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Racconto: "Il gelo che brucia" di Giuseppe Parisi

Creato il 17 agosto 2014 da Letteratura Horror @RedazioneLH
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Pubblicato Sunday, 17 August 2014 12:00
Scritto da Giuseppe Parisi

Racconto: gelo bruciaLetteratura Horror propone un racconto scritto da Giuseppe Parisi. Il racconto si chiama “Il gelo che brucia”. Sarà possibile leggere un'anteprima del racconto qui sotto e, poi, scaricarlo gratuitamente nei formati pdf ed ePub. Inoltre, previa registrazione e login al sito (se sei già registrato solo login), sarà possibile votarlo e commentarlo.

IL GELO CHE BRUCIA

Il Sole stava per tramontare, ma nessuno di quel luogo avrebbe sentito la sua mancanza. Era risaputo che i cittadini di Burning town avevano il gelo all'anima e nessun calore avrebbe sciolto quel blocco al cuore. Anastasia camminava a piccoli passi lenti, scrutando la sua nuova città.

Le foglie rosse, da poco cadute, sotto i suoi passi interrompevano il silenzio. Non era felice, si leggeva nei suoi occhi quel velo di malinconia per aver abbandonato il luogo dov'era cresciuta. Le esigenze familiari sovrastano i desideri di una figlia che spesso taceva, consapevole che non sarebbe cambiato nulla nella scelta finale. Il primo giorno di scuola: cinque ore a guardare fuori dalla finestra, un pensiero che viaggiava fuori da essa, quasi a tornare tra i vecchi banchi, quel desiderio libero solo nella sua fantasia. Il silenzio permaneva anche durante la cena, tanto cibo sul suo piatto, ma poco era quello che il suo stomaco, quasi chiuso per angoscia, faceva passare. La sua stanza, al secondo piano, le piaceva, molto più grande della precedente, con due finestre che si affacciavano su due luoghi diversi. Il panorama che le consentiva di osservare quasi tutta la città terminava con il mare, mentre dall'altra parte poteva visionare il bosco, un po' triste come capita in ogni Autunno.
Durante la notte, non riusciva a dormire, vi erano lampi che illuminavano la sua camera e le tenevano gli occhi aperti. La madre non aveva ancora provveduto a montare le tende. I tuoni le mettevano paura, ma nessuna goccia era intenzionata a scendere sulla città. Quasi per non bagnare quel luogo che in molti in precedenza avevano abbandonato. Fu questa l'occasione a basso costo a far prendere la casa ai genitori di Anastasia. Ma perché andavano tutti via? Non erano fantasmi a terrorizzare quelle anime fredde, ma la “Setta dei Roganti”. [continua a leggere scaricando il racconto in formato ePub o pdf]

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