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Ragni saltatori sfruttano vista sfocata per calcolare la distanza della preda
Creato il 28 gennaio 2012 da ZonwuI ragni saltatori si sono meritati questo nome per il loro metodo di caccia: di solito lenti e poco propensi agli spostamenti, sono tuttavia in grado di reagire con salti velocissimi se messi di fronte ad una situazione di pericolo, o ad una potenziale preda.
I ragni saltatori possono coprire con un solo balzo una distanza diverse volte superiore alla lunghezza del loro corpo, ma non basta soltanto la potenza muscolare per un gesto atletico di questo genere: occorre infatti possedere una vista molto acuta, che possa aiutare a decidere quale sia il punto migliore per atterrare.
Nell'eventualità di un fallimento, molti ragni saltatori tessono un sottile filo di seta per evitare di cadere rovinosamente a terra, ma questo meccanismo di sicurezza evita soltanto i danni fisici, e non tutela affatto da un balzo mal calcolato che ha fatto fuggire una preda. Nel mondo dei ragni saltatori, mancare il proprio cibo può fare la differenza tra la vita e la morte.
I ragni saltatori sono dotati di una vista particolarmente acuta rispetto agli altri aracnidi: vedono tutto lo spettro luminoso che percepiamo noi, con l'aggiunta dell'ultravioletto, ma la caratteristica più incredibile è che riescono ad ottenere una stima molto precisa delle distanze da coprire con un balzo comparando due immagini del bersaglio, due versioni a bassa e ad alta risoluzione dell'ambiente che li circonda.
I ragni saltatori sono dotati di 4 occhi, due principali al centro e due più piccoli ai lati, che non vengono utilizzati come fanno comunemente molti altri esseri viventi dotati di apparato visivo. Se l'essere umano sfrutta la visione binoculare per calcolare le distanze e la profondità, e altri insetti utilizzano altri metodi più o meno complessi del nostro, i ragni saltatori sono privi di qualunque altro meccanismo di calcolo delle distanze noto.
Come fanno, quindi, ad analizzare correttamente la profondità dell'ambiente che osservano? Gli occhi laterali dei ragni saltatori vengono utilizzati per percepire il movimento di un oggetto e per "centrare" il bersaglio con gli occhi principali. Sono di fatto dei cannocchiali che servono a puntare correttamente gli organi visivi principali, i due grossi occhi frontali.
Gli occhi principali sono strutturati in 4 differenti livelli di fotorecettori: i due livelli più esterni rilevano lo spettro ultravioletto, mentre quelli più interni sono particolarmente sensibili al colore verde. I fotorecettori interni possono ottenere solo un'immagine sfocata del bersaglio per via della loro distanza focale dall'oggetto, ma i ragni saltatori sembrano sfruttare questo apparente handicap per ottenere informazioni sulla distanza dell'obiettivo basandosi sul livello di sfocatura.
Akihisa Terakita, biologo della Osaka City University, ha confermato recentemente questo meccanismo visivo con un esperimento: un ragno saltatore della specie Hasarius adansoni è stato collocato all'interno di un cilindro di plastica in compagnia di 3-6 moscerini. I moscerini sono stati illumitati utilizzando differenti schemi di luce, allo scopo di capire se la luce verde svolgesse un ruolo primario nell'accuratezza del salto degli aracnidi. Se illuminati da luce verde, i moscerini sono diventati facili prede per il ragno saltatore, ma sotto luce rossa l'aracnide ha mostrato evidentissime difficoltà nel determinare la corretta distanza da coprire.
La luce verde, quindi, produrrebbe il giusto grado di sfocatura per un corretto calcolo della distanza della preda. "Ulteriori ricerche sull'ottica, sulla struttura della retina e sulle basi neurali di questa percezione visiva dei ragni saltatori potrebbero fornire ispirazione anche per i sistemi visivi computerizzati" sostiene Terakita.
Jumping Spiders Use Blurry Vision to Pounce
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