Rassegna borse (e non solo): Barbara Boner

La borsa con le frange sta' a Barbara Boner come il tailleur ad Armani, il rosso a Valentino, la Mole Antonelliana a Torino. Non stiamo parlando di normali frange: quelle della Boner sono lunghe, lunghissime, molto più lunghe delle più lunghe ciglia promesse dai mascara. Soprattutto sono più di semplici dettagli, rappresentano un'icona, una specie di concentrato della personalità della designer.Personalità complessa, forgiata da una vita nomade e piena di stimoli. Italiana, una nonna circense, gioventù spesa tra Inghilterra e Stati Uniti, una laurea in psicologia, un master in fashion marketing, corsi alla mitica Central Saint Martins di Londra, un piccolo atelier a Verona (via Filippini 21/a).Il motto di Barbara è paradossale: "The best thing you can wear is your skin", la miglior cosa che puoi indossare è la tua pelle. Forse per questo molte delle borse della Boner si adattano morbidamente al corpo di chi le indossa quasi come una seconda pelle oppure un abito. Anche la funzionalità degli accessori si ricollega in un certo senso alla biografia della stilista: le borse, ampie e dall'aspetto in parte "vissuto", si rivolgono ad una donna modernamente nomade, che in esse deve contenere una vita intera.La collezione per il prossimo autunno in verde si chiama "Snowflakeshire" e rimanda ad un mondo glaciale dove ogni capo è concepito per riparare dal freddo: non solo borse avvolgenti come manti, ma cuffie, cappucci, colli, gilet in pelle e pelliccia…basta solo attendere la fine dell'estate!Leggi anche questo post e dai uno sguardo al sito ufficiale www.barbaraboner.com: è piuttosto lento nel caricamento ma alla fine l'attesa viene premiata….