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Recensione a basso costo: Shadowhunters - Città di ossa, di Cassandra Clare

Creato il 01 agosto 2013 da Mik_94
Amare significa distruggere. Essere amatisignifica essere distrutti.
Recensione a basso costo: Shadowhunters - Città di ossa, di Cassandra Clare Titolo: Shadowhunters – Città di ossa Autrice: Cassandra Clare Editore: Mondadori Numero di pagine: 525 Prezzo: € 9,50 Sinossi: La sera in cui la quindicenne Clary e il suo migliore amico Simon decidono di andare al Pandemonium, il locale più trasgressivo di New York, sanno che passeranno una nottata particolare ma certo non fino a questo punto. I due assistono a un efferato assassinio a opera di un gruppo di ragazzi completamente tatuati e armati fino ai denti. Quella sera Clary, senza saperlo, ha visto per la prima volta gli Shadowhunters, guerrieri, invisibili ai più, che combattono per liberare la Terra dai demoni. In meno di ventiquattro ore da quell'incontro la sua vita cambia radicalmente. Sua madre scompare nel nulla, lei viene attaccata da un demone e il suo destino sembra fatalmente intrecciato a quello dei giovani guerrieri. Per Clary inizia un'affannosa ricerca, un'avventura dalle tinte dark che la costringerà a mettere in discussione la sua grande amicizia con Simon, ma che le farà conoscere l'amore.            La recensione
Recensione a basso costo: Shadowhunters - Città di ossa, di Cassandra Clare Shadowhunters, una saga che tutti sembravano aver letto, tranne me: lunghissima, amatissima, chiacchieratissima, originale e avvincente come poche. Per gli studios americani, un'occasione da prendere al balzo. Finalmente, il prossimo 28 Agosto, infatti, i fan di tutto il mondo potranno assistere alla proiezione del primo film tratto dalle prime cinquecento pagine firmate dall'adorabile e talentuosa Cassandra Clare. Ne hanno parlato tutti, è stato detto tutto, ho letto di tutto e di più. E' strano “arrivare tardi alla festa” ed abbozzare un discorso su personaggi che per la prima volta ho imparato a conoscere, ma di cui già avevo sentito più volte parlare. Conoscevo i loro nomi, i loro ruoli, il loro aspetto fisico e piccoli spoiler che li riguardavano. Già, decisamente strano, trattandosi del primo romanzo dell'autrice che mi sono concesso. Più che una scoperta, quindi, Città di ossa si è rivelato una desiderata conferma. Cosa c'è da dire quando – tra farneticazioni sulla qualità del cast scelto per il film, commenti entusiastici, consigli spassionati, inni d'amore per la Clare e i suoi personaggi e conti alla rovescia per l'uscita dei nuovi volumi – nessun aspetto della saga è stato lasciato nel silenzio? Semplice: a me, come a chi l'ha recensito in passato o come a chi lo recensirà in futuro, è piaciuto. Perfino più di quanto mi sarei aspettato, lanciando occhiate titubanti a un massiccio volume che mi faceva un po' paura e che, immaginavo, avrebbe rubato molto tempo alle altre letture. Nonostante le sue 520 pagine, Shadowhunters è un autentico page-turner e Cassandra Clare, come Veronica Roth e altri illustri colleghi, sembra avere poteri soprannaturali: leggi il suo libro anche quando non hai tempo, lo finisci senza accorgertene, non lo riposi sullo scaffale fino a quando non ne hai abbastanza. Può essere causa di ritardi, di attacchi di risa divertiti, di messaggi inviati nel cuore della notte a un'amica che l'ha letto prima di te, di serate passate barricati in casa, nonostante il caldo o qualche impegno già preso precedentemente. Tutto può aspettare, ma non una stimolante e avventurosa visitina nella New York notturna fuoriuscita dalla biro mai scarica di un'autrice che, nella sua carriera, non conosce insuccessi e blocchi dello scrittore. In sella a una motocicletta fluttuante nel vuoto, prendendo in prestito la portentosa Vista della protagonista, Clary, scoviamo, tra grattacieli che si perdono tra le nuvole e taxi gialli sempre in movimento, bizzarrie e bellissime creature: fate minuscole che popolano indisturbate Central Park, sirene che sguazzano nel fiume Hudson, ombre angeliche dipinte sull'asfalto dal chiaro di luna. Una grassa e dorata luna piena che risveglia gli istinti primordiali di licantropi e altri abitatori della notte.  