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Ray Allen: quando un tiro vale una stagione

Creato il 29 giugno 2013 da Basketcaffe @basketcaffe

Le finali NBA si sono ormai concluse da un pezzo, ma la prodezza di Ray Allen in gara 6 rimane indelebile, integra e salda nella mente degli amanti di questo sport. Una tripla straordinaria a 5 secondi dal termine della partita che ha portato gli Heat all’overtime. Che Ray Allen sia uno specialista del tiro da 3 punti non ci sono dubbi, non a caso parliamo del miglior tiratore dello storia dai 7,25 metri, ma un tiro preso con quella pressione coordinandosi mentre va dietro la linea dei 3 punti senza nemmeno vederla con l’uomo davanti, forse poteva sembrare troppo anche per lui. Molti erano scettici sul suo arrivo quest’estate a causa della non più giovane età, 38 il prossimo 20 luglio, e della pessima annata vissuta ai Celtics con molti infortuni; se ora siamo qui a celebrarlo però il merito è di Pat Riley, per la conclusione dell’affare nonostante il poco spazio salariare disponibile, e di Erik Spoelstra, che l’ha affiancato a James sul perimetro per segnare sui suoi scarichi.

Sicuramente lo vedremo anche l’anno prossimo con la maglia 34 degli Heat, dato che ha appena esercitato l’opzione da 3.2 milioni di dollari per il 2013/14, anche se qualche rumors sosteneva di un suo clamoroso ritorno ai Celtics, impossibile adesso che i biancoverdi sono in piena ricostruzione. Arrivato nel 2007 insieme a Paul Pierce e Kevin Garnett, “He Got Game” ha infiammato i cuori del TD Garden vincendo subito il suo primo titolo Nba e il 17esimo per i Celtics, contro i Lakers, da super protagonista. Tuttavia Kobe Bryant&Co. riuscirono a vendicarsi 2 anni più tardi, nel 2010 vincendo una bellissima serie conclusasi in gara-7. In quella serie Allen in gara 2 mise a segno 8 triple (di cui 7 consecutive tra il primo e il secondo quarto) su 11 tentativi, record assoluto per una gara di finale Nba. L’11 Febbraio 2011, sempre contro i Lakers, Allen entra nell’Olimpo dei più grandi di sempre superando il record di 2.560 triple di Reggie Miller, al quale ha sottratto anche il record di bombe messe a segno nei playoff, 320, il 25 Aprile 2013.

Ma la storia di Ray Allen comincia molti anni prima, nel 1996 quando viene chiamato come 5° scelta al draft dai Timberwolves, che però gireranno immediatamente i diritti ai Bucks in cambio del playmaker Stephon Marbury. Con i Bucks Allen, seppur giovanissimo, diventa velocemente la stella della franchigia vincendo nel 2001 la sfida del 3 point-shootout e portando la squadra alle finali di Eastern Conference, perdendo contro i 76ers di Iverson in gara-7. Nel 2003 a causa di alcuni dissesti con la squadra passa ai Seattle Sonics dove disputa le sue migliori annate realizzative con oltre 24.5 punti a partita prima del trasferimento ai Celtics.

Walter Ray Allen è un giocatore capace di entusiasmare come pochi, gli aggettivi si sprecano per descriverlo: straordinaria tecnica, grandissimo perfezionista, maestro del tiro, capace di coordinarsi prima ancora di ricevere il pallone: il rilascio è solo l’atto finale di una preparazione sensazionale come l’ultima strofa di una bellissima poesia.
Per tutte queste cose LeBron James in estate è sceso in campo personalmente per reclutarlo, per cercare di strapparlo ai rivali dei Celtics e metterlo al suo fianco, pronto a imbeccarlo con i suoi assist. I risultati si sono visti, ed entrambi, sia LBJ sia He Got Game hanno portato a casa il loro secondo titolo NBA. E ovviamente puntano al terzo.

Per non dimenticare, ecco la perla di gara-6:


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