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Rayo-Eibar, "I Simpson" portano allo stadio la protesta contro il calcio di lunedì

Creato il 05 novembre 2014 da Stefano Pagnozzi @StefPag82

Durante la partita di Liga spagnola Rayo Vallecano – Eibar, svoltasi di lunedì alle 20.45, il gruppo di tifosi della squadra locale “Bukaneros” ha messo in scena una coreografia animata, utilizzando i personaggi de “I Simpson”, per protestare contro il calcio di lunedì e in generale contro il calcio-business.
Già durante la settimana gruppi di entrambe le squadre avevano firmato un comunicato congiunto rivendicando orari dignitosi e una concezione di calcio più popolare.
Ecco la lista dei personaggi e degli striscioni che sono apparsi al Campo de Fútbol de Vallecas, con i link alle foto:
Kent Brockman: “Ultima ora da Vallecas: nuova protesta contro il calcio business”
Signor Burns: “Diritti televisivi, più soldi per le mie tasche… Eccellente”
Ralph: “Mi piace il calcio di lunedì… Sono speciale!”
Bart: “Calcio moderno: moltiplicati per zero!” [equivalente all’espressione usata da Bart nel doppiaggio italiano: “Ciucciati il calzino!”]
Kang l’alieno:  “E questo sarebbe il miglior campionato del mondo? Hahahahahaha”
Helen Lovejoy: “Ma nessuno pensa ai bambini?”
E la risposta dei tifosi dell’Eibar: “Con questi orari non riempiamo neanche un autobus!”
La LFP continua a programmare partite di lunedì sera: nella decima giornata la partita che ha avuto la sorte di giocarsi a questo orario è stata Rayo Vallecano – Eibar. Ancora due tifoserie castigate e costrette a veder diminuire le proprie forze allo stadio di Vallecas in beneficio di un pubblico che assiste all’incontro in televisione o non si sa quale tipo di mercato. 
Un viaggio in meno per molti tifosi dell’Eibar, che si stanno godendo la storica stagione della propria squadra in Primera División e che tra l’altro si stanno convertendo in una delle tifoserie più “viaggiatrici”, apportando tifo e colore in quasi tutti gli stadi del campionato. Meno gente allo stadio, perciò meno lavoro nei bar, nei ristoranti e nei negozi vicino allo stadio, proprio l’ideale in un momento di crisi per un quartiere operaio come Vallecas.
E i dirigenti delle squadre? Guardano altrove, perché alzare la voce significherebbe perdere quel poco di denaro che gli lasciano Barcelona e Real Madrid nella suddivisione dei diritti televisivi. Un’altra dimostrazione che a coloro che muovono i fili delle squadre spagnole importa più del mercato asiatico che dei propri tifosi, e tutto ciò sta facendo svuotare gli stadi e distruggendo il calcio stesso.
Per questo, i gruppi di tifosi del Rayo Vallecano e dell’Eibar hanno lanciato un comunicato congiunto come protesta contro questo tipo di orari del calcio spagnolo che torturano il tifoso.
[Da Wanderers – El fútbol del pueblo] via myroma.it

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