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Rally: Monica Caramellino, la compagna speciale e la stagione di corse

Creato il 24 marzo 2015 da Sportduepuntozero

rally - Monica CaramellinoDue donne che vanno d’accordo su tutto e che condividono anche la stessa sfrenata passione per i motori? Sembra incredibile ma le abbiamo trovate. Si chiamano Monica Caramellino e Carola Fornero; la prima pilota, la seconda navigatore. Non gareggiano insieme da tantissimo tempo ma è come se l’avessero sempre fatto: “come mi dà le note lei non me le dà nessuno e la fiducia reciproca è assoluta” assicura Monica, “con Carola potrei guidare a occhi chiusi e posso fare davvero qualunque cosa al volante”. Come quella volta che decise di portare a termine la prova speciale pur con una gomma forata: “quasi tutti i navigatori sarebbero scesi dalla macchina, Carola non ha fatto una piega”.

Alla fine dell’estate scorsa sono passate alla scuderia Eurospeed, hanno modificato l’assetto della loro Mini Cooper alla Special Car e hanno chiuso il 2014 da protagoniste, come primo equipaggio femminile nel Rally Team 971 e nel Rally Nazionale zona 1. Il 2015 si preannuncia ricco di appuntamenti; Monica e Carola parteciperanno al campionato TRN con una nuova auto, una Peugeot 208 R2: “è molto stabile e performante” spiega Monica Caramellino (foto), “e nei primi test ho preso subito molta confidenza”. La prima gara della stagione, le “Ronde del Canavese”, è andata in archivio domenica e nonostante la pioggia battente e la strada molto sporca le due amiche hanno tagliato il traguardo senza problemi.

Monica non ha però abbandonato la Mini; dalla categoria racing start è passata in R1 nazionale e prenderà parte all’International Rally Cup (IRC), un circuito di gare più impegnative e importanti. Per queste si dovrà separare da Carola e avrà come navigatore Roberto Barbero, un ex ufficiale dell’aeronautica ora in pensione: “innanzitutto è un amico” afferma il pilota, “e poi mi spinge sempre ad andare sempre più forte, ad affrontare ogni curva con più gas”.

A metà aprile la nuova coppia si cimenterà nel Rally dell’Isola d’Elba e per la prima volta sperimenterà una corsa in notturna. Un po’ di tensione già si sente, ma corse su tracciati dissestati, con buche e tornanti, Monica ne ha già affrontate (come il “Pietra di Bagnolo” di qualche mese fa), quindi l’oscurità non fa troppa paura. Questa parola non esiste nel vocabolario di un pilota. “Esiste nel dizionario dei miei genitori, che quando avevo 14 anni mi sequestrarono anche la bicicletta” ricorda Monica Caramellino con una battuta, “le macchine mi sono sempre piaciute ma per moltissimi anni le ho solo guardate nel circuito di Lombardore, dove trascorrevo intere giornate”.

Il profumo delle gomme, della pista, della benzina rimasero però impressi nella mente di questa ragazza, che qualche anno dopo, nel 2009, seguì un corso di guida sportiva sulla pista di Misano: “fu una bellissima esperienza perché provai la macchina in situazioni estreme” ricorda, “tra l’altro ero l’unica donna e per questo subii anche qualche scherzo; ma ci sono abituata”. Anzi, Monica stupì persino l’istruttore di guida, grazie al suo istinto e alla capacità di compiere con naturalezza diverse manovre non proprio “convenzionali”.

Nel 2013 decise di fare le cose in grande; prima il ritorno in pista, nell’anno successivo il Mini Challenge e il rally. “Amo guidare in pista perché passando sempre negli stessi punti la sfida è avvicinarsi sempre al limite e abbassare i tempi. Nei rally è tutto diverso, le curve non sono mai uguali, ma le emozioni sono le stesse”. Monica Caramellino lavora, entra in banca ogni mattina prima delle otto ed esce la sera tardi. Se le gare sono più lunghe del week end prende ferie per andarci. Se le strade sono libere si “allena” mentre torna a casa, “anche se la sterzata del fuoristrada è un po’ diversa rispetto a quella della Mini o della 208…”.

Poco tempo fa ha preso una Subaru Impreza, l’ha messa a punto per girare sul ghiaccio e con l’istruttore Mario Trolese ha fatto diversi test “per sentire la macchina, per spazzolare le curve, fare il pendolino”. Spinta da un’innata curiosità ha imparato tutto sulle auto e possiede quel poco di incoscienza indispensabile per premere sull’acceleratore. Chi l’ha detto che donne e motori non possono convivere? Pochi giorni fa ha affrontato con grande entusiasmo la prima gara della stagione, che nei prossimi mesi la impegnerà a fondo: “gareggerò parecchio” conclude, “i risultati li vedremo alla fine, per ora voglio solo correre”.

La foto in home page è di Elio Magnano


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