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Raith-Rangers 1-2: la sberla di Murdoch e l’eterno Boyd resuscitano i Gers

Creato il 20 febbraio 2015 da Pablitosway1983 @TuttoCalcioEste

Raith-Rangers 1-2: la sberla di Murdoch e l’eterno Boyd resuscitano i Gers

Otto stagioni e mille battaglie, gioie e dolori (abbondanti i secondi) in giro per le categorie del calcio scozzese. Lee McCulloch è una vera bandiera dei Rangers, uno tra i pochi della prima squadra a restare nell'estate 2012 quando il futuro si chiamava Third Division, quarto gradino del calcio nazionale. Capitano dalla partenza di Bocanegra, l'ex Wigan veste la maglia dei Gers dal lontano 2007. Uno di casa a Ibrox, un sollievo per i tifosi riabbracciarlo. Il capitano rientra stasera contro il Raith, insieme a lui il portiere Steve Simonsen. Entrambi hanno archiviato la squalifica di due turni per scommesse comminata dalla SFA. Ragazzi, mi raccomando, non cascateci più. I Rangers, reduci da tre scoppole in tre diverse competizioni (contro Celtic, Raith e Hibernian) vogliono evitare un altro passo falso che significherebbe la peggior striscia di sconfitte dal 1985. La squadra di Glasgow al momento occupa la terza piazza in classifica ma non attraversa certamente un bel periodo, sette degli ultimi dodici match hanno fruttato zero punti ai Gers. Periodo certamente più felice per i Rovers, imbattuti nelle ultime sette uscite e a caccia di punti per rilanciarsi in ottica play-off. Ecco gli undici iniziali della squadra di casa: McGurn, Thomson, Watson, Hill, McKeown, Anderson, Callachan, Moon, Conroy, Stewart, Nade. Occhi puntati sulla creatività di Ryan Conroy, ex Dundee che sa fare praticamente tutto: anche il terzino. I Rangers rispondono con Robinson, Faure, McCulloch, Zaliukas, Wallace, Law, Murdoch, Hutton, Vuckic, Clark, Boyd. Simonsen disponibile ma in panchina.

Gordon Durie non si nasconde, sa che i suoi Rangers hanno deluso e che la sua posizione è sempre in discussione. Il tecnico - intervistato nel prepartita - ammette i problemi, sia in campo sia fuori, la promozione però è un obiettivo possibile. Gli Hearts sono lontani ben 22 punti, l'obiettivo è vincere i play-off. Campaccio stasera allo Starks Park, un terreno che non rende giustizia a un impianto affascinante (inaugurato nel 1891), gli inservienti hanno fatto il possibile prima del fischio d'inizio ma il risultato non è certo rassicurante. Primi dieci minuti con pochissimo calcio, qualche scontro e tanti errori, il primo squillo è il tiro di Nick Clark che si perde alto. Al 17esimo un'occasione degna di essere definita tale: Lee Wallace va al cross dopo un bel uno-due con Vuckic (arrivato fresco fresco in prestito dal Newcastle) sulla mancina, Kris Boyd indovina la torsione di testa ma a salvare McGurn c'è la traversa. La partita può dirsi iniziata, al 22esimo il mancino di Vuckic confeziona una chicca su punizione, palla giusta per Clark che in tuffo non trova lo specchio. Bene ora i Rangers, il Raith soffre le soluzioni aeree, ci prova anche Faure un minuto dopo. Arrivati a metà primo tempo sono diverse le occasioni sprecate dai Rangers, Clark tenta ancora la soluzione da fuori ma la mira è leggermente sballata. Il gol è nell'area, i Gers lo meritano per quanto hanno fatto vedere. Andrew Murdoch, alla seconda dall'inizio da quando veste la casacca blù, piazza al sette con una legnata da fuori. Gol bello da impazzire, McGurn si unisce al pubblico e osserva la sfera che finisce all'incrocio. 20 anni compiuti a gennaio, Andy è uno dei gioiellini di Ibrox Park.

I Rangers chiudono avanti con merito la prima frazione di gioco, Raith poco consistente che si è affidato a un paio di lampi di Mark Stewart, il controllo del centrocampo è stato saldamente in mano ospite e il resto l'ha fatto il gran destro di Murdoch. La serata del rientro dura solo 45 minuti per capitan McCulloch, un infortunio al collo lo costringe a lasciare spazio a Darren McGregor nell'intervallo. Anche il neoentrato non è al top della condizione. Tanti errori in avvio di ripresa, sembra di rivedere le prime battute del match, al minuto 54 un'insistita azione dei Rangers viene premiata con il raddoppio. Lo realizza Kris Boyd, il più prolifico cannoniere nella storia della Scottish Premier League. Provateci voi a metterla nel sacco 167 volte. La scorsa estate accettato di tornare ai Rangers dopo quattro anni a girovagare tra Inghilterra, Turchia e Stati Uniti, lui sa come si fa gol. Non è una rete bella quella di stasera, anzi praticamente un gollonzo figlio di mille rimpalli. Rangers sul velluto in questa fase, il Raith ci prova con Nade ma è poca cosa. Clark può permettersi pure il lusso di gettare alle ortiche un comodo tap-in sulla respinta del portiere su tiro da fuori di Vuckic. Gol difficile da sbagliare. Chi non fallisce l'occasione è Conroy, il cui mancino al 70′ trova la deviazione che spiazza il portiere. Gara riepera, si rianimano i tifosi. Moon per Fox, Grant Murray prova a mischiare le carte a caccia del pari.

Nei minuti finali comunque i Rangers riescono a svolgere il proprio lavoro senza troppi grattacapi, tranne uno spavento praticamente allo scadere. Nade si trova la palla tra i piedi al vertice dell'area ma spreca malamente l'occasione del pari. La gara si chiude così, Rangers che espugnano Stark's Park e si portano in seconda posizione. Hibernian momenteamente alle spalle, ma c'è solo un punticino a dividere le due squadre. I problemi dei Gers restano ma era necessario invertire la rotta dopo tanti guai.

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