Magazine Media e Comunicazione

Raffaele Pisu: «Vi spiego il declino Rai» (Nazione-Carlino-Giorno)

Creato il 12 gennaio 2014 da Nicoladki @NicolaRaiano
Raffaele Pisu: «Vi spiego il declino Rai» (Nazione-Carlino-Giorno)Raffale Pisu, lei ha 88 anni, e la trasmissione di rievocazione condotta da Bruno Vespa per i 60 anni della Rai non le è piaciuta...«Ma come si fa a inserire tra i nomi che hanno fatto la storia della Rai quello di Ilona Staller? Invece Vespa e la Rai si sono dimenticati di personaggi come Pavarotti, Indro Montanelli, Biagi, Mosca, Metz, Vito Molinari, Gorni Kramer, Caterina Valente. Ma come si fa? Non lo dico come presa di posizione personale: io sono stato citato con Provolino».
Di chi la colpa?«I dirigenti attuali non sanno niente. Mandano i loro aiutanti giù a scegliere il materiale, che so, per “L’amico del giaguaro”. E questi giovani cosa fanno? Mica si mettono a guardare, a scegliere, no: prendono la prima cassetta e la portano di sopra. Una volta c’erano dirigenti che erano del mestiere, il primo direttore che ricordo è stato Sergio Pugliese, un commediografo che veniva a teatro a vedere le varie compagnie».
La televisione peggiora di anno in anno...«Per forza! Non pagano più nessuno, non ci sono i soldi! Gli autori non ci sono più perché si devono pagare. Qualche tempo fa mi hanno telefonato per invitarmi in un programma Rai a Roma. Però mi avvertono subito che non ci sono i soldi. “Cercateli”, gli ho risposto, e ho riattaccato. Pretendevano che da Imola, dove vivo, andassi a Roma e soggiornassi in albergo tutto a spese mie! Poi per avere Stallone cinque minuti sono disposti a pagare 300mila euro. Vuole un aneddoto?».
Ne vado matto.«Una volta eravamo a Mosca a girare un film, “Italiani brava gente”. Mi ferma per strada una troupe della tv sovietica e quando scoprono che sono italiano mi chiedono un parere su non mi ricordo quale questione. Io mi lascio intervistare. Alla fine, prima di andarsene, uno di loro mi dà 100 rubli. Perché? Chiedo io stupito. “Ci ha dedicato 10 minuti del suo tempo, è giusto pagarla”. Capisce? Oggi invece pretendono il nostro tempo gratis. Vuole un altro episodio?»
Sono tutto orecchi.«Quando feci “Striscia la notizia”, nel 1992, conobbi il proprietario dei vini che sponsorizzavano la trasmissione. Mi invitò a una grigliata nella sua bellissima casa in campagna. Era molto simpatico. Così a un certo punto gli chiesi quanto avesse pagato la sponsorizzazione. “Un miliardo”, mi rispose. Un miliardo, capisce? Allora quei soldi li usano per comprarsi le ville, pensai, e certo non li danno a noi».
Quanto guadagnava, a quei tempi?«Ottocentomila lire a puntata».
Il programma più bello mai andato in onda?«“Valentina” di Marcello Marchesi, la prima commedia a colori. I dirigenti non sanno quello che hanno giù sotto in cantina...».
Walter Chiari è stato un momumento...«Bravissimo ma lui è arrivato dopo. Io mi riferisco a quelli che la tv l’hanno fatta dall’inizio. A Milano c’era la compagnia formata da Sandra Mondaini, Raffaele Pisu, Nino Manfredi, Febo Conti, Paolo Ferrari, Monica Vitti. Facevamo tutto! La prosa, la rivista, gli inviati...e ci vergognavamo se facevamo due trasmissioni a settimana. Oggi Carlo Conti appare dalla mattina alla sera, ci manca solo che gli facciano condurre il Tg. Ma dico io: lasciate almeno la pubblicità a cinque giovani preparati. Invece no, fa tutto lui, programma e sponsorizzazioni. Non è mica colpa sua: così la Rai risparmia, il contratto comprende tutto».
Fiorello si è lamentato di non essere stato citato. Fiorello entra nella sua personale storia della Rai?«È bravo. Sa cosa diceva Totò? Un filo d’erba nel deserto si vede bene. E sa cosa diceva ancora? Fatti un nome, piscia a letto, e diranno che hai sudato. Fiorello ha qualità per fare tante cose. Brignano invece, per esempio, è bravo ma a fare una cosa sola».
Beppe Grillo?«Bravissimo come comico ma come politico ha sbagliato tutto. Doveva mettersi d’accordo con Bersani per raggiungere due, tre, quattro obiettivi concreti. Non si può dire sempre no».
Baudo si è lamentato di non essere stato invitato e Vespa gli ha risposto che un giorno aveva sputato addosso a un dirigente.«Conosco Pippo e mi sembra impossibile. Se devo scegliere tra i due allora voto Baudo. Vespa cosa ha fatto? Baudo ha fatto tante cose, a cominciare da “Domenica In”. Le posso raccontare un altro aneddoto?».
Lo aspettavo.«Ero a Milano per “L’amico del giaguaro” e Baudo aveva registrato una puntata di “Settevoci”, che però non era mai andata in onda. Era rimasta lì nel cassetto. Poi qualcuno si ammalò, la trasmissione venne sospesa, al suo posto andò in onda “Settevoci”, e fu un grande successo. Nella vita ci vuole fortuna, oppure gli inciuci. Oggi tutto funziona con gli inciuci. C’erano anche una volta, ma meno. Magari qualcuno spingeva la valletta, ma se dopo un mese non funzionava tornava a casa. Ma come si fa a dare una direzione di rete a uno come Del Noce che non sa niente di questo mestiere?».
Non sia così severo. Anche un tempo ci sarà stato qualcuno che non aveva talenti eppure andava in onda...«Wanda Osiris. Non sapeva far niente, ma aveva un grandissimo feeling col pubblico».
Intervista di Piero Degli Antoniper "Nazione-Carlino-Giorno"

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :