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Race The Sun – Recensione

Da Videogiochi @ZGiochi
Recensione del 13/01/2014

Cover Race The Sun

PC TESTATO SU
PC

Genere:

Sviluppatore:

Produttore: Flippfly LLC

Distributore: Digital Delivery

Lingua: Inglese

Giocatori: 1

Data di uscita: 10/12/2013

VISITA LA SCHEDA DI Race The Sun

Pro-1Può tenere incollati allo schermo per ore... Contro-1... O potreste rompervi dopo 10 minuti, dipende se amate o meno gli high-score

Pro-2Direzione artistica eccellente Contro-2Peccato non poter ancora accedere al Workshop di Steam

Alle volte basta un’idea semplice, un concept elementare ma ben sviluppato, per dar vita ad un progetto ambizioso e di grande impatto, filosofia che soprattutto nel panorama indie degli ultimi anni trova la sua massima espressione. Dopo diversi giri di prova, nella categoria sentiamo di dover annoverare anche Race The Sun, approdato su Steam qualche mese fa dopo il successo ottenuto in formato flash della versione preliminare. Il titolo Flippfly è un run game, genere solitamente relegato al settore mobile, che come da nome pone al giocatore un unico obiettivo: correre a perdifiato lungo percorsi irti di ostacoli senza sfracellarsi, nessuna meta o checkpoint, solo un punteggio da gonfiare prima dell’imminente game over per poi ricominciare daccapo, ma nel caso di Race The Sun gli sviluppatori sono riusciti a studiare un’infrastruttura solida e ad implementare feature che amplificano notevolmente la rigiocabilità, avvicinando l’offerta alla più smaliziata utenza PC. Di seguito il nostro verdetto.

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LIFE HAS (NO) MEANING

In Race The Sun ci troviamo ai comandi di una navicella anti-gravitazionale alimentata dall’esposizione diretta ai raggi del sole, che si allontana poeticamente sullo sfondo fino a tramontare del tutto, lasciandoci così in panne e segnando la fine della corsa. Sarà nostro compito inseguirlo il più a lungo possibile, facendo tuttavia attenzione a non schiantarci contro le innumerevoli insidie che incroceremo sull’infido tragitto. Il mondo di Race The Sun è una landa astratta, una distesa vuota e imperscrutabile, forse un deserto, forse uno spazio immaginario, suddiviso in regioni, che determinano la densità e la natura delle minacce, essenzialmente figure solide più o meno complesse, come cubi, piramidi, sfere, parallelepipedi, tanto semplici nel design quanto fantasiose e diaboliche nel loro utilizzo, delineando un level design mutevole e accattivante, fatto di passaggi tortuosi e strettissimi, catene montuose che si stagliano all’orizzonte, rampe e passerelle sopraelevate, pianure percorse da macigni alla deriva, torri che crollano a mo di domino o disposte a formare frasi intere, fino a soluzioni più curiose come mulini a vento, ufo, missili, giganteschi fiori spara-petali…

L’ampiezza degli stage e l’alta velocità garantiscono un primo approccio piuttosto piacevole con Race The Sun, gli amanti degli high-score resteranno ammaliati dalla fluidità dei controlli e dalla formula di gioco magnetica, tuttavia se il gioco si potesse riassumere come un mero slalom tra i detriti della modica durata di appena 2-3 minuti lo stimolo a migliorare i propri record andrebbe inesorabilmente a scemare nel giro di un paio di sessioni, ragion per cui il titolo si assicura spessore presentando una funzionale infrastruttura a missioni. Ne esistono di vario genere, come totalizzare un certo punteggio, raccogliere oggetti lungo la via, attraversare una regione senza urtare nulla o toccare gli ostacoli evitando di esplodere, spiccare il volo ed altro ancora; sono suddivise in tier, che ne indicano la difficoltà, bilanciata in modo che chiunque possa ultimarne almeno una parte pur con risultati poco brillanti (ovviamente a sfida maggiore equivale una ricompensa più succosa). Il loro completamento elargirà punti esperienza con cui salire di livello, 25 in totale, che sbloccheranno progressivamente bonus, power-up, slot per le abilità, moltiplicatori, portali dimensionali, warp, decalcomanie e svariati “aiuti al volante” che rendono la pratica nettamente più godibile, cangiante e attiva, prolungandone la longevità e massimizzando le prestazioni: da spettatori inermi diventerà possibile recuperare terreno sull’astro calante accelerando bruscamente, saltare per evitare muri altrimenti inevitabili ed evitare le aree più ostiche, sopravvivere ad una manovra errata, esplorare regioni segrete o saltarle completamente, attirare a sé oggetti distanti, mantenere attivo il generatore anche al buio… Accaparrarsi tutte le migliorie è questione di una manciata di ore, traguardo oltre il quale iniziare realmente la scalata della leaderboard, accompagnata dalla caccia agli achievement e la modalità Apocalisse, sconsigliata ai deboli di cuore.

Interessante la componente online. Ogni risultato viene automaticamente inviato ai server di gioco, in tempi abbastanza brevi tra l’altro; questi inoltre vengono resettati ogni 24 ore, generando un nuovo mondo e una nuova classifica sul mondo appena creato, così da offrire quotidianamente materiale fresco. Presente anche un corposo editor per customizzare da zero i propri mondi, peccato non sia ancora stato abilitato il supporto al Workshop, ma confidiamo che l’appeal del titolo salirà esponenzialmente quando verrà rilasciato. Gradevole il comparto tecnico, privo di fronzoli o effetti particellari di sorta, lo stile minimale e la palette adottata trasmettono un senso di pace che ben si sposa con l’atmosfera surreale, nonostante il costante senso di oppressione, supportata da un frame rate stabile per un buon senso di velocità. E non dimentichiamo la colonna sonora, orecchiabile e in linea con le tinte della volta celeste, ora pacata con il sole ancora alto e via via più incalzante, caratterizzando con grande efficacia il ritmo di gioco, nel complesso frenetico.

Immagine anteprima YouTube IN CONCLUSIONE
Sarà la formula di gioco equilibrata e calamitante, ideale sia per ammazzare un po' di tempo che per lunghe sessioni in cerca del record perfetto, saranno la pulizia del level design e la presentazione ammaliante, sarà il brivido della velocità applicato ad un contesto sognante ed alieno, ma Race The Sun ci ha conquistato. Non è certo un capolavoro a tutto tondo, ma neanche quel titolo che dice tutto di sé nel giro di pochi minuti, sebbene faccia dell'intuitività e dell'immediatezza le sue armi vincenti. Ovviamente non aspettatevi stravolgimenti sul tema una volta affondati i denti nelle meccaniche, il target della produzione Flippfly è chiaro e nelle giuste mani può diventare un tormentone irrinunciabile, merito soprattutto della rigiocabilità virtualmente illimitata. Se grindare classifiche è la vostra specialità o non vi dispiacciono esperienze particolari, lasciatevi avvolgere dal candido e squadrato mondo di Race The Sun, ne vale la pena. ZVOTO 8
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