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Recensione "After" di Anna Todd

Da Glinda
Cavolo se è difficile per me fare una recensione negativa per un romanzo che sta letteralmente spopolando! Si penserebbe che dopo quasi sei anni di lit-blogging io sia ormai abbastanza smaliziata sull'argomento, ma la verità è un'altra. Ogni volta che mi trovo costretta a stroncare un romanzo che a molti di voi è piaciuto, ho il serio timore di deludervi o farvi incavolare di brutto. Ma alla fine non c'è altro che io possa fare, oltre che trarre un bel respiro e fornirvi una recensione onesta e coerente con il mio pensiero, senza voler giudicare i lettori, ma solo l'opera. Avrete capito che non sono entrata a far parte del fanclub di "After", romanzo da record di Anna Todd, che personalmente non avrei potuto amare nemmeno sotto gli effetti di droghe pesanti. Perché? Be', lo scoprirete solo leggendo la mia esasperata recensione! E se siete fan della serie, prendete le mie parole con filosofia: io vi perdono se avete amato Hardin, ma voi perdonatemi se non l'ho capito.Gli estratti saranno ovviamente non le mie parti preferite, ma alcune tra le peggiori. Mi spiace, dovevo farlo.
Recensione
Data di pubblicazione: 9 giugno 2015
Dove comprarlo: LaFeltrinelli.itEditore: Sperling & KupferTitolo: After (After #1)Autrice: Anna ToddPrezzo: 14,90 €Pagine:448
Il mio votoRecensione Recensione
Ambiziosa, riservata e con un ragazzo perfetto che l’aspetta a casa, a Tessa piace pensare di avere il controllo della sua vita. Al primo anno di college, il suo futuro sembra già perfettamente segnato: una laurea, un buon lavoro, un matrimonio felice... Sembra, sì, perché Tessa fa a malapena in tempo a mettere un piede nel dormitorio che subito s’imbatte in Hardin.E allora niente sarà più come prima.Lui è il classico cattivo ragazzo, tutto fascino e sregolatezza, arrogante, provocatorio e maledetto, pieno di piercing e tatuaggi. È la persona più detestabile che Tessa abbia mai conosciuto. Eppure, il giorno in cui si ritrova da sola con lui, non può fare a meno di baciarlo. Un bacio che cambierà tutto. E accenderà in lei una passione incontrollabile. Una passione che, contro ogni previsione, sembra reciproca. Nonostante Hardin, per ogni passo che fa verso di lei, con un altro retrocede…

La mia recensione

Quando si tratta di romanzi troppo famosi per essere veri, mi scopro essere un'incorreggibile giocatrice d'azzardo: pur sapendo di correre il rischio della delusione facile, devo leggerli. Non riesco a non farmi contagiare dall'isterismo collettivo di un fandom che ha adorato un'opera tanto da esserne ossessionato. Nemmeno quando nella mia testolina dura risuonano tutti i campanelli d'allarme che dovrebbero salvarmi dall'imbattermi in qualcosa che sia troppo lontano dai miei gusti, la mia voglia di sfidare il destino si affievolisce. Questa mia curiosità implacabile mi ha spesso portato a collidere con romanzi il cui impatto su di me è stato devastante, sia in positivo che in negativo. 
Nel casso di "After", purtroppo, non posso dire di essere stata felice della mia intraprendenza. Il primo libro dell'omonima serie New Adult di Anna Todd, nata da una fanfiction che vedeva come protagonisti delle versioni alternative dei componenti appartenenti ai One Direction, ha avuto su di me un impatto disastroso. Da tempo ormai i miei poveri occhi non si posavano su una tale concentrazione di incoerenza, squallore e degrado misti a uno stile letterario tanto pessimo. 
Lo so, starete pensando:"Ecco la solita Glinda pudica che non capisce la psicologia e la sessualità dei giovani d'oggi!". Be', vi assicuro che non è così e lo dimostrano le mie recensioni a quattro e cinque stelle, da cui emerge che ho adorato una moltitudine di romanzi piuttosto bollenti (okay, forse suona male messa così). Il fatto è che sono una lettrice onnivora, perciò, se un romanzo mi coinvolge, è ben scritto e mi consente di immedesimarmi nel protagonista, merita la mia attenzione a prescindere dal suo grado di sensualità
Vi dico questo perché spero che decidendo di leggere questa recensione, decidiate anche di non iniziare una polemica sulle opinioni strettamente personali e oggettive, nonché prive di pregiudizi, che esprimerò riguardo alla mia esperienza con "After". Insomma, non è per partito preso che sarò costretta a fare a pezzi questo libro, nonché fenomeno editoriale, che diventerà presto un film. Ma perché trovarmi di fronte a certe interpretazioni della presunta realtà che vivrebbero i giovani adulti di oggi mi fa sentire male. E se mi sento male a causa di un libro, sono costretta a sfogarmi con i miei fedelissimi e adorati lettori, che mi consoleranno. Siete pronti a far fronte al mio delirio?
«Zed, Obbligo o verità?» domanda Tristan dopo aver bevuto.
Finisco il drink. Più bevo, più mi si intorpidiscono le emozioni.
«Obbligo», risponde Zed. Steph sussurra qualcosa all’orecchio di Tristan e lui sorride.
«Ti obbligo a portare Tessa al piano di sopra per dieci minuti», proclama Tristan. Mi si mozza il fiato: così si esagera.
«Bella, questa!» commenta Molly, e ride di me.
Zed mi guarda come a chiedermi il permesso. Senza riflettere, mi alzo e lo prendo per mano. Sembra sorpreso quanto gli altri, ma si alza anche lui.
«Questo non è Obbligo o verità, questo è… be’… è una stronzata», protesta Hardin.
«Che ti importa? Sono entrambi single e si fa per divertirsi», ribatte Molly.
«Non… non me ne importa niente, solo che secondo me è stupido», replica Hardin. Sento un’altra fitta al cuore. È chiaro che non aveva intenzione di dire ai suoi amici che io e lui siamo… eravamo… non lo so, qualsiasi cosa fossimo. Mi ha usata per tutto questo tempo: per lui sono una delle tante. Sono stata stupida, più che stupida, a illudermi del contrario.
Chi mi segue saprà che in genere non disdegno una buona storia d'amore turbolenta, magari con un protagonista maschile un po' ruvido e tormentato, dalla psicologia intricata e conturbante. "After" di Anna Todd, prometteva tutto questo e anche di più. Prometteva di regalarmi quel tipo di amore dopo il quale, come la protagonista, non sarei più stata la stessa. A ben vedere, posso dire che la Todd è davvero una di parola. Dopo aver letto la sua opera, più niente sarà come prima per me. Infatti sono stata costretta ad aggiornare la lista dei libri che non consiglierei nemmeno a un mio nemico giurato. 
Pur se scritta in modo davvero elementare, inizialmente la storia sembra seguire i classici schemi delle serie New Adult a cui siamo abituati: Tessa, ragazzina inesperta al suo primo anno di università, incontra Hardin, ribelle tatuato che le ruba il cuore e mette sottosopra tutte le sue certezze. I due non sono fatti per essere una coppia, eppure finiscono per affrontare il mondo intero pur di assecondare la loro voglia di stare assieme, tra alti e bassi. Fin qui, se volessimo sorvolare sulle palesi carenze narrative dell'autrice e della pessima traduzione, tutto normale. Peccato però che, inverosimilmente, la loro relazione diventi subito un vortice di desiderio e ossessione, che sembra trascinarli in un universo parallelo in cui amore e disprezzo vanno di pari passo. Il loro amore sboccia a botta di offese pesanti, umiliazioni e approcci sessuali gretti e rozzi. Mentre Tessa regredisce, disimparando le buone maniere e diventando una ninfomane con il pallino per il turpiloquio tra le lenzuola, Hardin la tiene sulla corda giocando al bastone e la carota di continuo. 
Tutto tra loro si sviluppa alla velocità del fulmine, in modo molto realistico. In effetti viviamo in un era in cui è normale che due ragazzi con scarsissime capacità intellettuali, senza nemmeno uno straccio di gavetta e senza il minimo talento al di fuori delle coperte, si vedano piombare addosso incommensurabili occasioni di carriera in campo editoriale (state ridendo? Perché io sì).
Ma il peggio è giunto con il finale. Dopo aver arrancato con sacrifici, risate isteriche e occhi sbarrati per circa quattrocento pagine, nella speranza di poter assistere alla tanto agognata redenzione di Hardin, mi sono trovata al cospetto della rivelazione più sconcertante e squallida mai fatta in un libro di questo genere. Anche solo il pensiero che esistano dei seguiti in cui loro due stanno assieme, viste le atroci verità che emergono dal finale di questo romanzo, mi fa venire voglia di raggomitolarmi e dondolare canticchiando una ninnananna.
«Allora perché perdi tempo con me? Perché mi hai seguita qui fuori, Hardin?» Non parla, e quindi ho la mia risposta. «Proprio come pensavo. Credevi di poter venire qui fuori e chiedere scusa e che io ti avrei perdonato e sarei rimasta un segreto, la tua noiosa fidanzata nascosta. Hai scambiato la mia gentilezza per debolezza, ma ti sbagli di grosso.»
«Fidanzata? Tu credevi di essere la mia fidanzata?» ulula.
Il dolore che ho nel petto si moltiplica per mille. Faccio fatica a stare in piedi. «No… io…» inizio a dire. Non so come continuare.
«Lo pensavi, vero?» ride.
«Lo sai che… lo pensavo», ammetto. Sono già umiliata, non ho più niente da perdere».
Come ho detto, non ho problemi con i bad boy dal cuore d'oro. Basti pensare che uno dei miei book boyfriend ideali e Aaron Warner della serie "Shatter me": personaggio che ha in sé tanta oscurità da poter allestire uno spettacolo di ombre cinesi e mandarlo avanti per sempre (dov'è il mio rullo di tamburi quando faccio queste affermazioni?). Ma Hardin è tutta un'altra storia.  A causa della narrazione acerba dell'autrice, che non è riuscita a infondere nemmeno un minimo di credibilità ai propri personaggi, più che un giovane uomo confuso in attesa di trovare la propria direzione nel mondo, Hardin mi è sembrato un brutto ceffo da cui mi guarderei le spalle. Senza contare la disturbante idea che a dire e fare tutte quelle cose orribili fosse un turpe ragazzone con attaccato al collo il faccino dolce di Harry Styles. I suoi sbalzi d'umore, la sua incoerenza, la sua tendenza alla violenza verbale e fisica indiscriminata e il modo degradante con cui si rapporta a Tessa, mi hanno sconcertato più quanto avrebbe fatto una maratona di libri di Abbi Glines con i veri One Direction come protagonisti.
Ancor più agghiacciante è stato assistere allo show di Hardin attraverso gli occhi di Tessa, una delle peggiori protagoniste in cui ci si possa immedesimare. La sua mente è un groviglio di insicurezze, paure, frustrazione e stereotipi che fanno cadere le braccia; è così facile manipolarla che tutti finiscono per obbligarla a fare quello che passa loro per la testa. Ovviamente la vittima sacrificale per eccellenza, non poteva che donarsi anima e corpo, e senza alcuna logica, a un ragazzo che sembra provare per lei moti di sincero e genuino ribrezzo. Hardin le dimostra il suo amore maltrattandola orribilmente in pubblico, stordendola di umiliazioni e facendole mobbing psicologico. Ma va tutto bene se poi la blandisce con regali costosi e donandole i rapporti sessuali più inebrianti che abbia mai provato. Certo, il fatto che Tessa fosse vergine prima di lui non ha alcun peso riguardo all'opinione che ha rispetto alle prestazioni da stallone di Hardin. 
Non posso dire che siano state le squallide e pessime scene di sesso a rendermi insopportabile questo romanzo, perché l'unico, vero problema di questo libro è Anna Todd, che è riuscita a dar voce a due dei più insipidi e allo stesso tempo snervanti personaggi della letteratura contemporanea. Ogni volta che penso che ne faranno presto un film, perdo un po' della mia fiducia nel genere umano. 
«No.» Lo spintono.«Dimmi che non provi ciò che provo io e me ne andrò.» È a un millimetro da me, il suo fiato è caldo sul mio viso.«Non provo ciò che provi tu.» Fa male dirlo, ma deve andarsene.«Sì, invece», ribatte, in tono disperato. «So che è così.»«Non è vero, Hardin, e neanche tu provi quelle cose. Non penserai che io ci abbia creduto?»Mi lascia andare. «Non credi che ti amo?»«Certo che no! Quanto mi reputi stupida?»Mi fissa per un secondo, apre la bocca, la richiude. «Hai ragione.»«Cosa?»«Hai ragione, non ti amo. L’ho detto solo per fare scena.» Ridacchia. Sapevo già che non era vero, ma fa male lo stesso. Una parte di me, una parte troppo grossa, sperava che dicesse sul serio.Hardin si appoggia al muro mentre io esco dalla sua stanza con la borsa in mano. 

Recensione Recensione Verdetto: sopravvalutato e fonte di incubi

Recensione Recensione Recensione Recensione
Livello sensualità: molto bollente!
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La serie After è composta così
  1.  (After #1) After
  2.  (After  #2) After un cuore in mille pezzi 
  3.  (After  #3) After we fell
  4.  (After  #4) After ever happy 

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