Da quando Oculus VR ha presentato il suo Oculus Rift, in molti si sono domandati se la realtà virtuale sarebbe potuta arrivare un giorno anche al di fuori del campo videoludico o sperimentale. Ovviamente, la prima cosa che è venuta in mente al 99% delle persone è stata l'industria pornografica, che nell'Oculus Rift potrebbe ricevete un'incredibile (scusate il gioco di parole) spinta per il mercato internazionale. Nate Mitchell di Oculus VR ha lasciato in queste ore alcune dichiarazioni che lasciando intendere come al momento le patte dei pantaloni virtuali di milioni di utenti rimarranno chiuse: "Impediremo la presenza di contenuti per adulti nel nostro store, visto che se sei sulla piattaforma di Oculus non troverai nulla di tutto ciò. Tolleranza zero".
Ad ogni modo, a rigor di cronaca, bisogna ricordare un dettaglio fondamentale: Oculus Rift è aperto a tutti i produttori (soprattutto indipendenti) e siamo certi che non appena la tecnologia sarà diffusa a macchia d'olio (e questo avverrà sicuramente a partire dal prossimo anno) sarà impossibile per la società madre impedire la diffusione di contenuti 18+ al di fuori del loro store ufficiale. Perché il porno è sempre esistito e sempre esisterà.
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