la prima gira, girano tutte le altre, quasi in contemporanea, l’ho visto in TV nel documentario di Jaques Cousteau, un vecchio francese secco secco che sta sempre sulla Calypso, una barca da ricerca. Anche la sua, da “ricerca”, insomma…! Abbiamo qualche cosa in comune, io e il vecchio!
Avanti! Le balene si muovono in poche, ma spesso son sole. Niente schegge guizzanti di cromo. E poi le balene spiaggiano, le acciughe no, semmai si spiaccicano sul burro. Ma è un fenomeno involontario in entrambi i casi.
Le acciughe di solito, chissà perché, si chiamano Alice, le balene invece… Boh, del resto mica possono chiamarsi Liliana o Antonella!
Sperando che la mamma non controlli ‘sta benedetta “ricerca”…. Magari è rapita dagli Aphrodite’s Childs, che singhiozzano, barocchi, “Rain and Tears!”… Inarrivabile!
E se lasciassi perdere acciughe e balene ed andassi a sentire la Hit parade?! Sta partendo un pezzo dei Camaleonti!
Nooo… mica mi daranno una ricerca pure su quelli, dico i camaleonti!?
Scritto da Marco Franceschini


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