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Rapsodie

Creato il 26 settembre 2011 da Wanderer @Inneres_Auge
Fino a ieri non sapevo quale fosse la differenza tra musica classica e musica contemporanea. Per intuizione o se preferite, deduzione, associavo il concetto di classico all'opera lirica composta prima del 1900. Per musica contemporanea intendevo tutta la musica leggera: Rock, Blues, Jazz, R & B e tutte quelle altre cose nate dagli anni '80 che taluni si ostinano a definire musica (ma io neanche sotto l'effetto di dosi di sedativo per orsi polari).
Invece la differenza c'è. L' ho scoperta guardando Sostiene Bollani (va in onda di tarda sera la domenica). La musica contemporanea è quella che si fa quotidianamente. Questo conetto esiste da sempre. Quello di musica classica nasce intorno alla terza decade del diciannovesimo secolo, grazie a un compositore tedesco: tale Felix Mendelssohn. Chi è? Quello che ha composto la Marcia Nuziale che di certo conoscete (chi s'è sposato, chi è stato ad almeno un matrimonio reliogioso, chi neanche quello ma l'ha sentita migliaia di volte nei film) e quindi non linko. Mendelssohn componeva opere così come prima di lui avevano fatto Mozart, Rossini, Bach e altri. Tutte scrivevano grazie al proprio genio. A Felix venne un'idea "perché mi devo dannare l'anima per comporre nuove sinfonie quando c'è chi ha lasciato grandi opere all'umanità?" In effetti fino al 1829 si eseguiva solo musica contemporanea ma nessuno riproponeva le opere dei grandi maestri. Fu proprio Mendelssohn a cominciare, dirigendo l'orchestra di Vienna con un'opera di Bach.
Bollani ha detto "è come se avesse fatto una cover di Bach". Eh, in effetti anche i direttori d'orchestra moderni non possono sapere come dirigessero i vari Mozart, Rossini, Verdi, ecc... dunque reinterpretano secondo il loro stile. Sono delle cover. E quella frase m'ha fatto tornare in mente questo post di Bad Hands in cui si parla proprio di cover e dell'orribile moda delle cover band. Ragazzini manovrati dalle case discografiche che fanno solo cover (oscene) di brani che hanno fatto la storia del Rock. Perché pure per copiare i Led Zeppelin o i Queen ci vuole classe. Stile. Estro.
Capita che a volte grandi brani della musica vengano reinterpretati rendendoli addirittura più belli della versione originale. Per esempio Whiskey in the Jar che è una ballata stupenda dei Thin Lizzy è stata portata in versione Thrash dai Metallica e ogni volta che la ascolto sento il fuoco dentro. Ascoltando Bollani ho scoperto che perfino My Way di Sinatra è una cover. Pare che l'autore della musica fosse un francese.
Ci sono cover bellissime, fatte anche da gruppi sconosciuti. Ci sono gruppi che hanno fatto molte belle cover. Io vi propongo una lista di quelle che preferisco.
All along the Watchtower - Jimi Hendrix
Rebel Rebel - Joan Jett
You're the Voice - Blind Guardian
Viva Las Vegas - ZZ Top
20th Century Boy - Def Leppard
Turn the Page - Metallica
Whiskey in The Jar - Metallica 
You really got me - Metallica
Enter Sandman - Motorhead
God save the Queen - Motorhead
Wasted Years - Helloween
Land of Confusion - Disturbed
Oh, Pretty Woman - Van Halen
What a Wonderful World - Joey Ramone
Summertime - Janis Joplin
Fade to Black - Disturbed
Breaking the law - Ensiferum
Knocking on heaven's door - Guns and Roses
You really got me - Van Halen
 Memory - Epica
Over the hills and far away - Nightwish
Enjoy the Silence - Lacuna Coil
Paint it Black - Judas Priest
Hello, i love you - The Cure
Penso che sia positivo il fatto che molti grandi artisti si cimentino nel tentativo di fare una canzone famosa nella versione a loro più congeniale. Certo, molti brani finiscono con il perdere di significato a forza di essere scopiazzati, ma non tutti. Pnsate a quante volte avete sentito Yesterday piuttosto che Satisfaction. Quando con la cover non vanno a storpiare l'originale si ottengono dei vari capolavori su precedenti capolavori. Come se un pittore rifacesse L'ultima cena meglio di quella di Leonardo (vabbè, lì siam nel campo dell'impossibile). I giovani che iniziano a fare Rock proprio per creare un amalgama si mettono a fare cover (qiuando sono ancora terra-terra) e poi partono a fare brani veri. Penso che così abbiano cominciato pure le leggende del Rock.
A volte scopro per caso da un blog oppure da un programma televisivo non pubblicizzato e che va in onda dopo mezzanotte (per la serie con la cultura nun se magna) che su argomenti nei quali ritenevo di esser preparato sono in realtà un somaro. Ascolto molta musica classica eppure non sapevo manco che la chiave di violino e la croma fossero elementi imprescindibili per la musica stessa. Mi ritenevo un buon intenditore ma è bello sapere che c'è chi ne sa più di te.
Bollani fa delle cose pazzesche con il pianoforte, è un musicista davvero bravo. Spiace constatare che l'ho conosciuto tramite tv (una puntata primaverile di Che tempo che fa) ma è altresì vero che ciò sta a riprova del fatto che il servizio pubblico ospita ancora qualche programma decente. Mi colpì il fatto che stava collaborando con il direttore d'orchestra Riccardo Chailly e dalla loro collaborazione è nato un disco che si chiama Rhapsody in Blue. Che cos'è? Un lavoro in cui reinterpretano i brani di George Gershwin in chiave "contemporanea".
Li potete ascoltare qui

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