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Recensione - “Complotto in riva d'Arno” di Riccardo Parigi e Massimo Sozzi

Creato il 10 giugno 2015 da Diegothriller
Recensione - “Complotto in riva d'Arno” di Riccardo Parigi e Massimo Sozzi “Complotto in riva d'Arno” di Riccardo Parigi e Massimo Sozzi è il thriller storico recensito quest'oggi da ThrillerPages, Clicca e acquista “Complotto in riva d'Arno” Timecrime dell’editore Fanucci si apre a due autori italiani. Nella collana che conta scrittori del calibro di D. Baldacci, K. Slaugther, J. Lansdale, N. Roberts, viene pubblicato un giallo di ambientazione storica, Complotto in riva d’Arno, di Riccardo Parigi e Massimo Sozzi. TRAMA - Le vicende  hanno come sfondo principale la Firenze del 1904. Una Firenze che sta vivendo profonde trasformazioni e in cui si muove una grande varietà di personaggi: socialisti rivoluzionari, convinti nazionalisti, seguaci delle teorie di Lombroso, occultisti. Mentre le forze dell’ordine attendono con trepidazione la visita del sovrano inglese Edoardo VII, che governa il più grande impero coloniale della terra, due delitti insanguinano la città, nell’ottobre del 1904. Viene uccisa una spia al soldo della polizia fiorentina e una nobildonna, la marchesa Caterina Borelli.
Le indagini sui due assassinii, che sembrano appartenere a mondi assolutamente distanti, sono affidati al commissario Ulisse Bellandi e a un giovane vicecommissario, Alessandro Nocentini (un poliziotto particolare, di notevole ingegno, che ha però un carattere chiuso, introverso, e soffre talvolta di una particolare forma di epilessia). Gradualmente emerge un legame tra i due fatti di sangue, un legame che allunga un’ombra sinistra anche sulla cruciale visita di Edoardo VII. Non solo: i poliziotti comprendono che, dietro queste trame sanguinose, c’è un misterioso viaggio compiuto a Panama da un ufficiale toscana all’inizio del Seicento. Eventi di un “passato remoto” che continuano ad esercitare una micidiale influenza anche sulle vicende del “passato prossimo”.  Il  romanzo ha ritmo,  mescola avventura e situazioni tipiche del poliziesco classico e della spy story: sullo sfondo,  un rocambolesco viaggio verso il Nuovo Mondo e una Toscana di primo Novecento, immersa in una fascinosa e contraddittoria Belle Epoque.

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