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Recensione #23: Wrong Turn - Il bosco ha fame

Creato il 24 giugno 2015 da 365 Film
Recensione #23: Wrong Turn - Il bosco ha fameSe non sbagliamo i conti dovrebbero essere arrivati al numero 6, datato 2014. Molti, troppi, eccessivi. Nonostante io, Gloria un po' meno, adori vedere scene splatter con arti mutilati e fiotti di sangue ovunque devo ammettere che non ce n'era davvero bisogno di tutti questi seguiti di un film che poteva anche restare “unico” perchè semplice ed efficace: stiamo parlando di Wrong Turn. D'accordo entrambi abbiamo preso la decisione di rivederci l'originale e buttare giù una recensione, anche un po' per omaggiare l'unico dei 6 degno di nota. Wrong Turn uscì nel 2003, un annata in cui l'horror al cinema andava molto per la maggiore, basta ricordarsi di Gothika, il remake di Non aprite quella porta, La casa dei 1000 corpi (cazzo, dovremo recensire anche questo prima o poi...) ecc... Anche qui, l'originalità non è di casa, c'è il solito gruppo di ragazzi che rimane bloccato in un tratto di foresta abitato da loschi figuri, con i volti deformi, che si divertono nel cacciare, uccidere spezzare e mangiare...esseri umani. Quindi, uno dopo l'altro gli sventurati cominciano a morire sotto le lame e le frecce di questi atroci esseri. Il film è diretto molto bene, il ritmo e la tensione sono costanti e non calano mai, in questo il regista Rob Schmidt ha fatto veramente un buon lavoro. Anche il cast è in palla, di solito in questa tipologia di horror (slashers) una delle pecche più grandi è la scarsa recitazione del gruppo sacrificale, molto probabilmente visto che devono morire e dire poche battute, si va al risparmio, cosa che non succede qui. La “gradevolezza” della pellicola sta proprio nel fatto che essendo semplice si sono potuti approfondire altri aspetti. Di solito Gloria non è un amante degli Slashers Movie, il killer, lo psicopatico, o il mostro di turno non la terrorizza particolarmente, ma con Wrong Turn questa cosa sembra cambiare, odia quei mostri deformi, soprattutto quello più secco con la risata da pazzo. Il film probabilmente vuole essere un omaggio a pietre miliari come Non aprite quella porta o Le colline hanno gli occhi, dove il pericolo è rappresentato dalla famiglia di pazzi sanguinari, quindi se noterete queste similitudini non bocciate sul nascere questo film, dategli una possibilità e arrivate fino alla fine. Passerete un'ora e mezza in compagnia di grida, corpi maciullati e volti deformati che escono di colpo da dietro qualche albero. Oh, stavamo dimenticando, potete tranquillamente evitare gli altri 5 capitoli, anche perchè non esiste un filo conduttore tra loro, sono tutti film a se costruiti sul nome che si è fatto il primo..e sui mostri naturalmente.
Il voto di 365film:Recensione #23: Wrong Turn - Il bosco ha fame
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