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re: 13.04.13 – il momento prima del ritiro del pettorale

Creato il 13 aprile 2013 da Nicolasmeletiou
A panorama of the Erasmus Bridge and the River...

A panorama of the Erasmus Bridge and the River Meuse in the Dutch city of Rotterdam. Visible from left to right in the background are the New Luxor Theatre, the regional headquarters of KPN, Montevideo (highrise) and the World Port Center (highrise). (Photo credit: Wikipedia)

Come accade in queste occasioni, arriva il momento in cui andiamo a ritirare il pettorale che porteremo con noi non solo per la gara che stiamo andando a correre, ma per tutto il resto della nostra vita.

Una Maratona è indimenticabile, nonostante la nebbia che pervade il tuo cervello negli ultimi 5 K, nonostante tutti gli sforzi che hai fatto per arrivare li, quello è il tuo momento, sentire te stesso, provare le tue gambe, mettere sul tavolo la tua forza, energia, determinazione.

Rotterdam è tutta pronta per la gara, anche loro hanno i loro problemini, questa mattina il sito della Rotterdam Maratona è andato giù per quasi una ora… ora vado a vedere l’EXPO e sono certo che l’organizzazione Olandese sarà al suo meglio.

Ieri correvo gli ultimi 6K prima di domani e per la strada la gente mi salutava, si spostava per lasciarmi passare, faceva il tifo, in Inglese i complimenti e mi si è scatenata la gioia di correre in un paese, come il mio, dove lo sport, l’atleta, il movimento, sono avanti a tutto!

Ricorderò sempre il momento in cui mi sono svegliato alle 5 del mattino nella MIA Maratona, quella di Atene! Un vassoio sul mio letto in albergo pieno di tutto e con un vasetto con un fiore, i sorrisi della mamma e della figlia dell’albergo e quel rispetto e passione per l’atleta che trovi nella mia terra ma sorprendentemente trovi anche quì, in questo paese ventoso, pieno di giornate grigie, ma con la passione e il desiderio dello sport, fatto in maniera civile, educata, saggia!

Buongiorno Rotterdam, ieri sera ho passato una bellissima serata in un ristorante con una vecchia amica, il New York, dove da li partivano una volta gli immigrati per andare verso l’America, posto bellissimo, molto particolare e con una speciale atmosfera.

C’era un vento gelido e non nascondo la preoccupazione che domani ci sia questo forte vento, le previsioni danno meglio ma accipicchia se faceva freddo ieri sera!

Vado a ritirare il mio pettorale, con quella emozioni di quando siamo bambini e ci viene dato qualcosa di più grande di noi, con umiltà lo prendiamo e da grandi ringraziamo ancora una volta Dio di averci dato la forza, il coraggio… e le gambe di poter correre una Maratona!

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