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Recensione di Benvenuti al nord

Creato il 08 settembre 2012 da Sabato83

Benvenuti al nordRECENSIONE Prendere Benvenuti al Sud, copia spiaccicata del francese Giù al nord, e riconvertirlo in tutto e per tutto in versione nord Italia, non può farne un successo. Non sto a dire che non sia divertente, di risate me ne sono fatte e come, ma in fin dei conti è un filmetto che verrà immediatamente dimenticato. Non ha una sua trama, non ha un’idea originale. Non ha nulla di innovativo. È pieno di luoghi comuni, come del resto lo era la sua controparte. Non parliamo poi delle interpretazioni. Bisio sembra che stia presentando Zelig, mentre Alessandro Siani fa il suo spettacolo cabarettistico. Insomma, un pessimo film da vedere solo nel caso si abba voglia di passare un po’ di tempo spensierato. Null’altro.

TRAMA Alberto Colombo, brianzolo impiegato alle poste, ha finalmente ottenuto la promozione e il trasferimento a Milano. Il Sud, in cui è stato benvenuto e benvoluto, sembra adesso un ricordo lontano che Mattia, indolente compagno meridionale, risveglia col suo arrivo improvviso. Perché la relazione con la bella Maria sta naufragando a causa della sua immaturità e di un mutuo procrastinato. Deciso a dimostrare alla consorte di essere un uomo responsabile, Mattia si lascia contagiare dall’operosità milanese finendo per fare brunch e carriera sotto la Madunina. Alberto intanto, promosso direttore e occupato full time, trascura la moglie che finirà per lasciarlo. Sedotti e abbandonati si rimboccheranno le maniche e proveranno a riprendersi la famiglia e una vita migliore in un’Italia senza confini e campanilismi.

NAZIONE Italia | ANNO 2012 | GENERE Commedia | REGIA Luca Miniero


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