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RDC/Tensioni in parlamento con l'opposizione per Kabila

Creato il 15 dicembre 2015 da Marianna06

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“Non permetterò che il sacrificio concordato nel corso degli ultimi anni sia compromesso da coloro che, in malafede e in modo deliberato, sceglieranno di restare chiusi nel loro atteggiamento ‘negativista’, rifiutando il dialogo a beneficio di complotti contro la repubblica e promettendo sangue e sudore al nostro popolo. Non ci sarà né l’uno né l’altro”. È uno dei passaggi salienti del discorso pronunciato davanti alle Camere riunite dal presidente della Repubblica Democratica del Congo, Joseph Kabila.

Il capo dello Stato ha dunque attaccato l’opposizione, che ha in gran parte boicottato la seduta, ed è tornato a difendere le ragioni del dialogo nazionale da lui stesso convocato per discutere delle prossime scadenze elettorali. “Non è attraverso la violenza che risolveremo le nostre divergenze. - ha detto - Né è dalle Nazioni Unite, dall’Oriente o dall’Occidente che verranno le soluzioni ai nostri problemi, ma da noi stessi e attraverso il dialogo tra Congolesi”. Risultato del dialogo, ha sostenuto Kabila, dovrebbe essere “un processo elettorale autenticamente congolese, frutto di un consenso emerso liberamente”.

Varie tornate elettorali sono previste nel Paese nei prossimi mesi e dovrebbero culminare a novembre 2016 nelle presidenziali a cui Kabila non potrebbe ripresentarsi. Il timore dell’opposizione, riunita in queste stesse ore a Dakar, è che il dialogo venga usato come pretesto dal presidente per prolungare la sua permanenza al potere. Nessuna data è stata ancora fornita per l’ipotetico inizio degli incontri.

Altra fonte di tensione, nell’est del Paese, resta il rimpatrio degli ex ribelli del Movimento del 23 marzo (M23) dal Rwanda e dall’Uganda, che  dovrebbe terminare entro il 15 di questo mese. Tuttavia, meno di 200 combattenti sono rientrati in Congo sui circa 2.000 uomini che costituivano, secondo le stime, la forza della milizia. Per il capo politico di M23, Bertrand Bisimwa, la responsabilità è del governo, che non avrebbe mantenuto gli impegni, ma le autorità di Kinshasa ribattono denunciando l’infiltrazione di ex miliziani del movimento da oltreconfine.

          a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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