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RaiWay, istruttoria elimina unico concorrente, rischi per Rai da controllo Mediaset

Creato il 11 marzo 2015 da Digitalsat

RaiWay, istruttoria elimina unico concorrente, rischi per Rai da controllo MediasetL'Antitrust avvia un'istruttoria sull'offerta pubblica di acquisto e scambio lanciata da Ei Towers su Rai Way. Un'operazione che, se andasse in porto, l'Authority giudica potenzialmente pericolosa per la concorrenza non solo nel mercato delle torri tv, dove Ei Towers eliminerebbe il suo unico concorrente, ma anche in quelli della diffusione del segnale televisivo e della raccolta pubblicitaria, con Mediaset che potrebbe avvantaggiarsi del controllo del nuovo maxi-polo a scapito della Rai.

La concentrazione, afferma l'authority, «appare suscettibile di determinare la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante» nel mercato delle infrastrutture per la radiodiffusione televisiva «con potenziali effetti, anche di tipo coordinato, nei due mercati a valle dei servizi di diffusione televisiva terrestre in tecnica digitale (mercato del broadcasting digitale) e della raccolta pubblicitaria su mezzo televisivo da parte dei gruppi Mediaset e Rai».

L'Antitrust dovrà chiudere l'istruttoria entro 45 giorni. I termini verranno però sospesi (al massimo per 30 giorni) in attesa del parere dell'Agcom sull'operazione. Viste le premesse è difficile che l'authority approvi la concentrazione senza imporre misure, come vorrebbe Ei Towers, che tra le condizioni della sua offerta (peraltro rinunciabili) ha posto proprio il disco verde incondizionato del Garante della concorrenza. Per rendersene conto basta scorrere il provvedimento. Nel mercato delle torri l'operazione «andrebbe ad eliminare l'unico concorrente nazionale». Il nuovo gruppo, controllato da Mediaset, «sarà l'unico operatore che disporrà di una rete infrastrutturale per le trasmissioni televisive nell'intero territorio nazionale», con una quota di mercato di «oltre il 70%».

Unici concorrenti gli operatori locali, che coprono non più del 60-70% della popolazione con un'offerta «frammentata e di qualità inferiore». Il polo delle torri avrebbe così «infrastrutture non sostituibili» in alcune aree e concorrenti «locali» e deboli in altre. Per l'Antitrust occorre poi considerare la presenza di Mediaset nel mercato del broadcasting digitale e in quello della raccolta pubblicitaria televisiva. In queste attività Ei Towers sarebbe «potenzialmente in grado di impedire l'attività di concorrenti» del Biscione «attraverso una preclusione parziale o totale a livello dei fattori di produzione». Questi rischi non potrebbero essere disinnescati dall'estensione delle misure pro-concorrenziali imposte a Ei Towers in occasione dell'acquisizione di Dmt, nel 2011, perché allora c'era comunque un concorrente (Rai Way) che questa volta scomparirebbe.

Secondo l'Antitrust ci sono quindi due pericoli, tra loro opposti: da un lato quello di un 'cartello' («effetti di tipo coordinato») tra Mediaset e Rai, anche in virtù del fatto che la Rai diventerebbe azionista del polo delle torri. Dall'altro la possibilità per Mediaset «di influenzare le condizioni competitive del suo principale concorrente» nel broadcasting e nella raccolta pubblicitaria. A tal riguardo il provvedimento ricorda come Rai Way, a differenza di Ei Towers, possiede non solo le torri su cui vengono ospitati gli impianti di diffusione delle frequenze ma anche gli stessi impianti di diffusione del segnale Rai. E il possesso e la gestione «degli impianti necessari alla diffusione dei multiplex televisivi» del principale concorrente incrementeranno il potere di Mediaset «nei mercati del broadcasting digitale e nei mercati posti a valle».


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