Magazine Cultura

Recensione di I 7 peccati di Hollywood di Oriana Fallaci

Creato il 04 giugno 2015 da Leggere A Colori @leggereacolori

Recensione di I 7 peccati di Hollywood di Oriana FallaciVoto:
Informazioni sul libro
Titolo:Oriana Fallaci
Pubblicato da:Rizzoli
Collana:Best BUR
Genere:Attualitá / Reportage
Formato e pagine:
Social:Goodreads
Disponibile su:
in offerta
scontato
usato
Trama:

Il mondo di Hollywood visto con gli occhi di una grande giornalista e scrittrice alle “prime armi” con un romanzo. Un esame lucido, sarcastico e ironico del mondo splendente delle star.


I 7 peccati di Hollywood è il primo libro di Oriana Fallaci. Scritto nel 1958, ci racconta con un linguaggio chiaro e molto attuale il magico mondo dell’industria del cinema e dei suoi protagonisti.

Il libro nasce dopo un inverno, per la precisazione l’inverno del 1955, passato tra New York e Los Angeles a caccia di notizie sulle star per una serie di reportage per “L’Europeo”, di cui Oriana Fallaci era un’inviata. Da questa esperienza nello star sistem nasce, appunto, questo suo primo libro, dove, con un linguaggio chiaro e lineare racconta le gioie, i dolori, i sacrifici, le vittorie e le sconfitte dei divi degli anni ‘50. Durante la sua permanenza la Fallaci riesce a “ingraziarsi” personaggi quali Orson Welles (il quale, tra l’altro, le scrive la prefazione del libro), si “infiltra” ad una festa esclusiva solo dove pochi eletti vengono ammessi, e incontra attori, produttori e personaggi vari che ruotano intorno al luccicante mondo delle star. Tutti questi successi però sono accompagnati da una “sconfitta”: la Fallaci non riuscirà a intervistare Marilyn Monroe. Nonostante ci arrivi più volte molto vicina, non avrà il piacere e l’onore di intervistare la grande star. Ma la mancata intervista le porterà fortuna poiché diventerà famosa nell’ambiente di Hollywood come quell’italiana che era disposta a tutto pur di intervistare Marilyn e questo la porterà in contatto con molte persone più o meno famosi e più o meno vicini alla star.

Alla mancata intervista e a tutte le peripezie messe in atto dalla giornalista per raggiungere il suo scopo è pero dedicato un intero capitolo (nella fattispecie il preludio) de I sette peccati di Hollywood. E così, pur non avendo una testimonianza diretta, la Fallaci riesce a farci conoscere un po’ la diva superblindata. E, con la stessa curiosità, ci porta attraverso i capitoli del suo romanzo a conoscere la vita pubblica e privata di star come Kim Novak, grazie alla quale viene messo in evidenza il concetto, attualissimo, della glamourizzazione delle star, o Judy Garland, passata dall’essere una bambina prodigio a una donna in preda a un esaurimento nervoso ormai perenne e che insieme a Gene Terry la Fallaci “usa” per illustrare quella vena di follia che corre per le strade di Hollywood, la città delle pillole tranquillanti e della psicanalisi…

E le pillole, tranquillanti, dimagranti, insieme alla droga e all’alcool sembrano farla da padrone in questo mondo dorato, dove nel segreto delle loro feste le star nascondono un mondo che Robert Harrison, direttore di Confidential, tenta in maniera più o meno lecita di portare alla luce. Poche star si ribelleranno alle accuse della rivista, la maggior parte si limiterà a negare, nascondere e poi trovarsi a chiedere perdono dei loro peccati in una chiesa cattolica di Beverly Hills.

Dedica poi ampio spazio agli attori uomini: Frank Sinatra, Wiliam Holden e Yul Brynner.

Alcuni si dimostrano come delle persone niente più che egocentriche, presuntuose e capricciose, anche se al pubblico appaiono come la rappresentazione dell’uomo perfetto, affascinante, gentile e rude al tempo stesso. Spesso questi idoli sono più capricciosi e vanitosi delle donne. Ma sono anche quelli con maggior successo, anche in considerazione del fatto che si trovano in un paese dove le donne sono sia più numerose degli uomini sia più “potenti”, a discapito delle apparenze.

Al fianco di star del calibro di Frank Sinatra e degli attori da box office (Cary Grant, Gary Cooper, Jhon Wayne), gli adolescenti reclamano i ribelli in blue jeans, che conducono una vita sregolata, muoiono in automobile o spariscono dalle scene perché non più affascinanti sostituiti immediatamente da nuovi volti.

Tutti questi si ispirano al primo ribelle di Hollywood che, a differenza di quanto possono pensare le nuove generazioni non è il bello e impossibile James Dean, ma Montgomery Clift che con il suo stile influenzò tutti da James Dean a Anthony Perkins a Marlon Brando.

In questa rassegna di personaggi famosi in quegli anni non poteva mancare l’incontro con il re: Cecil Blount de Mille, l’uomo più importante di Hollywood, registra e produttore di centinaia di film tra cui l’imponete Dieci comandamenti. La Fallaci, nel suo giudizio distaccato, libero da ogni forma di servilissimo e sincero, non risparmia nemmeno lui.

E dopo il Re di Hollywood non poteva mancare l’intervista all’Odiato Superuomo, che altri non è che Burt Lancaster, più difficile da avvicinare del re e che con il motto “Hollywood non mi avrà” ha creato una nuova generazione di attori/produttori.

I sette peccati di Hollywood si conclude con un articolo apparso su “L’Europeo” il 27 ottobre 1957 sulla censura e le sue regole e su come in America, registri e produttori riescano ad aggirarla.

Approfondimento

La particolarità di questo libro è la leggerezza. Gli argomenti trattati, decisamente frivoli e da gossip, non rispecchiano quello che magari ci si aspetta da Oriana Fallaci, ma nonostante la leggerezza dell’argomento, la chiarezza del suo linguaggio, la maestria nella scelta delle parole, nella descrizione delle varie persone che ha incontrato, l’abilità indiscussa come narratrice della Fallaci, rendono questo libro curioso, interessante e divertente.

A essere sincera alcuni dei personaggi raccontati in questo romanzo mi erano sconosciuti, ma è stato un piacere conoscerli e leggere le storie di altri magari più noti ma che appaiono in una veste mai vista.

Lo consiglio vivamente, è piacevole, scorrevole, divertente e soprattutto attualissimo. Se non sapessimo che è stato scritto alla fine degli anni ’50 e racconta di persone ed eventi accaduti allora, potremmo benissimo pensare che sia ambientato ai giorni nostri. Può essere cambiata la tecnologia, il modo di fare i film e di far conoscere e creare le star, ma la parte umana e il fine ultimo della grande macchina del cinema, è sempre lo stesso: creare sogni e illusioni.

Licia L.

About Oriana Fallaci

Oriana Fallaci (Firenze, 29 giugno 1929 – Firenze, 15 settembre 2006) è stata una scrittrice e giornalista italiana. Fu la prima donna in Italia ad andare al fronte in qualità di inviata speciale. Come scrittrice, con i suoi dodici libri ha venduto venti milioni di copie in tutto il mondo. Ha intervistato i grandi della Terra e come corrispondente di guerra ha seguito i conflitti più importanti del nostro tempo, dal Vietnam al Medio Oriente.




Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :