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Recensione de "Il regno dei lupi" + "La regina dei draghi"

Creato il 17 luglio 2013 da Clody
 
Bentornati amici lettori! Oggi il protagonista alla Locanda dei Libri torna ad essere il barbuto George Raymond Richard Martin... ormai qui è una presenza abituale ed amica... o almeno mi piace pensarlo!Sapevate che il grande Martin ha origini italiane? Ebbene si: bisnipote di italiani emigrati negli USA.Se mai decidesse di venirci a fare un salutino in Italia, credo che potrei macinare chilometri su chilometri pur di stringergli la mano :-D
Ma torniamo a noi... come promesso (anche se ci ho messo un po') ecco la recensione di due capitoli de "Le cronache del Ghiaccio e del Fuoco": Il regno dei lupi & La regina dei draghi. Suddivisione pensata dalla Mondadori in realtà, perché se andiamo a recuperare l'edizione originale scopriamo che questi due volumi costituiscono un tomo unico (il secondo della saga), intitolato "A Clash of Kings".Se qualche lettore curioso volesse leggere le mie recensioni dei precedenti volumi, può cliccare sui seguenti link:Il Trono di Spade - Vol.1Il Grande Inverno - Vol.2

"Le cronache del Ghiaccio e del Fuoco":Il regno dei lupi (Vol.3 - Pagine 532) + La regina dei draghi (Vol.4 - Pagine 518) Editore: MondadoriFormato: TascabileAnno di pubblicazione: 2002 Prezzo di copertina: €10.00 l'uno
TRAMA
(composta da me fondendo le trame dei due volumi)
Nei Sette Regni l'estate dell'abbondanza, durata dieci anni, sta per concludersi e sono ben quattro i contendenti al Trono di Spade. Il giovane e malefico Joffrey Baratheon continua ad autoproclamarsi sovrano. Nelle terre dei fiumi Robb Stark, il Re del Nord, passa da un trionfo militare all'altro. Anche Daenerys Targaryen, l'orgogliosa principessa madre dei Draghi, ancora al di là del mare caldo, si sta preparando per riconquistare la corona che le appartiene di diritto. La guerra dei re prosegue senza esclusione di colpi: Robb Stark dà parecchio filo da torcere ai Lannister e l'astuto Tyrion fatica a tenere sotto controllo il proprio reame.
Ma qualcun altro sta tessendo la sua inesorabile tela di morte. Infatti all'estremo Nord, oltre la Barriera di ghiaccio, forze oscure vanno facendosi sempre più minacciose e sempre più incombenti. Solo Jon Snow con un pugno di Guardiani della notte può difendere il regno degli uomini dall'invasione dei barbari e giganti. Uno scontro da cui dipenderà l'esistenza stessa dei Sette Regni.
RECENSIONE
Tutto si muove più gradualmente nella prima parte (Il regno dei lupi) di questo nuovo capitolo della saga, un capitolo in cui Martin sta preparando accuratamente il terreno per ciò che verrà.
Nei Sette regni ormai è guerra aperta: anche se la fatale regina Cersei tenta con ogni mezzo, lecito o immorale che sia, di mantenere il regale deretano del suo insopportabile figliolo Joffrey sul Trono di Spade, i fratelli di Casa Baratheon radunano i loro eserciti per rivendicare la corona.
Dall'altra parte, il Nord  reclama la propria indipendenza e si prepara a marciare verso Sud: sarà il giovane erede di Grande Inverno, Robb Stark, a guidare i furiosi uomini del Nord.
Molta molta strategia in questi due capitoli... i pezzi degli scacchi sono schierati e pronti a muoversi!
L'autore ci stimola introducendo nuovi ed interessantissimi personaggi, un altro eccezionale colpo di genio del grande Martin: dopo un nano che in epoca medievale veste i panni di un agiato lord, ecco che fa il suo ingresso una donna guerriera, Brienne di Tarth. Stoica donnona per nulla attraente ma di grande onore, prima nella guarda personale di uno dei fratelli Baratheon, poi fedele protettrice di lady Catelyn (madre di Robb Stark) e di conseguenza incaricata da quest'ultima di condurre Jaime Lannister (fratello di Cersei) ad Approdo del Re, con lo scopo di negoziare uno scambio di ostaggi e riportare Sansa e Arya al Nord, al sicuro.
Sansa e Arya, entrambe figlie di Grande Inverno, si trovano a dover fronteggiare situazioni molto più grandi di loro. Che Arya fosse una piccola e fiera combattente si sapeva fin dall'inizio e, dovendo attraversare un paese in guerra con le sue sole forze, il suo forte temperamento trova conferma anche in questi due capitoli.
Ciononostante, il suo vero grande momento non è ancora giunto... ma sono certa che compirà imprese importanti, Martin sta sommessamente preparando i suoi lettori per questo!
Inizia anche a maturare il personaggio di Sansa, una delicata principessa sognate e ingenua, all'inizio, allevata come una perfetta lady, un uccellino che però comincia ad aprire gli occhi, rendendosi conto di essere sola in mezzo ad una fossa di leoni Lannister. Sansa imparerà dolorosamente che la vita vera non è così dolce come le ballate che era abituata ad ascoltare. Inizia così ad aguzzare l'ingegno, a fare tutto ciò che la corte di
Approdo del Re si aspetta da questo uccellino stupido e indifeso rinchiuso nella gabbia dorata dei Lannister; perché la ragazza impara una lezione importante, che le salverà la vita: ciò che non si fa notare, non preoccupa nessuno. Intanto Sansa accudirà in silenzio e segretamente il suo obbiettivo, ovvero tornare a casa.
E posso tralasciare Tyrion? Ovviamente no! Tutto ciò che gli manca in statura, egli lo compensa in coraggio, astuzia e giustizia. Senza dimenticare che si tratta di un personaggio eccezionalmente divertente, grazie anche alla sua linguaccia impertinente! Ne Il regno dei lupi continuando per La regina dei draghi, compirà una grande evoluzione, gusterà il piacere del successo e l'ebbrezza del potere... pagandone però il conto.
I personaggi (vecchi e nuovi) di questa fenomenale saga mi piacciono sempre di più, anche quelli che non mi piacciono: è stupefacente quanto Martin riesca a rendere Joffrey detestabile fino nel profondo del midollo!!!
 
Ed è alla fine di questo secondo capitolo (La regina dei draghi) che l'autore ci riserva dei posti in prima fila per la vera, prima, grande e sanguinaria battaglia per il Trono di Spade: furore, dolore, paura... la febbre del conflitto esplode nel fuoco e nel clangore delle spade. Ogni emozione è così vivida che la battaglia raggiunge il lettore, terrorizza e sembra reale.
Un memorabile, epico squarcio del conflitto che è appena seriamente cominciato!

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