Recensione a basso costo: Shadowhunters - Città di ossa, di Cassandra Clare La città più magica e insonne del mondo diventa ancora più affascinante e grandiosa, grazie a locali troppo esclusivi e folli per essere descritti su una guida turistica e a feste che, dagli anni ruggenti di Il grande Gatsby, sono diventate ancora più sfrenate. Io, che alla dieci e mezza già sbadiglio, decisamente non sono un amante della vita notturna, ma, diavolo, voglio partecipare assolutamente a una festa della Clare: questione di vita o di morte! Folletti dispettosi, cameriere con un corpo mozzafiato e le zampe da animale selvatico sotto la gonna corta, vampiri stralunati con le shatush scure, drink alcolici che ti stordiscono e ti trasformano – come in una fiaba – in topi, luci fluo o stroboscopiche, musica sparata ad alto volume in mezzo a corpi sudati, pulsanti, vivi a mezzanotte. Immortalata in questo scenario accattivante e moderno, all'interno di un urban fantasy consueto ed inconsueto allo stesso tempo, una schiera affiatata di simpatici personaggi. Il punto di forza dell'intera saga. E, ribadisco, ho detto simpatici, non romantici, avvenenti, straordinariamente forti, fasulli. Magnus Bane, audace e dagli esotici tratti orientali, è uno dei maghi più potenti al mondo, ma né per indole, né per aspetto ricorda Gandalf o il saggio Silente. Indossa vestiti luccicanti, smalti dark, ombretti variopinti e, ogni tanto, dà esclusive feste in onore del suo amato gatto – il Presidente Miao.  Recensione a basso costo: Shadowhunters - Città di ossa, di Cassandra ClareE' un Lady Gaga al maschile: scenografico, eccentrico, civettuolo, trasgressivo; un aspirante prima donna. Simon – occhiali, tratti comuni, occhi e capelli castani, una fare da nerd inguaribilmente romantico – è la mia copia carbone, intercettata, con grande simpatia e sorpresa, appena a pagina quindici: trascinato a feste a cui non vuole andare, innamorato pazzo di ragazze al di fuori della sua portata, con la tendenza a dire cose idiote per richiamare l'attenzione calante degli ascoltatori... e a salvare il mondo grazie alle lezioni di tiro con l'arco prese al Campo Scuola. Seguono a ruota gli Shadowhunters del titolo: Alec, Isabel, Jace. Giubbotti di pelle alla Matrix, entrate in scena al rallenty, intrecci di tatuaggi misteriosi sulle braccia muscolose e allenate, belli, spietati. Spietatamente ironici, spietati guerrieri del bene. A scoprirsi parte della loro squadra, da un giorno all'altro, è la quindicenne Clary: un blocchetto pieno di disegni, capelli rosso carota tenuti su da un pennello, un viso dolce spruzzato di efelidi, una mamma scomparsa nel lulla, salti pericolosi in mondi paralleli al nostro. Mondi a cui lei appartiene. Ottimi e ben caratterizzati, due personaggi importantissimi e a lei vicini: Luke e Valentine; il suo papà ideale e la sua nemesi. Il primo, con i suoi emozionanti racconti e i suoi segreti, suscita la stessa, spontanea simpatia di Charlie, il padre di Bella Swan. Si fa volere bene.  Recensione a basso costo: Shadowhunters - Città di ossa, di Cassandra ClareL'altro, che nel film avrà il volto Jonathan Rhys-Meyers, è il perfetto antagonista: un personaggio carismato e portatore di impensati colpi di scena, a metà tra Dracula e Rasputin. Bellissimi e complessi i rapporti che legano i vari personaggi, come lo è l'idea di introdurre personaggi omosessuali – solitamente presenti nei libri young adult, ma non nei fantasy moderni – all'interno delle vicende. Ci sono struggenti amicizie, ma che dietro ad abbracci fraterni e a confidenze tra compagni nascondono sentimenti più profondi e maturi. E, come in gioventù Luke era innamorato segretamente della mamma della protagonista, così Simon lo è di Clary e Alec – un po' come avveniva per gli eroi Achille e Patroclo - lo è segretamente di Jace. Almeno in questo primo capitolo introduttivo, a regnare è il divertimento più spettacolare e coinvolgente. Ho sorriso, tra me e me, davanti a rivelazioni che un po', infondo, mi aspettavo; a battute sull'alito cattivo e sui denti storti dei demoni da rispedire all'Inferno; ai battibecchi tra Simon e Jace, relativi alla capigliatura troppo bionda e femminile del protagonista maschile (... saranno tinti?!), e agli assurdi tentativi di abbordaggio di Magnus, subiti dal timido e confuso Alec. Ho trattenuto il respiro davanti alle incursioni nel fatiscente e inquietante covo dei vampiri newyorkesi. Ho riso nella scena di una riunione notturna nel blindatissimo Istituto dei Cacciatori, con i protagonisti in pigiama – come in un altra, stupendo episodio di La sedicesima luna – alle prese con un piano per sconfiggere i cattivi di turno, e non con una gustosa spaghettata di mezzanotte. Non solo simpaticissimo, ma anche ben scritto e ben strutturato, Città di ossa, con le sue evocative descrizioni, i personaggi adorabili e le avventure eccitanti che sa regalare, è una lettura talmente martellante e veloce che nemmeno il caldo sole d'agosto potrebbe rallentare. Valida ed entusiasmante sotto tutti i fronti. Consigliata agli appassionati delle prime, fresche stagioni di Supernatural e obbligatoria per coloro che, non appena possibile, si fionderanno al cinema per vedere come se la caveranno Lily Collins e Jamie Campbell Bower alle prese con uno dei racconti per ragazzi (giustamente) più amato del momento. Il mio voto: ★★★★ Il mio consiglio musicale: Muse - Follow me

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