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Recensione 14 - Like Lions, Giorgia Vasaperna

Creato il 23 gennaio 2016 da Giovannaevangelista

Recensione 14 - Like Lions, Giorgia Vasaperna

"La vita mi sembra un bivio senza indicazioni: spesso non so se andare a destra o a sinistra, ma alla fine seguo sempre ciò che il cuore mi suggerisce attraverso una delle due strade, sperando che quella scelta sia la migliore. Mi consola sapere che entrambe le direzioni portino da qualche parte."
  Vi sarà sicuramente capitato di trovare un libro che vi ispirasse e di acquistarlo senza pensarci due volte. Ecco, a me è successo proprio questo con Like Lions, il libro di cui vi parlo oggi.  Seguendo la casa editrice Panesi Edizioni, che ha il pregio di dare molto risalto ai suoi autori, mi sono imbattuta in una delle sue nuove uscite: Like Lions, un urban fantasy dell'autrice catanese Giorgia Vasaperna, che tra l'altro è giovanissima (mia coetanea. Sì, esatto, mi sono definita gggiovanissima). E' il primo libro di una trilogia ed è stato pubblicato da Panesi nella collana Ecate.  Io sono un'amante del fantasy classico, un po' meno dell'urban fantasy; diciamo che le atmosfere troppo vicine alla realtà, per un fantasy, in genere non mi convincono. La trama di Like Lions, però, ha ftatto eccezione e mi ha incuriosita all'istante: ve la riporto.
"Per Avril la vita è come un bivio senza indicazioni: non è facile capire cos’è giusto o sbagliato. D’altronde, chi non avrebbe difficoltà con una madre come Tenebra, l’incarnazione del Male? Il Castello Oscuro non dovrebbe essere un posto per ragazzini, eppure lei convive ogni giorno con il dolore dei Servi, le anime degli esseri umani più crudeli mai vissuti sulla Terra. Avril infatti vive su Kyom, il pianeta dei morti, ma non ha mai lasciato le mura del Castello Oscuro. È persino convinta di non avere un padre, finché un giorno un giovane guerriero le rivelerà una verità che le cambierà la vita per sempre."

  Solitamente io sono il tipo che quando è rapito dalla trama, acquista. Quindi ho preso il cartaceo, perché odio leggere in digitale e perché, tra l'altro, sto avendo molti problemi con l'e-reader che ha deciso di abbandonarmi.  Giunto in quel di Napoli dopo meno di una settimana, impacchettato per bene, ho iniziato a leggerlo.
  All'inizio la lettura è stata un po' lenta, ma non noiosa. L'autrice, tramite la voce di Avril, ci descrive l'ambientazione e ci racconta di Kyom, il pianeta dei morti, e di tutti i suoi meccanismi in modo da farci comprendere in che luoghi ci muoviamo. Poi si entra nel vivo dell'azione: Matteo, un guerriero venuto da lontano, arriva nel Castello Oscuro rivelando alla nostra ingenua protagonista che non tutto ciò che crede di sapere è reale e che ci sono dei segreti che le vengono nascosti. Così Avril parte alla scoperta di un mondo che per lei, vissuta sempre nel Castello assieme alla madre Tenebra, è totalmente nuovo.  La trama è originale, diversa da qualsiasi altra che io abbia mai letto finora. La storia lascia molte domande aperte che - spero - troveranno risposta nei volumi successivi, dato che ci troviamo all'inizio di una trilogia; tuttavia la narrazione è coinvolgente e, soprattutto verso la fine del libro, diventa incalzante e lascia con la voglia di saperne di più.  I personaggi sono ben caratterizzati e dinamici: col passare del tempo cambiano e si evolvono assieme agli eventi. Ciò che ho particolarmente apprezzato sono stati i brevi aneddoti che l'autrice inserisce per raccontarci la vita di alcuni personaggi: li ho trovati originali, un ottimo espediente per permettere al lettore di entrare nel vivo della narrazione.
  Molto suggestive sono anche le atmosfere dark, un po' creepy, che l'autrice dipinge in modo molto fluido e che quasi permettono al lettore di vedere con i suoi occhi la scena.  Ovviamente ci sono delle piccole ingenuità, ad esempio alcune descrizioni troppo dettagliate che rallentano un po' la narrazione, ma è normale che sia così dato che questa è un'opera di esordio, e comunque è poca cosa. Giorgia ha buone potenzialità e dalla mia esperienza personale da scrittrice (è stato un problema anche mio) so che con la prima opera si scoprono tanti difetti del proprio modo di scrivere che poi, nei lavori successivi, si migliorano.  Insomma, Like Lions è stato una bella scoperta che non mi ha delusa: sono certa che, il 3 dicembre, la data di uscita del secondo volume, lo acquisterò!
  Lo consiglio a chi è alla ricerca di una storia originale che si allontani dal già sentito, a chi ama gli urban fantasy, ma anche a chi non gradisce particolarmente questo genere in favore del fantasy alla Tolkien, perché come me potrebbe rimanere piacevolmente sorpreso.
☆☆☆☆☆
  Per quanto riguarda il libro in sé, come ho detto l'ho preso in cartaceo, quindi posso dare qualche giudizio anche sull'oggetto. L'ho acquistato con la promozione natalizia di Panesi Edizioni pagandolo molto poco, solo 6 euro; dico con certezza che è valso tutta la spesa. La carta è ottima, la copertina è flessibile in brossura opaca (difficile che si rovini), il formato è un po' largo ma è lo stesso di Giochi di Ombre, il mio romanzo, ed è un formato che adoro (anche se sono di parte). Ho allegato una foto del cartaceo in modo che possiate vederlo con i vostri occhi [sì, quella accanto è una banana. Sì, è un portapenne. E se vi chiedete perché sia lì, la vera domanda è: perché no?].
  Anche l'ebook, che attualmente costa 0,99 euro, vale la spesa. Potete trovarlo a questo link e leggerne un ampio estratto.
Beh, cosa ne pensate? Fatemelo sapere!
Alla prossima! :) 

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