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Racconto romantico dall’esito incerto – ennesimo capitolo

Creato il 07 dicembre 2011 da Rory

Racconto romantico dall’esito incerto – ennesimo capitolo

Racconto romantico dall’esito incerto – ennesimo capitolo

A grande richiesta (di nessuno) ecco un nuovo capitolo dell’appassionante saga del mio delirante racconto!

Il cellulare di Engi squillò.

“Non rispondi?” le chiese il Gatto, sollevando lo sguardo dallo schermo del suo MacBook Air (amava i prodotti Apple, a differenza di Engi che era androidiana convinta e fan del sistema operativo Linux).

“No. E’ quello lì. Quel pazzo, quello che mi perseguita.”
“Va bene ma rispondigli”

“Non mi va. Non lo sopporto” storse il naso lei, sbuffando contrariata “E si esprime anche con uno strano linguaggio”.

Il Gatto sorrise: “E’ del PD: è il minimo”.

Engi scoppiò a ridere peggio di come faceva quando in classe, al liceo, qualcuno faceva qualche battutaccia e tutti ridevano e quindi i prof perdevano tre quarti d’ora della lezione solo a calmare la classe. “Non ho voglia di rispondere” rispose poi, sbuffando. “Perché non usciamo e ci andiamo a fare uno spritz alla Feltrinelli? Con la tessera abbiamo lo sconto e il barman è anche simpatico”.

“D’accordo, alcolizzata” replicò ridacchiando il Gatto. Il tempo d’infilarsi le giacche che erano già in strada. Engi camminava davanti e sfumacchiava una sigaretta centos. Il Gatto le stava dietro, perché non tollerava di vederla fumare, soprattutto se pensava a terribili ipotesi come la tosse perenne, il cancro ai polmoni o peggio. Engi era consapevole che fumare le faceva più male che bene ma non riusciva in nessun modo a smettere. In realtà fumava più che altro per darsi un tono ma attribuiva quel vizio alla sua precaria condizione lavorativa che la innervosiva troppo.

“Ma ti ho raccontato che mi ha scritto un amico di Giulio?” disse a bruciapelo, mentre si erano appena accomodati al tavolino della  Feltrinelli, coi loro bravi aperitivi (analcolico, of course, per il Gatto).
“Oddio ma chi? E che ha detto? Ci sono notizie?” domandò subito lui, allarmandosi un pochino e cercando di capire dall’espressione della ragazza l’impatto che queste “notizie” avevano avuto su di lei.

“Bah” sbuffo, scostandosi una ciocca di capelli chiari dagli occhi. Si era tagliata il ciuffo e sembrava un po’ emo, in uno stile un po’ 2008  “Lui gli ha detto che ci siamo presi una pausa. Ovviamente gli ho detto che la pausa se l’è presa da solo, perché ha smesso di farsi sentire…” e si cacciò tra le labbra la cannuccia per sorseggiare un po’ del cocktail.

Il Gatto attendeva un po’ ansioso “E quindi? E poi?”

“E lui e noi e lei tra noi… ”canticchiò Engi, guardandolo. Almeno era di buon umore. “In sostanza, mi ha raccontato che già qualche mese fa lui progettava di sganciarsi un po’ da me ma quando quest’amico glielo aveva chiesto, Giulio non aveva dato nessuna spiegazione, quindi aveva pensato fosse un qualcosa di passeggero. Poi mi ha detto che ultimamente hanno anche litigato, tra l’altro pare che Giulio sia partito per la Bielorussia…”

“La Bielorussia! Oh, Santiddio!” esclamo esterrefatto il Gatto “Ma è pazzo? E che ci è andato a fare? Il remake di Hostel?” scosse il capo, parecchio contrariato. Poi bevve un po’ di coca-cola, non light “E non ha detto altro?”

“Se è questo che ti interessa, non ha fatto cenni ad altre ragazze… ma magari non l’ha detto per non ferirmi..:” si strinse nelle spalle “A dir la verità non m’aspettavo che mi contattasse. In fin dei conti , è amico suo e non mio. Tra parentesi mi ha contattata su facebook per farmi notare che la mia foto sotto al poster de ICani era stata commentata solo da maschi…” e ridacchiò, orgogliosa. Engi all’università ma un po’ anche al liceo, era stata quella che si definisce una gran figa. Molti volevano uscire con lei, che approfittava della situazione facendo molto la preziosa e la star della situazione. Non si aspettava che poi la vita le avrebbe riservato molte amarezze.

“Quali cani, scusami?”

Lei sgranò gli occhi “Ma come? La band!” manco quel poveretto del Gatto le avesse chiesto chi era Mahler.

“Ahhh. Vabbè…” disse ancora lui, mangiucchiando al volo qualche patatina. Insisteva sempre col cameriere per farsele dare. “Vabbè certo che ti commentano, sei femmina! E sei anche discretamente stendibile, quindi…” e ridacchiò neanche tanto sotto ai baffi.

“Comunque, io gli ho detto che sono bella presa da un altro…”

Il Gatto scosse il capo, un po’ contrariato “Scusami e se glielo va a dire? Non mi dirai che l’hai fatto apposta…”

Lei rigirò la cannuccia nello spritz prima di rispondere “Ma no. Cioè vabbè…” e sorrise, malefica “Se lo viene a sapere e gli rode ben venga… ma comunque no, siccome mi aveva chiesto che avrei fatto quando Giulio sarebbe tornato, gli ho detto che non credevo che si sarebbe rifatto sentire e che comunque, appunto, al momento sto pensando ad un altro…”

“E sappiamo anche chi è. Il Cantautore, vero? “

“Eh sì…” e sorrise come un’ebete. A lei il Cantautore piaceva e anche tanto. Ne aveva parlato col Gatto ma marginalmente, aveva solo discusso della cosa con una sua carissima amica, la quale si era subito messa a fare il tifo per lei in questa lovestory abbastanza da fiction Rai, come forse è stato già detto.

“Ma lui a te piace davvero?” chiese immancabilmente il ragazzo, guardandola serio, una volta tanto.

“Si, moltissimo. Anche se non so se e quale futuro potremmo avere. Diciamo solo che questa “storia” mi sta aiutando a superare questo momento del cazzo con questo coglione di Giulio…” abbassò lo sguardo, triste e reso ancora più drammatico dall’eyeliner scuro.

“Finché ti fa star bene… sono contento. E ti aiuto, lo sai. Sono qui per te. Però devi stare attenta, mi raccomando…”

“Certo, lo so. Me lo ha detto anche Nadia. Lui è più grande di me… fa una vita abbastanza complicata… e insomma, la cosa non è semplice, né lo sarebbe in futuro… “ sospirò piano “Ma sognare e gratis no? E magari non è detto che mi dica male…E poi, a me piace davvero”

“Eh. Speriamo. Ma ti piacerebbe anche se facesse il fruttivendolo e non il cantautore?” e riecco la vena ironica del Gatto volare alto come un’upupa nel vento.

“Che domande! Probabilmente no! E’ la sua voce che mi eccita tantissimo. Forse, se fosse possibile, farei l’amore solo con quella…”



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