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Recensione di Arrivano i pagliacci di Chiara Gamberale

Creato il 13 ottobre 2014 da Leggere A Colori @leggereacolori

15 Flares 15 Flares × Recensione di Arrivano i pagliacci di Chiara GamberaleVoto:
Informazioni sul libro
Titolo: Arrivano i pagliacciChiara Gamberale
Pubblicato da:Mondadori
Collana: Scrittori italiani e stranieri
Genere:Narrativa Contemporanea
Formato e pagine:
Social:Goodreads
Disponibile su:
in offerta
scontato
Trama:

Allegra Lunare sta per abbandonare la casa in cui ha vissuto vent'anni. Prima di traslocare, scrive una lettera ai futuri inquilini per spiegare il significato degli oggetti che hanno assistito a tutta la sua vita.


L’importante è non tradirsi. E, ogni tanto, ricominciarsi.

Allegra Lunare è una ventenne romana che sta traslocando dalla casa in cui ha vissuto fin dalla nascita. Prima di lasciare l’appartamento, decide di scrivere una lettera ai nuovi inquilini, per raccontare la sua storia e quella della sua famiglia, cercando di racchiudere in pochi ricordi i suoi vent’anni e gli eventi che l’hanno portata verso questo cambiamento. La storia di Arrivano i pagliacci si delinea attraverso una serie di oggetti che Allegra ha deciso di lasciare nella casa e di quei pochi che porterà con sé, ognuno dei quali ha una sua storia alle spalle. Da semplici oggetti si ricostruisce la vita di molte persone: l’incontro tra il padre, universitario rivoluzionario, e la madre, giovanissima modella americana; la nascita del fratello down Giuliano; le amiche omosessuali Adriana e Matilde; la psicologa Vera; Leonardo, giovane disadattato che Allegra immagina come l’uomo ideale, l’amore sempre sperato; Zuellen, amica di scuola e compagna di mille avventure.

Si alternano lutti a tradimenti, innamoramenti a partenze. La sensazione di vuoto, di sconfitta e a tratti di paura la pervadono e la fanno riflettere sulla sua vita, sulle sue prospettive attraverso i ricordi e l’espediente della lettera che è un monologo catartico con se stessa più che con i futuri inquilini della casa.

Arrivano i pagliacci fa riferimento ad un aneddoto che le raccontò un suo compagno di teatro: da bambino provava terrore nel vedere la madre coinvolta in una pericolosa performance circense, ma alla vista dei pagliacci si rasserenava ed era come una sorta di festa per lui e loro che la madre fosse salva ancora una volta. I pagliacci rappresentano la lettura ottimistica dei problemi, il pensare che c’è sempre il cielo sereno dopo ogni temporale. Allegra finisce per dare una svolta positiva ed ottimistica al marasma dei suoi ricordi e degli avvenimenti della sua vita.

 

Approfondimento

Arrivano i pagliacci di Chiara Gamberale, scrittrice e conduttrice televisiva e radiofonica, è stato scritto 14 anni fa quando la scrittrice aveva vent’anni e come ha dichiarato in un’intervista “ero alla ricerca pazza di non sapevo neanche io che cosa e quello che scrivevo lo era con me. Quando si fa così il rischio è quello di dare voce a un’urgenza, anziché riflettere bene per dare urgenza a una voce. E forse l’ho corso.” La scrittrice ha deciso di rieditarlo, in quanto più volte nelle presentazioni delle altre sue opere le veniva richiesto dove fosse possibile trovarlo visto che non era più disponibile nelle librerie. Noi facciamo riferimento alla nuova edizione pubblicata con Mondadori proprio quest´anno con una nota finale della stessa scrittrice e la postfazione di Paolo Di Paolo. La scrittura è pindarica, intrecciata e capovolta, è frenetica e veloce come ad esprimere il bisogno di dire tutto, di scovare un filo dietro quell’oceano di fatti e di emozioni.

Spesso risulta quasi difficile stare al passo con i pensieri e i collegamenti, non c’è una linearità di racconto, non è il classico romanzo cui siamo abituati, costruito per tappe; qui le emozioni delle parole sono anche capitomboli dei pensieri, proprio per trasmettere l’irruenza della protagonista. Non va mai dimenticato che è la storia di una ventenne scritta da una ventenne quindi è molto appassionata e bramosa, proprio come può esserlo una ragazza di quella età: alla disperata ricerca del proprio posto nel mondo, del suo gancio. Vi trascrivo una citazione, tratta dal libro, che spiazza per la sua durezza e che ci fa riflettere non solo in relazione al romanzo, ma soprattutto se la trasportiamo nelle nostre vite:

“Non c’è quasi niente, tutto sommato, che si debba a tutti i costi capire. A volte, nella vita, succedono certe cose.”

Nel complesso l’ho trovato un romanzo appassionante ed emozionante, anche se a tratti i personaggi mi sono sembrati un po’ forzati e il racconto narrativo troppo spezzato e ammatassato. Se vi piace srotolare gomitoli di storie allora è il romanzo giusto per voi!!!!

Isabella D’Amore



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