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Rai: Schifani ‘cambia’ un membro della commissione per favorire il PDL

Creato il 04 luglio 2012 da Candidonews @Candidonews

Rai: Schifani ‘cambia’ un membro della commissione per favorire il PDL

Berlusconi c’è ancora, eccome. Il Cda Rai avrebbe potuto vedere al suo interno una maggioranza non controllabile dal Pdl e così il Presidente del Senato ha aiutato il Centrodestra, sostituendo un senatore:

Il Fatto. Il senatore “dissidente” del Pdl vota controcorrente in Vigilanza rispetto alle indicazioni del partito e nel pomeriggio Schifani decide di sostituirlo con un altro parlamentare. Il presidente del Senato, ex senatore e capogruppo a Palazzo a Madama di Forza Italia, entra a gamba tesa nella commissione per il rinnovo del cda del servizio pubblico per favorire i candidati voluti dal partito di Berlusconi. Una decisione in contrasto con l’assenza di vincolo di mandato prevista dalla Costituzione, giustificata dalla volontà di tutelare la nomina di Antonio Pilati, ideatore della legge Gasparri. E quindi per fare un favore al Cavaliere

I fatti risalgono a questa mattina, quando il senatore Paolo Amato, membro della Commissione di vigilanza, aveva espresso la preferenza per la candidata Flavia Nardelli, proposta solo da Fli e Idv. Una scelta che si traduce nella sua sostituzione dalla Vigilanza quando nel pomeriggio Renato Schifani decide di far prendere il suo posto a Viespoli. Una decisione legittima e dovuta per Schifani perché, ha detto, “in seguito al ricalcolo proporzionale dei 20 seggi spettanti ai Gruppi di Palazzo Madama è risultato che il Pdl dovesse rinunciare a un componente”. Un posto che sarebbe andato a Coesione nazionale. In più, è stato Schifani stesso a spiegare che il nome “uscente” è stato suggerito da Gasparri che questa mattin, dopo avere appreso del voto “dissidente” di Amato, aveva parlato di “complotto”. Ma il regolamento prevede che la sostituzione in commissione di Vigilanza possa avvenire solo su richiesta del diretto interessato e nel corso della sessione elettorale non possono essere effettuati cambiamenti.

Da qui la polemica con Gianfranco Fini che interviene duramente: ”Schifani ha ravvisato l’urgenza di intervenire solo oggi perché era chiaro che la libertà di voto del senatore Amato avrebbe determinato un esito della votazione non gradito al Pdl? Se così fosse – ha scritto in una nota il presidente della Camera – saremmo in presenza di un fatto senza precedenti e di inaudita gravità politica”.


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